“Se mi voterete contro, questa non sarà solo una sfiducia politica ma anche una sfiducia verso la mia persona e il mio operato. A quel punto avrete solo due scelte: raccogliere le firme con la minoranza e sfiduciarmi ufficialmente, oppure venire nel mio ufficio, riconoscere che siete una maggioranza rissosa e inaffidabile, scusarvi e chiedermi di tornare a governare nella pienezza dei miei poteri”. Con queste parole Loris Cereda chiude il dibattito sulla richiesta di ritiro di un punto all’odg, rilevante ma non certo determinante, venuta da una componente dei banchi della sua maggioranza (Basile, Rusmini, Paiola e Trimboli). I quali voteranno contro il primo cittadino, cioè a favore del ritiro del punto all’ordine del giorno. Ai loro voti si aggiungeranno quelli delle opposizioni e il punto sarà ritirato. Il sindaco, fuori dall’aula, nella quale non rientrerà più nel corso della serata, conferma: da questo momento gestirà solo l’ordinaria amministrazione aspettando o la sfiducia o le scuse. Ma come si è arrivati a questa situazione, prendendo un po’ in contropiede praticamente tutti, Giunta, maggioranza, opposizioni e , forse, anche lo stesso Cereda?
La serata non comincia sotto i migliori auspici, Cereda solo e imbronciato sui banchi della Giunta, attende che si costituisca il numero legale per dare il via: mancano proprio i consiglieri dissidenti che arrivano quasi allo scadere dell’ora di dilazione concessa dal regolamento prima di procedere all’appello. Sarà difficile fare pure quello, il microfono non funziona, come non funzionerà all’inizio neppure il voto elettronico. Anche le tecnologie un po’ pompose di cui è dotata l’aula consiliare remano contro, pessimo auspicio per i superstiziosi. E anche il primo intervento, una dichiarazione dell’assessore Cattaneo, non è di quelli che favoriscono un clima disteso. L’assessore denuncia le voci anonime e calunniose che lo riguardano e che da un po’ circolano in paese, invita i suoi anonimi accusatori a rivolgersi alle autorità e minaccia ritorsioni legali. L’impressione è che non si rivolga precisamente ai suoi avversari politici, ma ad ambienti un po’ più diffusi.
Intanto c’è agitazione tra i banchi della maggioranza, Luigi Iocca si sbraccia e discute animatamente e nemmeno troppo sottovoce con quelli che tra poco si riveleranno essere i dissidenti. Insomma, fatte le molto debite proporzioni, si respira un clima da Congiura dei Boiardi con il sindaco nella parte di Ivan il terribile.
Il primo punto all’ordine del giorno, quello che sarà il casus belli, riguarda il cambiamento della Convenzione del “PII Guido Rossa” trasformando gli attuali 31 appartamenti ad affitto moderato (che restano sfitti causa mancanza di risposte da parte del mercato) in edilizia convenzionata, insomma gli appartamenti vanno messi in vendita. L’operatore è d’accordo (ci guadagna infatti oltre 200 mila euro secondo i calcoli del consigliere Pruiti) e al Comune vanno 750 mila euro. È a questo punto che la parola passa al consigliere Rusmini che ritiene la delibera (come ribadirà Trimboli), lacunosa e imprecisa, chiedendone il ritiro e la discussione in un secondo tempo.
