Da Omnimilano - Chiuse le indagini a carico di una ventina di persone accusate, a vario titolo, di far parte della cosca della 'ndrangheta Barbaro-Papalia attiva nella zona sud ovest dell'hinterland milanese. Il procuratore aggiunto Ilda Boccassini e i pm Alessandra Dolci, Paolo Storari e Mario Venditti hanno notificato gli avvisi di conclusione dell'inchiesta che il 3 novembre scorso aveva portato all'esecuzione di 17 ordinanze di custodia cautelare a carico di indagati appartenenti o contigui all'ndrina...
I fratelli Salvatore e Rosario Barbaro e il padre Domenico, raggiunti in carcere delle nuove ordinanze, sono già a processo per associazione di stampo mafioso e per loro si avvicina la sentenza. A novembre è stato arrestato con la stessa accusa l'imprenditore Andrea Madaffari, vice presidente della immobiliare Kreiamo spa, che secondo gli investigatori controllava la Immobiliare Buccinasco srl, riconducibile ai Barbaro.
Nei documenti si legge che secondo l'accusa gli indagati avrebbero compiuto numerosi "atti di intimidazione", utilizzando tra l'altro armi alcune delle quali sono state ritrovate in un box. Avrebbero quindi potuto "contare sulla conseguente condizione di assoggettamento e di omertà della generalità dei cittadini" dei comuni di Buccinasco e Assago, "stabilendo i prezzi di mercato" del movimento terra. Inoltre, i camion degli indagati avrebbero smaltito "il materiale escavato in discariche abusive", mettendo a segno poi "attentati incendiari" contro alcune agenzie immobiliari.
Antonio Perre e Domenico Papalia, figlio di Antonio, boss della'ndrangheta in Lombardia, sono ancora latitanti. Dall'operazione è scaturito poi il nuovo filone di indagine che il 22 febbraio ha portato in carcere l'ex sindaco di Trezzano sul Naviglio Tiziano Butturini e il consigliere comunale Michele Iannuzzi.
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