Siete tutti invitati allo spettacolo teatrale “Al mercato” previsto per il prossimo sabato 17 aprile 2010 al Teatro Franco Parenti c/o Spazio MIL di Sesto San Giovanni, Milano
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Dalle ore 19.00, sempre di sabato 17 aprile, Mani Tese organizzerà un incontro nel foyer del teatro sul tema della sovranità alimentare
Progetto nato per EXPO 2015 - Festival Internazionale dell’Alimentazione. Prima Edizione
Un’esperienza di vita negli spazi di un teatro invaso da bancarelle come un vero mercato dove, nell’atmosfera suggestiva ricreata da Andrée Ruth Shammah, in vendita non sono solo le merci ma poesia, storie e fantasia per riscoprire il vero valore del cibo in tempi di globalizzazione.
Un’esperienza di vita negli spazi di un teatro invaso da bancarelle come un vero mercato dove, nell’atmosfera suggestiva ricreata da Andrée Ruth Shammah, in vendita non sono solo le merci ma poesia, storie e fantasia per riscoprire il vero valore del cibo in tempi di globalizzazione.
Bancarelle in sala e nel foyer, attori che vendono pane, latte, verdure. Andrée Ruth Shammah reinventa l’ atmosfera di grande suggestione di un vero mercato dove, oltre alla merce, si vendono fantasia e poesia per riscoprire il vero valore del cibo nell’epoca della globalizzazione. C’è anche una magica macchina ecologica che recupera l’acqua e la terra sfruttate senza giudizio dagli uomini.
I diversi personaggi distribuiti fra i banchetti, un ortolano, un pescivendolo, la lattaia, un arrotino, il panettiere, diventano il pretesto per vivere in modo nuovo, informale, teatrale e leggero i temi di alimentazione e ambiente, i temi di EXPO 2015.
Gli attori rappresentano un gruppo di utopisti, una compagnia di girovaghi con le loro storie personali e i loro litigi. Personaggi che vendono qualcosa di impalpabile. Il panettiere non vende il pane ma l amore di fare il pane, la lattaia canta il latte, e poi ci sono il poeta che scrive preghiere per chi non le ha, apparizioni di fioraie, una festa di ragazzini. Un mercato ideale, uno scambio “che non renda gli uni avidi e gli altri affamati” come scriveva Gibran in una sua poesia. Più che uno spettacolo tradizionale, un’ esperienza di vita.
Bancarelle in sala e nel foyer, attori che vendono pane, latte, verdure. Andrée Ruth Shammah reinventa l’ atmosfera di grande suggestione di un vero mercato dove, oltre alla merce, si vendono fantasia e poesia per riscoprire il vero valore del cibo nell’epoca della globalizzazione. C’è anche una magica macchina ecologica che recupera l’acqua e la terra sfruttate senza giudizio dagli uomini.
I diversi personaggi distribuiti fra i banchetti, un ortolano, un pescivendolo, la lattaia, un arrotino, il panettiere, diventano il pretesto per vivere in modo nuovo, informale, teatrale e leggero i temi di alimentazione e ambiente, i temi di EXPO 2015.
Gli attori rappresentano un gruppo di utopisti, una compagnia di girovaghi con le loro storie personali e i loro litigi. Personaggi che vendono qualcosa di impalpabile. Il panettiere non vende il pane ma l amore di fare il pane, la lattaia canta il latte, e poi ci sono il poeta che scrive preghiere per chi non le ha, apparizioni di fioraie, una festa di ragazzini. Un mercato ideale, uno scambio “che non renda gli uni avidi e gli altri affamati” come scriveva Gibran in una sua poesia. Più che uno spettacolo tradizionale, un’ esperienza di vita.
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