Anche le opposizioni sono favorevoli al ritiro, ma molto disponibili a discutere del provvedimento in un clima di collaborazione, proponendo una sorta di mix tra edilizia convenzionata, affitto moderato e canone sociale, anche per rispondere ai bisogni di 120 famiglie residenti. Pruiti si spinge addirittura a offrire collaborazione per la realizzazione di un Piano casa da discutere e costruire con la maggioranza. L’impressione è che le forze di opposizione, almeno all’inizio della serata, probabilmente assuefatte alle divisioni della coalizione di centrodestra, non si rendano ben conto che la situazione, questa volta, non è destinata a finire a tarallucci e vino, ma a precipitare con un bel tonfo. Non se ne accorge certo la consigliera Mazzarelli che, forse distratta dalla ruminazione continua del chewingum che non si toglie di bocca neppure quando interviene, proprio nel momento più acuto della discussione (quello in cui Cereda dice in buona sostanza o mi votate o vi mollo) chiede la verifica del numero legale, inutile perché i numeri ci sono. Risultato: la tensione si allenta, il conteggio delle teste, almeno quello, ricompatta per un attimo la coalizione del sindaco. Ci pensa Filippo Licastro a riaccendere gli animi quando, messi da parte tutti i freni inibitori, dichiara: “Questa maggioranza è un covo di serpi”. Ormai la discussione nel merito del punto si trascina un po’ stancamente, perché il punto è proprio un altro. Difficile definire pretestuosa la discussione e la divisione innescata dai dissidenti, ma certo l’argomento dibattuto è un pretesto (nel senso nobile del termine) per denunciare un metodo di lavoro che a loro pare inaccettabile: insomma il sindaco si confronta troppo poco con la sua maggioranza e decide troppo di testa sua, il punto limite è superato.
Iocca, preoccupato dalla disponibilità a collaborare manifestata dalle opposizioni, non trova di meglio che accusare la Giunta Carbonera di essere all’origine della convenzione (che peraltro non è stata mai criticata da molti dei suoi, sindaco compreso) e definisce i consiglieri di opposizione Soloni e Parrucconi della sinistra. Insomma il solito Iocca maestro nell’arte della mediazione e sempre molto soddisfatto di essere cosi come è. Il consigliere PDL annuncia anche che, in caso di voto contrario al sindaco, sarà necessario far mancare il numero legale, sciogliere la seduta e discutere in sede di partito le divisioni emerse prima di tornare sulla pubblica scena. Risultato finale: il voto manda il sindaco sotto e dopo una breve pausa lo stesso sindaco, il presidente del consiglio comunale e i consiglieri che hanno votato a favore di Cereda non si ripresentano più. Niente numero legale e sospensione della seduta. L’appuntamento è per questa sera giovedì 22 aprile: ma né sindaco né la “maggioranza della maggioranza” si ripresenteranno, le opposizioni faranno atto di presenza e Cereda aspetterà le scuse che difficilmente arriveranno, a meno di clamorosi voltafaccia che determinerebbero per gli eventuali protagonisti anche la perdita della suddetta faccia. L’ultimo capitolo della Giunta Cereda aspetta insomma solo di essere scritto. E giunge anche un po’ inaspettato. Nell’immediato è parso inopportuno anche per il gruppo dei dissidenti, che dopo aver messo a segno l’uno a zero pregustavano la doppietta chiedendo anche il ritiro del secondo punto all’odg. Prematuro per le stesse forze di opposizione, che al di là dell’auspicio di mandare a casa l’attuale coalizione, manifestato più volte quasi pro forma, si rendono conto che se anche il re cadrà il popolo di Buccinasco sceglierà ancora la stessa monarchia e che per la repubblica i tempi ancora non sono maturi. A meno che naturalmente l’elettorato di centrodestra non si stanchi di varare una nave il cui equipaggio appena prende il mare non trova mai di meglio da fare che ammutinarsi e autoaffondarsi (in fin dei conti la giunta Carbonera che aveva un consenso elettorale assai più modesto ha portato a termine il suo mandato pur tra mille difficoltà, mentre quelle di centrodestra, che al voto raccolgono larghi consensi, rischiano di lasciare sempre il lavoro a metà, almeno stando le cose come si sono viste in questo Consiglio).
Nota a margine: per tutta la serata l’ex assessore Antonio Luciani ha svolazzato sui resti moribondi della maggioranza, probabilmente in attesa che la natura facesse il suo corso.
Fulvio ma allora quando vuoi sai scrivere bene eh? :-) Bravo!
