lunedì 12 aprile 2010

Elezioni Corsico - Una vittoria prevista e prevedibile

E’ quindi, come prevedibile, Maria Ferrucci la nuova sindaca di Corsico. Nonostante il forte calo del numero dei votanti rispetto al primo turno, la candidata del centrosinistra supera i 7 mila voti andando non lontano dal risultato assoluto ottenuto quindici giorni fa. Daniele Pilenghi, al contrario, si ferma ad un 42% che testimonia una scarsa capacità di penetrazione tra l’elettorato delle liste civiche. I quindici giorni che hanno diviso il primo turno dal ballottaggio avevano d’altra parte dato l’impressione di una certa rassegnazione al risultato negativo da parte del centrodestra e dei suoi sostenitori, un’impressione che era in netto contrasto con la mobilitazione del centrosinistra tutta protesa a riportare gli elettori alle urne. A caldo non si può che notare come la candidatura di Maria Ferrucci, emersa dopo le primarie e andata avanti in un clima non certo serenissimo all’interno del Partito democratico si sia comunque rivelata una candidatura credibile, frutto anche di un radicamento sul territorio del PD e dei suoi alleati che non ha alcun paragone con quello della controparte.
La candidatura di Daniele Pilenghi, giunta dopo un processo sofferto all’interno dello schieramento di centrodestra, si è rivelata fin dall’inizio candidatura politicamente debole e la campagna elettorale lungi dal modificare questa situazione l’ha addirittura aggravata . A questo si aggiunga , sia detto a prima vista, che Pilenghi al secondo turno sembra anche essere stato vittima di “fuoco amico”, in buona sostanza di un mancato appoggio soprattutto tra le sue file, se è vero e non un errore di calcolo il risultato del seggio 26, dove Pilenghi aveva realizzato la sua miglior performance con il 49,85 al primo turno e dove al ballottaggio ha votato solo il 17,25% degli aventi diritto esattamente la metà di quindici giorni fa. Resta ancora una volta la netta impressione che il centrodestra corsichese incontri difficoltà insormontabili ad esprimere un gruppo dirigente credibile, 5 anni fa la candidatura di Antonio Russo, ex PCI prematuramente schierato in prima fila per il centrodestra e visto con sospetto dal suo stesso elettorato, oggi una “brava persona” come è stato spesso definito Pilenghi nel corso di questa campagna elettorale, ma privo di un minimo di esperienza politica. In politica brava persona, è l’equivalente di quel “faccia simpatica” che si assegna a una persona esteticamente non impeccabile, insomma un cortese eufemismo.

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