Domanda e tema attuale. Essendo una realtà importante e positiva dal 1969, è un po’ come parlare di storia della nostra Città.
Fu il Sindaco Enrico Pescatori, amante della musica, che con anticipo propositivo e lungimirante, rispetto ad altre amministrazioni della Provincia, realizzò a Corsico questa struttura scolastica/artistica. Come si suole dire un fiore all’occhiello che è arrivato splendidamente ai giorni nostri.
In questi anni la Scuola ha dato un notevole contributo per divulgare l’arte musicale fra i giovani, ma non solo. In diverse occasioni nella vita quotidiana della gente, provvede con prove di grande professionalità organizzativa e artistica a regalarci pomeriggi e serate di entusiasmo e poesia...
E questo, merito non solo delle varie Amministrazioni che si sono di volta in volta succedute in questi decenni, ma della qualità e della competenza della direzione e di tutto lo staff che opera nell’Assessorato.
Tutto bene dunque? Usando un paragone calcistico, dipende se siamo tifosi esageratamente sfegatati o se siamo sportivi avveduti e riconosciamo anche i limiti della nostra amata squadra. Ma in questo caso, non si tratta della squadra in sé, che è di assoluta eccellenza, ma del contesto generale che è completamente cambiato.
Purtroppo, oggi più che mai, si deve fare i conti anche con i Bilanci dei Comuni e scegliere le spese da sostenere, fra l’indispensabile rispetto all’importante.
La nuda e scomoda realtà ci dice che da anni non riusciamo a pareggiare le entrate con le uscite. Nel 2009 i costi sono stati 414.000 euro a fronte di 193.000 di entrate. Recuperiamo ogni anno circa il 50% dei costi reali. Per ognuno dei 324 partecipanti ai corsi, il Comune di fatto mediamente integra la retta annuale di circa 682 euro.
Le domande che molti cittadini pongono: Possiamo reggere ancora per molto a questa situazione? In futuro pensiamo veramente che competa ai Comuni insegnare e divulgare l’arte musicale? Quali istituzioni devono fornire questo servizio?
Ovviamente non ho certezze e risposte definitive. Credo comunque che ci si debba sforzare nel trovare una soluzione che salvi la nostra squadra, ma nel frattempo, l’organizzazione e la gestione economica non debba più gravare sui bilanci del Comune. Creare Fondazioni, esternare un servizio di qualità che riesca a competere sul mercato e avere autonomia finanziaria.
Alcune esperienze di altre Città ci dicono che è possibile questa strada.
In questo intreccio di mancanze finanziarie e scelte di medio termine, abbiamo l’occasione in questi mesi per innovare e trovare una soluzione definitiva.
Roberto Silvestrini
Ha perfettamente ragione R.silvestrini condivido per intero il Suo articolo sulla scuola di musica di Corsico, costi troppo alti, entrate troppo basse, mi permetto solo di aggiungere che circa il 60% dei partecipanti non sono cittadini di Corsico, ma sono i cittadini di Corsico che pagano i 680 euro per arrivare alla copertura delle spese. In una situazione economica difficile possiamo continuare a fare pagare ai corsichesi il disavanzo? Con simpatia saluto Roberto A.Russo
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