Non c’è stato alcun furto, né di marmo, né di bronzo, né di statue al cimitero. E’ quanto emerso da una verifica effettuata su richiesta della sindaca Ferrucci dopo le notizie riportate da un quotidiano. Dalla verifica è emerso che agli uffici comunali, anche quelli della Polizia locale, non è mai arrivata alcuna denuncia circostanziata.
Si è quindi trattato di un fraintendimento? Possibile. “In occasione delle esumazioni – precisano gli uffici – a norma di regolamento di polizia mortuaria e del capitolato d'appalto, le lapidi, i cippi, le foto che non siano recuperati dai familiari devono essere ritirati dalla ditta appaltatrice e smaltiti presso idonei impianti. La ditta, infatti, è obbligata, sotto la propria responsabilità, alla raccolta, al trasporto e allo smaltimento dei rifiuti cimiteriali”...
Nessun furto anche degli oggetti in bronzo, che attualmente vengono invece conservati e custoditi dal responsabile comunale del cimitero in attesa di essere smaltiti in appositi impianti di riciclaggio.
Tra l'altro, quando vengono programmate esumazioni, i familiari ricevono dall'ufficio Stato civile una lettera nella quale vengono invitati a presentarsi agli sportelli per la relativa pratica amministrativa. In quell'occasione si chiede loro se siano o meno interessati a recuperare monumenti, marmi, suppellettili. In caso positivo, devono rivolgersi direttamente alla ditta incaricata. Altrimenti gli stessi addetti dell'azienda che ha l'appalto comunale procedono allo smaltimento.
“Le gestione del cimitero – precisano gli uffici – è affidata a una ditta individuata con gara a evidenza pubblica ed è disciplinata da un apposito capitolato d'appalto che assegna al responsabile operativo del Comune precisi compiti di vigilanza e controllo del servizio”.
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