martedì 13 aprile 2010

Trezzano - Tomasino: “Adesso comincia il lavoro vero” Damiani: “Una parte del PD mi ha remato contro”


Dopo le vicende giudiziarie che in qualche modo hanno coinvolto anche l’ex sindaca Liana Scundi e i numeri che erano emersi dalle consultazioni regionali e dal primo turno delle comunali era praticamente scontata anche la vittoria del centrodestra e di Giorgio Tomasino a Trezzano sul Naviglio. Le speranze di Leo Damiani era tutte basate sul rimescolamento delle carte che avrebbe potuto determinarsi in sede di ballottaggio, rimescolamento che si sarebbe potuto verificare sulla base esclusivamente di due condizioni : scarso afflusso alle urne con netta prevalenza della diserzione da parte dell’elettorato del centrodestra e scarsa mobilitazione dell’elettorato leghista apparso a volte poco propenso a votare per candidati di altri partiti. Nessuna di queste condizioni si è verificata, anche se Damiani ha raccolto qualche punto in più di quanto avevano raccolto le liste apparentate in occasione del primo turno e Tomasino qualcosa in meno della somma delle liste che lo appoggiavano. Ma il risultato finale è comunque inequivocabile: 59 a 41. E se da una parte c’è soddisfazione dall’altra non c’è solo l’amarezza della sconfitta ma anche una dura polemica tutta interna alla coalizione di centrosinistra e causa non ultima dei risultati negativi conseguiti.


“Fin’ora abbiamo scherzato, adesso incomincia la parte più impegnativa del lavoro – ci dice il vincitore Giorgio Tomasino - L’elezione è un processo di scelta e desso inizia il momento delle scelte in una situazione in cui questa città richiede grande iniziativa e una ripresa, in uno dei momenti più difficili della sua storia.. Qui tutto è una priorità, per prima cosa mettere in moto la macchina comunale per poter affrontare quelle emergenze che sono note a tutti dalla manutenzione delle strade, ai problemi finanziari,  ai lavoratori della Maflow che conto di incontrare quanto prima e chi più ne ha più ne metta. La bassa affluenza non mi sembra un dato significativo a Trezzano , si inserisce in un trend nazionale e regionale, io non ho il problema della distanza tra il palazzo e il paese reale, però è questo che hanno percepito in questo momento i trezzanesi e in generale gli elettori italiani, io mi sento uno del popolo, mi metterò alla prova e la speranza è che il popolo torni alle urne.” 


Molto polemico, come abbiamo scritto sopra, Leo Damiani: “Certo abbiamo perso, ha vinto la coalizione di centro destra, però alle europee, 10 mesi fa, il rapporto tra centro sinistra e centro destra era 38 a 62, ora 42 a 58 direi che non è una sconfitta forte, abbiamo guadagnato qualcosa come coalizione, tenendo conto che la mia candidatura è emersa in un momento di tempesta. Il mio primo obiettivo, il 23 febbraio, quando sono stato candidato dopo il ritiro della Scundi era far partecipare il nostro elettorato, ricostruire con chi era rimasto. In questi 45 giorni di campagna elettorale abbiamo recuperato anche se il gruppo che appoggiava la Scundi nel partito non ha accettato la mia candidatura, anzi ha remato contro, ha cercato di fare una lista autonoma di appoggio a Camisani che rappresentava nella vecchia coalizione la continuità. Mentre il mio partito e l’Italia dei Valori volevamo essere il segno di discontinuità e direi che chi si è battuto per la continuità ha preso quasi il 10 per cento Per quanto riguarda i propositi per il futuro,  sono il segretario di partito e come tale continuerò con il mio programma, già avviato, di riorganizzazione, allargamento e consolidamento del partito.”

Federica Dipaola – Fulvio Scova


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