martedì 20 aprile 2010

Cornaredo - Fontana: non è quella di Anita Eckberg ma fa scoppiare la polemica

Scoppia la polemica a  Cornaredo sulla copertura della fontana di Piazza Libertà. Nemmeno fosse la Fontana di Trevi e avesse ospitato le abluzioni di Anita Eckberg, invece di ospitare il pattume lasciatovi cadere dall’inciviltà di molti (non di pochi). In particolare la copertura della fontana ha irritato non poco il Partito democratico lasciando in tutta franchezza l’ombra del sospetto che gli argomenti per una seria opposizione alla Giunta Bassani siano anch’essi colpiti dalla crisi economica mondiale e di conseguenza comincino a scarseggiare, fino a far pensare a una vera e propria carestia.

In un comunicato che fino a prova contraria non vuole, purtroppo non riuscendoci, apparire autoironico, il PD afferma con una certa solennità: “Abbiamo assistito impotenti alla distruzione del corpo centrale della fontana ed alla sua copertura con l’eliminazione di quella  che ormai era diventata una parte del nostro “vivere” la piazza. La fontana con l’acqua rappresenta  la vita, l’origine,  lo scorrere del tempo, il lavacro, la sorgente,  la rinascita. E’ l’acqua vitale della Cornaredo  agricola. La sua vicinanza  alla chiesa  richiamava l’altra acqua, quella del fonte battesimale, e quindi era un forte segno di unione  caro ai cornaredesi”. Parole che, al di là della retorica e di una arditissima sfida al senso del ridicolo, chiunque potrebbe sottoscrivere se non fossero riferite a quella che era fuori di ogni dubbio una vera piccola discarica urbana che molto, ma molto raramente, chi abita a Cornaredo ha visto zampillare, godendo così del piacere di lavacro, sorgente e scorrere del tempo. Se qualcosa c’è di stupefacente nella vicenda della fontana di piazza della Libertà è il fatto che solo ora sia stata interessata da un intervento da parte dell’Amministrazione pubblica che negli anni trascorsi ha ignorato il problema in attesa di “ben altro”, probabilmente la mitica riqualificazione della piazza. In attesa di ben altro e con lo stesso spirito di chi attendeva Godot, i cittadini si sono dovuti accontentare di un patetico rivolo d’acqua che si faceva largo tra carte e cartacce. Come tutte le Amministrazioni sicuramente anche quella di Cornaredo probabilmente riserva agli oppositori buoni motivi di opposizione, ciò dovrebbe evitare di ridursi al celebre “piove governo ladro”.



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