martedì 23 novembre 2010

Milano - Subito rientrate le "dimissioni burletta" del gruppo dirigente del PD milanese

Nessuna dimissione vera, naturalmente, nel gruppo dirigente del PD milanese, quelle annunciate a seguito della vittoria di Giuliano Pisapia alle primarie milanesi del centrosinistra si sono rivelate un banale escamotage emotivo e mediatico senza alcuna seria intenzione di ridiscutere le scelte politiche e di candidatura. Qui non ci sono seguaci del socialista francese Jospin che si dimise nel 2002 e si ritirò addirittura dalla vita politica dopo la disfatta alle elezioni presidenziali, sia detto tanto per fare un celebre esempio (extranazionale ovviamente, le dimissioni in Italia sono sempre perlopiù una burletta) e sempre che sia lecito paragonare cose e persone di rilievo e statura a quelle piccole e modestissime...
 

Maurizio Martina è stato confermato segretario dalla direzione regionale e stessa sorte si prospetta per il segretario provinciale Cornelli e il coordinatore dei circoli Laforgia. Sia Martina che Cornelli hanno insistito sulla continuità della linea fin qui abbracciata e che ha fino ad ora portato ai risultati a tutti ben noti. Niente spazio neppure per la proposta di Marilena Adamo di affiancare al gruppo dirigente un gruppo di figure autorevoli e di maggiore esperienza politica. Proposta che nei giorni scorsi è stata bollata come “ridicola” da autorevoli esponenti del partito. 

Se non ridicola in effetti la proposta era comunque debole, il cosiddetto “gruppo di saggi” sarebbe stato infatti ben più utile se avesse avuto il compito non di affiancare l’attuale gruppo dirigente ma più semplicemente di accompagnarlo alla porta, chiudendola poi a doppia mandata. 

Tutto rientrato dunque ed ennesima occasione persa per ridiscutere linea e personale politico che in questi anni hanno condotto il PD milanese ai minimi storici di consenso e a conseguenti sconfitte, ridimensionandone severamente il ruolo sia in città che in provincia che in regione. Un PD che non fa bene a se stesso e più in generale all’intera sinistra milanese e lombarda e probabilmente nemmeno a Giuliano Pisapia.

2 commenti:

  1. Penati però è saltato... Quindi quello che dice è vero in parte

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  2. Penati si è dimesso dalla segreteria nazionale per dedicarsi a Milano... siamo messi bene!

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