RispondiEliminaRino
Un solo appunto al caro collega...Le care pagelle di un tempo??? :-)
RispondiEliminaIeri sera anche a Buccinasco è andato in scena uno dei vizi capitali del PDL: la capacità di farsi male da solo. Purtroppo nel partito chi si trova in minoranza, invece di accettare il volere della maggioranza (ancorchè netta), preferisce mettere paletti, flirtare con l’opposizione e creare situazioni di immobilismo. Il tutto senza il minimo rispetto per il lavoro di chi (Sindaco o Presidente del Consiglio che sia) si danna l’anima per cercare soluzioni in un momento certo non facile. Il Sindaco dovrebbe continuare a portare avanti con grande coerenza e impegno il mandato datogli dagli elettori, chi rema contro però sappia che ormai dovrà farlo allo scoperto, la politica delle “segrete cose” non deve essere più avvallata: chi non ha fiducia in Cereda lo dica chiaro ai cittadini e sia disposto a rimettere al loro giudizio il mandato. La gente ai politici chiede tre cose: Fare, fare e fare. Le scuse e gli sgambettini di chi vuole l’immobilismo non hanno più spazio. Chi è con Cereda deve dimostrargli fiducia nel modo più pieno e concreto, chi non lo è abbia almeno la dignità di dirlo alla città. Ieri sera sono stati rinviati due punti di grande importanza per Buccinasco, chi se ne prende la responsabilità?
RispondiEliminaCaro Fulvio,
RispondiEliminabell'articolo, complimenti, sottoscrivo. Un solo appunto: "Il Sindaco si confronta troppo poco con la sua maggioranza" ma sei sicuro?? ma chi lo ha detto? No, perchè se qualcuno avesse osato dirlo ti assicuro che avrei dato i dettagli di tutte le riunioni e gli approfondimenti che abbiamo fatto su quel punto.
La verità è che nessuno qua cerca di intercettare la volontà degli altri: dopo mesi di discussioni in 9 su 13 siamo d'accordo a portare avnti due progetti, bene non conta nulla, il potere di vetio strumentale di una minoranza blocca tutto: questo è apparso nettissimo anche a me. E mi ferisce terribilmente che a comportarsi così sia proprio quella parte di maggioranza di cui io, andando davvero oltre ogni limite, ho sempre cercato di intercettare la volontà; spesso scontrandomi contro la maggioranza della mia maggioranza. Ma non può andare avanti all'infinito
Fatevi una domanda: c'entra qualcosa in tutto questo la mia interpellanza sulla nomina del co-progettista per il PGT sig. Arch. Carminati di CL? Ne volete copia? La pubblicate?
RispondiEliminaCarmela Mazzarelli - Consigliera Comunale del Partito Democratico
AL SINDACO DI BUCCINASCO
RispondiEliminaLORIS CEREDA
AL RESPONSABILE UFFICIO URBANISTICA
E,p.c. AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ALDO SCIALINO
OGGETTO : Interpellanza co-progettista PGT
La sottoscritta Consigliera Comunale Carmela Mazzarelli, in relazione alla individuazione e nomina del co-progettista per la redazione degli atti riguardanti il PGT, chiedo:
1) Qual è la motivazione che ha portato a questa scelta, se e perché le professionalità presenti in Comune non erano adeguate allo scopo;
2) Come sono state suddivise le competenze tra gli organi politici e l’apparato amministrativo nell’individuazione e scelta del professionista;
3) Quali sono i criteri di valutazione per l’individuazione del professionista, quale organo li ha determinati e quale li ha applicati;
4) Come mai non è stato individuato in contemporanea con la pubblicazione del bando il disciplinare di incarico con relativa compenso economico;
5) Chiedo se il PII di Gudo Gambaredo, visto l’annullamento del PGT, è decaduto di conseguenza, altrimenti chiedo le ragioni del non decadimento.
6) Nel caso in cui il PII citato precedentemente risulti essere valido, chiedo se l’architetto Carminati risulti essere co-progettista del PII Gudo Gambaredo e se tale condizione è stata valutata compatibile con l’incarico di co-progettista del PGT.
7) Se a tale proposito è stato richiesto parere legale e all’Ordine degli architetti per eventuali incompatibilità;
8) Come mai la delibera di Giunta n. 68 con la quale si individua il progettista è diversa rispetto alla proposta redatta dagli uffici.
Cordiali saluti - Buccinasco - 20 – 04 - 2010 - La Consigliera Comunale - Carmela Mazzarelli
Chiamatela come vi piace di più.
RispondiEliminaIo faccio una riflessione e la pongo lì come pensiero per tutti.
