giovedì 11 novembre 2010

Ciro ha salvato l’insalata - Ti piace l’insalata…? Questa è la tua storia…

La serata prometteva bene dopo un pomeriggio passato a Golosaria,  in uno dei migliori alberghi di Milano si consumava una degustazione di prodotti della vera Italia... dalla grappa alla pizza napoletana, dai formaggi piemontesi alla birra toscana... il dopo degustazione doveva necessariamente concludersi con una cena magari leggera . Il gruppetto era consapevole che la serata poteva diventare diversa se non altro perché Lucia a Golosaria aveva degustato più grappa che acqua… e il sottoscritto più birra che grappa…


l’incontro con Angela (come dice Renato; già e non ancora, moglie) , Roberto  e Ilaria e nell’occasione anche Renato che dopo averci fatto scoprire Golosaria ci seguiva  alla scoperta dei“fratelli La Bufala” (il nome… è un programma) ad Assago nel nuovo mega centro commerciale Scalinata e via siamo nella “bufala”.  In seconda serata il locale era più o meno pieno e si percepiva una certa simpatia, con ragazzi che come schegge correvano per la sala.  Ci “lasciamo” acccomodare , diventiamo il numero 60…(adesso sappiamo chi siamo) …compare il nostro napoletano di turno, ovviamente è più allegria e simpatia che cortesia ( bene!!) si ordina?! Si sceglie...e via di  pizza, birra, e acqua ( Ilaria cura la linea e Roberto… “liberamente” la segue ) e una favolosa ANTIAGE. Ovviamente chi la prende è Renato il meno giovane tra noi e forse anche tra altri presenti in sala, tra gli ingredienti c’è la cipolla di Tropea….! Ciro il caposala è soddisfatto (nel frattempo si è seduto comodamente e spassosamente tra noi ), tutti avevano ordinato, anche Lucia e in soli… 30 minuti, ma veniamo all’insalata.

Attenzione segnate bene gli ingredienti: INSALATA MISTA, patate BOLLITE, POMODORINI, CIPOLLE DI TROPEA, VERDURE GRIGLIATE, SALSA ALLO YOGURT DI BUFALA . Insomma uno spettacolo  che stava iniziando.
Tempi di attesa brevi, la prima ad arrivare è proprio  l’insalata che con soddisfazione viene consegnata, peccato però che una volta iniziata Ciro passando  per la necessaria battuta napoletana si accorge che mancano lo yogurt e le patate,  si riprende il piatto, ormai a metà, per  ritornare  subito dopo con qualcosa che  rendeva lui stesso  più soddisfatto... bravo Ciro, grazie Ciro, complimenti ! 

Inizia il secondo primo giro dell’insalata…ma cavoli mancano le cipolle di Tropea ! (Non possono mancare…)  interpellato Ciro si lamenta alla napoletana maniera, con la cucina... Vabbuo!!! Ci penso io?! Finalmente arriva l’insalata questa volta completa... grazie Ciro, bravo Ciro... complimenti Ciro

Inizia così la terza prima volta dell’insalata  con una nuova variante,  le patate non erano bollite ma al forno; Cirooooo!!! A questo punto l’insalata stava per prendere nuovamente il volo per la cucina… ma come si fa a dire a Ciro che ancora qualcosa non andava… grazie Ciro, complimenti Ciro!… ( nessuno osava chiedere più nulla… l’olio che a furia di condire e ricondire l’insalata era finito, le posate che accompagnano il reso dell’insalata poi mancavano..). 

Nel frattempo l’impiccato fa il capolinea a tavola e il gioco coinvolge l’ultima energia dei giovani altri  camerieri…che ormai a conoscenza ..della storia dell’insalata  si coinvolgevano da protagonisti allegri e divertenti nel gioco dell’impiccato… grazie Ciro, per aver salvato l’insalata ma anche grazie a Giulia (che nell’impiccato dimostra la sua sapienza…),  al simpatico Cesare ( amico di palestra…lascia stare i giochi sulla conoscenza del vocabolario), insomma grazie a tutti i ragazzi per aver salvato la serata….ci torneremo !
Morale della storia:  in una  compagnia ogni ingrediente nella sua diversità è importante, se ne manca uno non c’è gusto!

Cuore salsero

5 commenti:

  1. Ogni diversità e originalità dell'esperienza...

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  2. Qualcuno mi può spiegare il senso di questo articolo? Mi ricorda un vecchio film in bianco e nero, forse il titolo era "I basilischi", tristissima storia di un gruppo di giovani sfaticati che strascicavano le loro giornate da un posto all'altro (almeno erano giovani, qui non si direbbe, almeno tutti). Anche i Vitelloni più o meno. Secondo: ma a chi potete pensare che interessi? Quelli che lo hanno scritto devono essere ben egocentrici se pensano che la loro banale esistenza possa interessare anche ad altri. Interessa solo perchè mostra a che punto di vuoto e di insulsaggine si può arrivare.

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  3. Sono pienamente d'accordo con il sig. Brentani. Vivo a Torino, mi sembra di aver capito che il blog è la proiezione di un giornale cartaceo locale dalle parti di Milano.
    Mi capita di leggere qui alcune notizie di carattere nazionale o regionale e vi faccio i complimenti per il servizio.
    Se però ricevessi a casa o, peggio ancora, dovessi comprare un giornale per trovarmi una notizia del genere la mia reazione sarebbe: "Beh, e quindi?". E poi mi arrabbierei.
    Ma cosa significa? Un qualcosa di locale che a un povero torinese sfugge?

    Se la direzione o il redattore potesse spiegare gliene sarei grato.

    Grazie

    Antonio

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  4. Cari Emilio e Antonio,
    dalle vostre risposte si comprende che siete piccoli dentro, non riuscite a comprendere il senso di questo articolo, forse perchè non vivete esperienze diverse dalla solita routine quotidiana, e pensate che siano solo le Grandi cose a colpire un lettore.
    Emilio, tu pensi che questa storia sia di poco interesse, definisci queste persone vuote, egocentriche e di banale esistenza, tu ti ritieni diverso? il tuo commento non ha alcun significato, questa storia invece si, ha una morale che forse non hai colto, provo a spiegartela io, magari ti arriva....
    in ogni gruppo, in ogni compagnia ciascuno di noi è indispensabile, ognuno di noi fa la differenza, proprio come gli ingredienti di una stupida insalata. Tu la mangi l'insalata? Provala, poi magari mi saprai dire...
    Antonio, il torinese, mi dispiace che anche tu non hai colto il senso, forse ti colpiscono più argomenti di altra natura. Bhè, e quindi, non ti arrabbiare, prova solo a cogliere la morale, di solito se non sfugge a un milanese, non sfugge nemmeno a un torinese.

    Camilla.

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  5. Resto sempre basito quando leggo certi commenti nati dalla voglia di fare i bastian contrari in giro per internet. Ho letto questo articolo con piacere...uno sprazzo di vita comune, vissuta pienamente e con un retrogusto di semplicità che rende speciali i rapporti umani e l'interazione con la realtà della propria città. Mi dispiace vivamente che, chi riesce a provare emozioni ed interesse soltanto dallo spiacevole e dal trash che costantemente ci viene propinato dai media, non colga le sfumature di quanto in questo articolo viene scritto. In conclusione un evviva per l'insalata salvata da Ciro e per l'ideatore di questo articolo e alla redazione del SioNo che ha permesso e incoraggiato questa pubblicazione.

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