«Il calo nelle vendite di vetture stimato da Federauto per quanto riguarda lo scorso ottobre (-29% rispetto allo stesso mese del 2009) non solo conferma quanto le entrate destinate alle Province risultino condizionate dall’andamento del mercato automobilistico ma accredita anche la proposta, avanzata da Palazzo Isimbardi e condivisa dall’Upl, di assegnare agli Enti il gettito derivante dal Bollo auto, attualmente attribuito alle Regioni - ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà -...
La disponibilità finanziaria delle nostre Amministrazioni dipende, del resto, per un terzo dal gettito assicurato dall’Rc Auto, dall’Imposta provinciale sui trapassi e da un’aliquota sull’energia peraltro non applicabile ai grandi consumatori come le industrie. Si tratta, com’è facile intuire, di entrate aleatorie perché, diversamente da quelle scaturite dal Bollo auto, modulato su un parco mezzi esistente e, quindi, caratterizzato da stabilità in ordine all’ammontare del gettito, risentono troppo di fattori esterni.
La conseguenza di questa situazione è che le Province, a fronte di trasferimenti soggetti a oscillazioni e dell’obbligo di rispettare il Patto di stabilità, devono operare senza conoscere l’esatta entità delle risorse a disposizione. Il che mette sempre in difficoltà gli Enti riguardo la realizzazione di interventi, spesso già intrapresi, improcrastinabili come la bonifica delle scuole dall’amianto o la manutenzione delle strade provinciali.
Questa situazione, peraltro, si riflette negativamente sulla costanza del flusso di pagamenti da garantire alle micro, piccole e medie imprese impegnate nei lavori e innesca ricadute pesanti sull’occupazione. Auspico, quindi, che l’avvento del federalismo fiscale coincida con il riconoscimento alle Province del gettito derivante dal Bollo e con l’attivazione di un meccanismo compensativo a favore delle Regioni attualmente destinatarie di queste entrate».
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