Intanto facciamo una premessa: i ciellini sono parte integrante del Centro Destra. A livello nazionale, in Regione, in Provincia, a Milano e a Buccinasco. Sono in maggioranza e governano. A Buccinasco hanno, vice sindaco, assessori, consiglieri.
Consiglio comunale di ieri sera.
Il primo punto all'ordine del giorno: modifica della convenzione delle case di via Guido Rossa: 31 appartamenti da case in affitto a case in vendita convenzionata.
L'operazione per la modifica pare iniziata a novembre. Ieri sera, tra l'altro, abbiamo saputo che uno di loro, per l'appunto Trimboli, ha anche incontrato l'operatore per valutare la proposta di modifica della convenzione
Allora la domanda è: ma i "ciellini" così ben informati, in questi sei mesi cosa hanno fatto? Ieri sera, non è emerso da nessun intervento della maggioranza che gli stessi avessero fatto obiezioni su questa "operazione" nei mesi scorsi.
E allora? L'illuminazione è arrivata ieri sera alle 18.00?
Arrivano davanti l'aula consiliare, non entrano, stanno fuori, confabulano, (cercano di contrattare? Cosa?), poi decidono, entrano.
E chiedono il ritiro del primo punto, quello che ho citato prima. Hanno avuto 6 mesi, ripeto 6 mesi, per apportare le modifiche.
Mica come me. Mica come la minoranza.
Io sono venuta a conoscenza della richesta dell'operatore nella commissione urbanistica una settimana fa, durante la commissione territorio e ambiente. Commissione nella quale nessuno dei ciellini ha posto domande e ha posto obiezioni. Nessuno. Dove stavano? Erano assenti?
E' chiaro che chi come me, ha saputo della richiesta di modifica una settimana fa possa richiedere il ritiro del punto per valutare una modifica della convenzione.
Destinare, se non si riesce ad affittare, i 31 appartamenti in modo misto: una parte in affitto a canone sociale, una parte in affitto a canome moderato o a riscatto, una parte in vendita convenzionata e (perchè no?) una parte in vendita libera.
Ma chi ha avuto 6 mesi di tempo e non ha fatto nessuna richiesta di modifica nel frattempo, perchè ha avuto l'illuminazione ieri sera alle 18.00?
E allora a me viene un dubbio. Ve lo regalo: sarà mica l'interpellanza presentata da me sul co-progettista, arch. Carminati, ad illuminare i "ciellini" ieri sera alle 18.00?
L'ho detto ieri sera, l'ho ripeto: sono contraria all'accanimento terapeutico. Questa maggioranza non esiste più da tempo.
Il Sindaco abbia il coraggio di staccare la spina. E' rispettoso verso gli elettori del Centro destra. E' doveroso verso tutti i cittadini di Buccinasco.
Io farò il mio ruolo, non farò da stampella al centro destra. Quando loro saranno minoranza in aula, io non garantirò il numero legale.
La mia respoonsabilità e quella del centro sinistra è mandar via al più presto questa accozzaglia politica.
Al Centro sinistra spetta aiutare a staccare la spina, non a persevare l'agonia.
Carmela Mazzarelli - Consigliera Comunale del Partito Democratico
Ha perfettamente ragione signora Mazzarelli, ma non è che magari questi ciellini hanno così tanto potere perchè dalla sua parte siete sempre pronti a dargli sponda per "rompere" il centro-destra? Non è che magari a Buccinasco anche voi politici vi rendete conto che è ora di finirla che queste persone prendano sempre tutto usando la politica dei socialisti dell'era di Craxi? perchè non pensate ad un "compromesso storico" che li escluda da questo continuo modo di fare? Invece di essere sempre lì a confabulare con loro e cercare l'inciucietto? Perchè invece di cercare sempre l'accordo con questi furbetti non avete provato a fare un discorso serio con le altre persone della maggioranza. Un nuovo accordo PD-Lanati, magari senza gli spigoli caratteriali di Lanati e Carbonera è davvero impossibile?
RispondiEliminaGB
Caro GB non dimentichi che noi, PD, siamo minoranza e opposizione a Buccinasco.
