venerdì 14 gennaio 2011

Grande Città - Sul trasporto pubblico si riapre il dibattito

L'ennesimo ritardo nell'apertura della nuova fermata di Assago della MM2 accende il dibattito sulla necessità di rivedere il sistema del trasporto pubblico locale, soprattutto dal punto di vista delle tariffe. Anche perché i pendolari sanno già che riceveranno la doccia fredda annunciata dall'assessore ai Trasporti regionale Raffaele Cattaneo, con un aumento dei biglietti anche del treno Milano-Mortara che può aggirarsi tra il 25 e il 30%. La sindaca Maria Ferrucci ha sottoscritto un documento, firmato da numerosi sindaci di diverse appartenenze politiche, dove si sottolinea: "I nostri cittadini sono pesantemente penalizzati dalla politica tariffaria che, per mezzo di Atm, il Comune di Milano ci impone... 

Fino a qualche tempo fa la giustificazione del fatto che i biglietti venissero aumentati ad ogni estate consisteva, secondo Milano e Atm, nel fatto che Palazzo Marino pagava la differenza tra il costo di un euro a corsa alla quota di aumento che non veniva scaricata sui milanesi. Adesso abbiamo invece appreso che Atm ha finanziato con 25 milioni di euro il Comune di Milano e tra qualche mese con altri 50 milioni di euro. Dunque, non solo Palazzo Marino non paga, ma al contrario si fa pagare da Atm, compromettendo il bilancio dell'Azienda a scapito della manutenzione e delle corse. Tra l’altro il Comune di Milano da qualche anno fa pagare soprattutto ai nostri cittadini l’Ecopass e ha portato le zone blu del parcheggio anche ai nostri confini".  

"Il problema di fondo è ragionare come area metropolitana, altrimenti non risolveremo mai l'annosa questione dell'uniformità del biglietto per il trasporto pubblico. I Comuni della prima cintura non devono più essere considerati  come hinterland, scaricando su di loro tutti i problemi e gli impatti negativi. I nostri pendolari sono, giustamente, stufi di finanziare i dividendi che Atm versa poi al Comune di Milano. Non siamo dei satelliti da sfruttare, ma parte integrante, dal punto di vista sociale, culturale ed economico, del capoluogo lombardo. 

Però occorre superare alcune contraddizioni, perché fino ad ora abbiamo subìto il raddoppio senza treni dei quaranta chilometri della linea ferroviaria Milano-Mortara, i continui aumenti dei biglietti extraurbani dei bus e versiamo una quota a parte per avere qualche corsa in più, anche se il servizio che ci viene offerto non è certo da città metropolitana". 

Anche l'assessore ai Trasporti del Comune di Cesano Boscone Aldo Guastafierro interviene sulla querelle nata all'indomani dell'ennesimo rinvio dell'apertura della nuova stazione metropolitana ad Assago, legata anche alla proposta di adottare il biglietto urbano per le aree di prima cintura: "Purtroppo il trasporto pubblico è troppo spesso considerato un costo fine a se stesso e non un'opportunità. Per anni abbiamo insistito affinché Atm introducesse il biglietto unico, a tariffa urbana, almeno per i Comuni della prima cintura, perché molti cittadini si trovano di fronte al paradosso che vivono a pochi metri dal confine con Milano, ma devono pagare un supplemento. 

Quindi domani ci saremo all'incontro organizzato dal sindaco di Sesto San Giovanni, perché riteniamo che la cosa debba diventare una priorità dell'agenda politica, sia della Regione sia del Comune di Milano delegato in materia. Non possiamo continuare a chiedere ai nostri cittadini di utilizzare i mezzi pubblici, se poi li si costringe a pagare molto di più di quanto paga il proprio vicino di casa, solo perché abita qualche metro oltre il confine territoriale. Inoltre - prosegue l'assessore - credo sia fondamentale favorire i Comuni che investono ingenti risorse per agevolare gli spostamenti con mezzi pubblici, come abbiamo fatto noi con l'istituzione di una navetta,che però ci è stato imposto debba rimanere rigorosamente all'interno dei confini territoriali, o con la quota parte che versiamo ad Atm per garantire un minimo di corse in più ai nostri cittadini".

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