Approvato definitivamente dalla maggioranza in Consiglio comunale il piano di intervento integrato denominato Valleambrosia nord, comprensivo della sua variante illustrata lo scorso 28 giugno. In sintesi, l’orizzonte è quello del graduale riordino della frazione, cresciuta disordinatamente negli anni Sessanta con abitazioni ed aziende sorte fianco a fianco. Con il piano, un capannone abbandonato con tetti in eternit lungo la Pavese sarà rimosso, per fare spazio ad un nuovo intervento abitativo di circa cento appartamenti...
Ulteriori oneri a carico dell’operatore porteranno nuove classi per la scuola materna di via Abetone, la ristrutturazione del campo da calcio ed un “bonus” da 300mila euro per il teleriscaldamento. Alle “antiche” perplessità dell’opposizione sul reale bisogno di cento nuovi appartamenti, si sono aggiunti i dubbi di Pietro Moro, Pdl, Igino Gabriele, Sel, e Mario Capriglione, Io amo Rozzano, su tempistiche giudicate sospette nell’acquisizione “just in time” dei terreni da parte dell’operatore.
Ombre allontanate con insolita durezza dall’assessore Errico Gaeta: “Si tratta di falsità costruite per farci perdere tempo: non c’è mai stato un nostro atto sul quale ci sia stato da eccepire, tutto è assolutamente legittimo come più volte abbiamo già spiegato a questa opposizione”.
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