RispondiEliminaIl nostro obiettivo, come PD e complessivamente come opposizione è sostituire il centro destra e proporre un'alternativa di governo.
Ovviamente utilizzeremo tutto ciò che abbiamo a disposizione, sempre dal punto di vista legale e nel rispetto delle persone, per sostituire questo disastroso governo di centro destra.
Per quanto riguarda i progetti di governo futuri, il mio partito democraticamente deciderà un progetto politico e lo proporrà ad altri soggetti politici.
Ovviamente cosa succederà? Non siamo veggenti e al momento non lo sappiamo.
Le alleanze saranno con coloro con i quali c'è maggiore convergenza su valori e obiettivi.
Il PD non vuole, come lei definisce, "inciucetti". Non crediamo a questo modo di fare poltica.
Crediamo a progetti politici rivolti al bene comune della città, trasparenti, partecipati e decisi democraticamente.
Ovviamente progetti portati avanti con persone perbene.
Etica e morale sono valori ed elementi importanti per me, per il Partito Democratico al quale aderisco, ovviamente non ritengo sia un'esclusiva del Partito Democratico.
Caro Fulvio, per tua conoscenza volevo dirti che ciò che masticavo era dovuto ad un problema di salute.
RispondiEliminaHai omesso di dire che quando ho chiesto la verifica del numero legale, il numero legale non era garantito dalla maggioranza.
Se noi della minoranza fossimo usciti in quel momento, il numero legale non ci sarebbe stato.
Con affetto.
Ma appunto Carmela, se aveste fatto mancare il numero legale in quel momento avreste disinnescato tutto, in pratica avreste aiutato a tenere la polvere sotto il tappeto. La crisi politica non si sarebbe manifestata e tutto sarebbe stato derubricato a mero incidente di percorso.
RispondiEliminaUn incidente di percorso? Ma hai la cronaca del consiglio di Buccinasco dal maggio 2007? Ma di cosa stai parlando? Mi meraviglio di te. La maggioranza politica di questo centro destra non esiste più da "assai". Per favore!!!
RispondiEliminaScusa Carmela forse non mi sono spiegato bene ( c'è sempre anche la possibilità che tu abbia qualche propensione a non capire, naturalmente). Intendevo dire che se il Consiglio comunale fosse stato sospeso quando lo hai chiesto tu, non ci sarebbe stato il voto che ha messo il sindaco in minoranza. Insomma la crisi, il bubbone, non sarebbero scoppiati, la crisi sarebbe stata meno palese ed evidente. Tutto qui non mi pare difficile no? Sospeso il Consiglio non ci sarebbero stati nè il voto nè le dichiarazioni del sindaco.
RispondiEliminaLe dichiarazioni del Sindaco c'erano già state, la richiesta di ritiro del punto da parte di Rusmini c'stata subito, all'inizio, le posizioni del centro destra e centro sinistra anche.
RispondiEliminaMi pare che se la maggioranza di un consiglio comunale non riesce a governare, e quindi ad assumere decisioni, si può chiedere al Prefetto di sciogliere il Consiglio stesso. Che dici?
Poi probabilmente, siccome sono mediamente intelligente, forse, alcune cose non riesco a capirle.
Magari ci vogliono capacità da super-eroe e io non posso esserlo, essendo tra l'altro una donna.
Allora visto che insisti. Il sindaco stava dicendo che a seguito di quanto avvenuto se non avesse avuto un voto a lui favorevole avrebbe mollato tutto, stava invitando la sua maggioranza o a sfiduciarlo o a scusarsi. Mi pare che quello fosse il momento più acuto della crisi, era la crisi che finalmente veniva allo scoperto, senza infingimenti e senza alcun tipo di "copertura tecnica" (come sarebbe stata la sospensione della seduta da te richiesta). Io capisco il tuo imbarazzo per essere intervenuta, a MIO parere a sproposito, proprio nel momento in cui la maggioranza era in difficoltà massime. Resta il fatto che "oggettivamente" hai creato un diversivo perchè non hai colto quanto stava accadendo. Non è un delitto, può capitare e in ogni caso è quello che è capitato quella sera. Francamente non capisco cosa c'entrino i super eroi e tanto meno il fatto che tu sia donna. Tra le donne e tra gli uomini c'è chi è mediamente intelligente, chi è intelligente più della media e a quanto pare anche chi è duro di comprendonio.
