venerdì 26 novembre 2010

Corsico - Hitman: la convenzione è decaduta. L’amministrazione comunale: la responsabilità è dell’operatore

Sembra proprio giunta al capitolo finale la vicenda Hitman e non è un finale in cui tutti vissero felici e contenti. A fronte infatti di nuovi rinvvii, nuove richieste di modifica della convenzione a suo tempo concordata e soprattutto di fronte al fatto che nessun lavoro finalizzato alla ripresa dell’attività produttiva è stato avviato, l’Amministrazione comunale considera decaduta la convenzione stessa. Una presa di posizione inevitabile e non più rinviabile essendosi ormai creata una situazione che non garantiva più in alcun modo la salvaguardia dei posti di lavoro, che è sempre stato il primo obiettivo da raggiungere anche scontando alcune perplessità da più parti manifestate sui contenuti dell’accordo. Ma ripercorriamo l’intera vicenda nelle sue tappe principali...

 
Non era ancora iniziata la crisi economica. Ma il settore tessile stava subendo alcuni contraccolpi soprattutto per effetto dell'ingresso, nel mercato europeo, diproduzioni asiatiche. Tra le aziende in difficoltà che realizzavano capi di abbigliamento con marchi conosciuti in tutto il mondo, come Cerruti, c'era la Hitman spa di via Vittorio Veneto a Corsico che, dopo una serie di tentativi di salvataggio e lo scandalo Finpart, tra il 2005 e il 2006 fallisce.  

La volontà di salvaguardare oltre ottanta posti di lavoro, occupati in prevalenza da donne, spinse l'Amministrazione comunale a un confronto serrato con le organizzazioni sindacali, in particolare con la Filtea Cgil, per individuare possibili soluzioni alla vicenda. Dopo lunghe traversie, possibili soluzioni poi rivelatesi non praticabili e l'acquisizione, da parte di un fondo americano, del marchio Cerruti slegato così definitivamente da Hitman, all'inizio del 2007 la Provincia di Milano identifica nel Gruppo ATS l'azienda che avrebbe potuto far rinascere la Hitman. Il 18 ottobre del 2007 viene sottoscritto un accordo quadro relativo al piano industriale di rilancio tra la società Graniglia & partners spa, la Filtea Cgil e le Rsu della Hitman.  

Il 6 novembre del 2007, la Giunta comunale prende atto dell'accordo dando la disponibilità, nell'ambito delle proprie prerogative, a perseguire l'obiettivo di permettere la continuità dell'esperienza imprenditoriale della Hitman e di salvaguardare il maggior numero possibile di posti di lavoro. Aspetti che vengono ribaditi anche nel Consiglio comunale aperto del 15 dicembre 2008, al quale prende parte l'allora assessore provinciale al Lavoro, il rappresentante della Filtea e le lavoratrici in cassa integrazione.  

Successivamente viene costituita la Hitman srl, controllata da Ats Finanziaria spa, che rileva dallo stato fallimentare la società per azioni, prendendosi carico delle lavoratrici impegnate nella produzione di capi spalla. Il 29 ottobre la nuova azienda sottoscrive con il sindacato nuove linee guida del piano industriale di rilancio 

Si arriva in Consiglio comunale, il 20 aprile 2009, con l'approvazione dell'atto di indirizzo. Qui vengono definite due aree di intervento: una in zona ex Burgo, con accesso dal controviale parallelo alla nuova Vigevanese per la costruzione del complesso produttivo integrato; l'altra nel sito dell'attuale stabilimento, con demolizione dell'esistente e ricostruzione di un mix funzionale di commercio-terziario-residenziale.  
Nello stesso documento di indirizzo viene ribadito a chiare lettere: L'obiettivo principale e strategico perseguito dall'iniziativa in questione è il mantenimento dell'occupazione dei lavoratori ex Hitman e il rilancio di un'impresa industriale da oltre mezzo secolo presente sul territorio” 

Dopo due Conferenze di servizi, il 3 e il 15 dicembre 2009 – convocate sulla base della normativa regionale relativa allo Sportello unico per le imprese - mercoledì 10 febbraio 2010 il Consiglio comunale approva, con due astensioni e un voto contrario, il “Progetto di ricostruzione del complesso integrato con attività commerciale” in viale Italia e “Riutilizzo urbanistico dell'area ex fabbrica di via Vittorio Veneto 8”.  

Alla fine di maggio, il Comune comunica di essere pronto per la stipula della convenzione per il 9 giugno, ma l'operatore chiede un rinvio. Stessa cosa succede per altri quattro appuntamenti fissati dal notaio, fino all'ultimo del 10 novembre scorso. Anche se, l'8 novembre, la società chiede una revisione della convenzione approvata però dal Consiglio comunale nel febbraio scorso.
Secondo quanto prevede la normativa dello Sportello unico, essendo trascorsi nove mesi dall'approvazione del progetto senza che siano iniziati i lavori, ne è subentrata la decadenza.

1 commento:

  1. Credo sia ora di iniziare a parlare di "civic company", la Hitman non sarà certo l'ultima azienda a fallire sul territorio; anzi, lo tsunami è appena arrivato.

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