Siamo convinti che: la risposta pubblica (al di là del colore) ai bisogni sociali solo in parte sia capace di ottenere gli scopi che si prefiggeva, mentre in larga parte è fonte di inefficienza, di eccessiva burocratizzazione e di sprechi .
Occorre, un nuovo modello sussidiario, incentrato sulla valorizzazione da parte dell’ente pubblico dei tentativi già in atto nel corpo sociale di gestire autonomamente le risposte ai propri bisogni e in cui attori pubblici e privati, profit e no-profit, concorrano nella produzione di beni pubblici all’interno di un mercato regolamentato.
Si ri-parte, dalla partecipazione di tutti, ma prima ancora dall’esser partecipati. Ogni singolo cittadino, impresa, associazione, eletti o non eletti, se lo aspetta… sarebbe oltre ogni esito una guerra vinta…!
Da parte nostra, annullando ogni preconcetto ri-partiamo dall’essere “pungolo per la ricerca e memoria del promesso” il tutto con una grande dose di pre-stima.
Buon lavoro sindaco!
Da Renato Caporale e dalla redazione di Sì o NO
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