RispondiEliminaVisto che insisti, continuo: Io non sono assolutamente imbarazzata. La crisi era già stata annunciata, discussa e ridiscussa.
RispondiEliminaStava invitando "La sua maggioranza o a sfiduciarlo o a scusarsi". Mi dici quale maggioranza, se non era in aula? Io ho colto benissimo ciò che stava accadendo.
La sottoscritta, ma forse è ininfluente, ha sempre fatto opposizione senza se e senza ma.
Da persona "libera" che cerca di svolgere il suo ruolo al meglio delle sue capacità. E questo a volte non piace.
Nessuna copertura tecnica a nessuno. Ripeto è una maggioranza politica inesistente da mesi.
E il far notare in momeno così "importante" come tu dici che la sua maggioranza non c'era è mettere il dito ulteriore nella piaga.
Talmente importante da non essere ascoltato da chi doveva votare.
In politica, come nella vita, anche quella professionale, tra alcune donne e alcuni uomini, le differenze sono molte.
Non solo per intelligenza ma anche per altre caratteristiche. C'è chi è duro di comprendonio ma anche chi deve far finta di non capire. E sicuramente non stiamo parlando nè di te, nè di te.
Con questo chiudo. Perchè credo di aver abbondantemente discusso il punto.
Ciao, ciao. Al prossimo consiglio comunale?
Spero per i cittadini di Buccinasco dopo nuove elezioni.
Risposta all'avvocatessa di controparte nonché consigliere comunale Carmela Mazzarelli
RispondiEliminaCarissima, mi corre l'obbligo dare alcune precisazioni al tuo articolo pubblicato sul blog del comune visto anche che mi chiami direttamente in causa.
Da quello che scrivi rilevo un tuo certo disappunto per come sono andate le cose la sera del consiglio comunale. Pare che, non volendo o non potendo essere maggiormente esplicita, accampi una serie di scuse per giustificare questo tentativo di difesa. Sembri pentita di aver votato anche tu per il ritiro del punto.
Sembra proprio, per chi ha letto il tuo articolo, che la sera del consiglio comunale tu fossi assente. Infatti ti guardi bene dall'entrare minimamente nelle argomentazioni che sono state oggetto di lungo dibattito nella seduta consigliare. La tua unica preoccupazione è quella di evidenziare che io e i consiglieri che hanno richiesto il ritiro del punto fossimo al corrente da tanto tempo e quando sembrava tutto pronto per essere votato, improvvisamente siamo impazziti e abbiamo richiesto il ritiro del punto.
Come ho avuto modo di dire in consiglio comunale la questione che ha generato la richiesta di ritiro (non il voto contrario) da parte di alcuni consiglieri sta nella richiesta di meglio predisporre la delibera che era stata approntata evidenziando che la stessa era alquanto lacunosa.
Senza volermi dilungare, ecco solo alcuni dei motivi (grandi come un appartamento) da me evidenziati nella seduta consigliare.
L'operatore che richiede la modifica da affitto a vendita, consegue un vantaggio economico? Se si, a quanto ammonta? Come si calcola e chi lo "intasca"? Lo "intasca" solo l'operatore o è possibile "dividerlo" con l'amministrazione pubblica?
Trattandosi della modifica di una convenzione già in essere non è necessario votare un nuovo testo? Seppur esplicitamente da me richiesto, anche in riunione di maggioranza, non è stato predisposto. Oltre ovviamente al contenuto della stessa. Quindi che cosa avremmo dovuto votare?
Dovendo modificare la stessa convenzione, trasformando da affitto a vendita 31 appartamenti, a che prezzo convenzionato dovranno essere venduti?. È corretto o no sapere quanto costano ai cittadini questi appartamenti convenzionati? È un dato marginale?
Ti sembrano cose di poco conto? A me no!
Mi sarei aspettato che il tuo articolo fosse grondante di dettagliate osservazioni sul contenuto dell'atto politico che la maggioranza aveva posto in votazione. Normalmente è così che fanno, e giustamente, i consiglieri di minoranza: "fanno le pulci alla maggioranza".
