Il Forum delle Associazioni familiari trova “imbarazzante” la presenza del premier Silvio Berlusconi alla Conferenza nazionale delle Famiglie in programma a Milano a partire da lunedì 8 novembre. Anche per Francesco Belletti, presidente del Forum, le vicende di questi giorni non paiono esattamente in sintonia con i temi dell’evento. Insomma un po’ come se Cassano fosse inviato nelle scuole a parlare di corretto comportamento sportivo ai giovani studenti e futuri atleti o come se il terribile Ivan capo dei tifosi serbi fosse invitato a inaugurare una conferenza sulla sicurezza negli stadi...
Non si tratta di moralismo evidentemente (una definizione accusatoria che pare ormai destinata ad essere usata per giustificare qualsivoglia comportamento) ma di evitare che i valori morali vengano predicati da pulpiti poco credibili e soprattutto in grado di inficiare la credibilità del tutto.
"Le dichiarazioni del premier degli ultimi giorni - ha detto Belletti - hanno creato imbarazzo perché si sono mischiate scelte private e scelte pubbliche. Il rischio è che la sua presenza alla Conferenza Nazionale della Famiglia finisca per distogliere dal vero obiettivo dell'evento". “Non ce la sentiamo di dire 'non si deve presentare' – ha proseguito Belletti - ma da qui a lunedì mattina, quando è in programma il suo intervento, deve mandare un segnale diverso da quanto ha fatto finora. Deve fare una dichiarazione di impegno di distinzione fra la vita privata e l'impegno pubblico". Intanto nella mattinata del 4 novembre in un’intervista a Radio24 il sottosegretario Giovanardi ha nuovamente sostenuto l’opportunità della presenza del premier, incredibilmente dichiarandosi anche contemporaneamente d’accordo con le parole di Belletti.
Da parte sua il cardinale di Milano Tettamanzi, la cui presenza è prevista alla Conferenza, ha dichiarato in un’intervista a Repubblica che: "l'immoralità è dilagante a tutti i livelli della società" e “ogni giorno, leggendo i giornali si è portati a pensare che si stia sprofondando sempre più in basso" aggiungendo inoltre che "non si deve scindere mai l'aspetto privato da quello pubblico. Soprattutto quando si hanno particolari responsabilità, in ogni ambito, il privato e il pubblico coincidono". Una dichiarazione che lo candida ad allungare il lungo elenco degli imputati di moralismo.
il solito moralismo...
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