Un genitore su due (55%) è preoccupato per i rischi che possono correre i figli navigando in rete, quasi la metà (41%), però, non adotta sistemi di controllo parentale. Mentre i bambini sono sempre più abili sul web e, secondo un’indagine Eurispes, già a sette anni chattano in rete, 33 ragazzini su 100 sono iscritti a Facebook o fanno parte di communites.
A partire da questi dati e dalla volontà di prevenire fenomeni come il cyber-bullyng, ossia il bullismo in rete, l’Assessorato alla Sicurezza del Comune di Buccinasco ha deciso di avviare una forte campagna di sensibilizzazione sia nelle scuole che presso le famiglie.
In occasione della Prima giornata sulla sicurezza sul web (promossa dalla Polizia) lo scorso 2 aprile, Buccinasco ha presentato un progetto articolato – e ancora in fase di organizzazione – che partirà a settembre, con l’inizio dell’anno scolastico, anche se l’assessore Tiziana Maiolo non esclude un convegno nel mese di giugno per introdurre ad un tema così importante e sentito dai genitori. Anche se a Buccinasco non vengono segnalati casi gravi di adescamento in rete o plagio, si sente la necessità di informare meglio giovani e famiglie sui pericoli di internet, che secondo Maiolo “è una grandissima ricchezza, ma anche una pattumiera”: “Con questo progetto vogliamo che Buccinasco diventi la capitale della legalità, della sicurezza, della prevenzione”...
Da settembre nelle scuole medie di Buccinasco, cominciando con i ragazzi delle terze, sarà proposta una serie di incontri, una sorta di corso – dal titolo “Occhio ragazzi!” – sui pericoli del web, che includerà però anche il tema dell’abuso di sostanze psicotrope e alcol.
“Oggi i giovani, vivono in una logica di `gruppo´ che comporta l´emulazione e il silenzio rispetto alle situazioni di pericolo e disagio”, ha spiegato l’assessore Maiolo. “Il web è il loro mondo d'eccellenza tanto è forte l´esigenza di spettacolarizzare le loro esperienze. Un´esigenza spesso portata all´eccesso che li spinge a pubblicare in rete ogni genere di attività compresi i soprusi verso i compagni, le risse, la violenza nei confronti dei più deboli. Internet è una grande risorsa ma anche una 'pattumiera' che esempi ben poco educativi oltre ad esporre ad adescamenti, truffe, molestie, ecc. Ecco, con quest'iniziativa vogliamo spiegare i rischi in si può incorrere e aprirci al dialogo”.
"L'aspetto educativo della nostra iniziativa è primario e fondamentale”, ha aggiunto Mario Arrigoni, vice sindaco con delega all'Istruzione. “Vogliamo aiutare le famiglie ad aiutare i loro figli. Spesso c’è una certa inconsapevolezza nell'approccio alla rete che li rende vulnerabili".
Il Comune intende offrire altri due strumenti. Da settembre verrà istituito un numero verde a cui potranno rivolgersi le vittime di cyber-bullismo: risponderà personale specializzato sia del Comune che esterno (da psicologi ad avvocati). Alle famiglie sarà inoltre offerto un servizio tecnico per schermare i pc.
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