Invece da te niente di tutto ciò. Addirittura accampi il sospetto che la nostra azione di ritiro del punto sia una sorta di rappresaglia ad una tua interpellanza: "MA MI FACCIA IL PIACERE..."
Tu scambi la vivacità di dibattito all'interno della maggioranza, anche in forma pubblica, com'è avvenuto nell'ultimo consiglio, trasformandolo nel tuo desiderio, mal riposto, di una crisi. Mi dispiace per te ma dovrai aspettare.
Questa maggioranza vuole fare, ma soprattutto vuole fare bene.
Con simpatia
Antonio Trimboli consigliere comunale del PdL
Caspita, a Buccinasco va in scena l'ennesima farsa, non c'è che dire.
RispondiEliminaSicuramente ci sono degli interessi e degli atteggiamenti di alcuni che condizionano indirizzi e posizioni ma NON VEDERE dietro a queste manfrine la REGIA del solito personaggio è avere le fette di salame sugli occhi e non solo!
Certo c'è da averne abbastanza di questi politicanti, che da 16 anni sono sempre li a manovrare e ad impedire il rinnovamento ed il necessario ricambio e sarebbe davvero utile che i cittadini di interrogassero sul perchè questi personaggi sono osì attaccati al ruolo, alle poltrone, alla "dialettica" falso-politicante locale.
Il povero Cereda è l'anello debole del circuito, capitato li per pura casualità nel contesto delle ormai storiche ed abituali battaglie di potere ed ora diventato scomodo dopo gli eventi degli ultimi 2 anni (distinguo. dismissioni di personaggi influenti, ecc. ecc. e chi è ancora li che per non perdere il pallino, manovra e spera di approfittare dell'onda lunga per ritornare al passato, che ovviamente li vedrebbe tutti (quei pochi) ovviamente ben presenti ed impegnati.
Basta cpon questa okkupazione dei ruoli, anche dove, apparentemente, questi non sono giustificati da lauti stipendi. Il ricambio è necessario e salutare ed i cittadini devono essere aiutati a comprendere il nesso.
Quindi, sono certamente necessari i chiarimenti nel gruppo ma bando a qualsiasi manfrina per riproporre la candidatura per chi è rimasto attaccato al ruolo così a lungo e, nei fatti, ininterrottamente, da una parte o dall'altra o, addirittura, da entrambe, pur di gestire il .... sistema.
O no ???
Carto Trimboli, non mi permetterei di dire che qualcuno è impazzito.
RispondiEliminaSemplicemente, mi sono chiesta, (visto ciò che è stato affermato in consiglio dagli altri interventi, sempre dalla maggioranza, e cioè che il punto era a voi noto da tempo) come mai non avete utilizzato precedentemente il tempo per apportare le modifiche che ritenevate necessarie.
Questo per evidenziare, ripeto, la vostra crisi politica.
La sottoscritta, del PD, così come tutta l'opposizione, ha votato per il ritiro. Ma è un'altra storia.
Noi siamo venuti a conoscenza del punto qualche giorno prima in commissione ambiente e territorio, abbiamo valutato di fare un percorso completarmente diverso da quello ipotizzato dal centro destra.
Al di là del chiarimento di alcuni elementi, nel caso in cui si fosse valutata, l'impossibilità di occupare gli appartamenti in affitto moderato, l'opposizione di cui faccio parte, proponeva una destinazione completamente diversa da quella ipotizzata dal centro destra.
Il Centro destra proponeva di vendere i 31 appartamenti in convenzionata, l'opposizione, lo ripeto, proponeva di destinare i 31 appartamenti in maniera differenziata: dall'affitto sociale , passando per l'affitto moderato fino alla vendita convenzionata.
Secondo me le ragioni del ritiro andavano votate, per indicare quali erano le volontà politiche del consiglio comunale.
In questo modo si davano le linee per ridefinire la convenzione all'assessore all'urbanistica, alla Giunta e agli uffici preposti
Spero che la puntualizzazione sia chiara.
Caro Trimboli, ero ben presente. Anzi, direi,
avanti.