venerdì 26 novembre 2010

Trezzano - Il Caso - Alcuni sono più uguali degli altri

Riceviamo e pubblichiamo - Domenica 21 Novembre è stato l’ultimo giorno in cui, nel nostro ridente comune,  si è svolto il Mercatino Regionale Francese, una sfilza di bancarelle che hanno offerto formaggi, dolci, pasticceria, sapone, profumi, vestiti e chi più ne ha più ne metta. Una volta tanto una bella iniziativa da parte di chi ci amministra? Aspettiamo che è meglio.
Durante questa ghiotta occasione, alcuni partiti e movimenti hanno giustamente pensato di poter incontrare i cittadini per confrontarsi e per portare le loro iniziative a tutti i trezzanesi...

Trezzano Oltre ha fatto richiesta di poter allestire un banchetto con l’intento di vendere castagnaccio e vin brulé (mi pare, non ho potuto costatare).
Il Partito Democratico aveva intenzione di utilizzare il suo Gazebo per promuovere l’incontro che avverrà con Veltroni.
I Verdi, che successivamente hanno ricevuto anche l’appoggio di noi di SEL, volevano continuare con la loro raccolta firme contro la costruzione di centrali nucleari in Italia.

Per occupare il suolo pubblico è necessario fare richiesta e ricevere autorizzazione da parte dei vigili.
E’ fondamentale distinguere questo dall’atto di compiere semplice volantinaggio.
Se per montare l’occorrente per il banchetto è giustamente necessaria l’approvazione dei vigili, per il volantinaggio operato da forze politiche non è assolutamente richiesta nessuna autorizzazione.
Semplicemente il partito o movimento in questione deve dichiarare che volantinerà e quindi comunicare senza attendersi alcuna conferma da parte dei Vigili.

Detto questo, come facilmente potete immaginare, a tutte e tre le forze politiche citate qui sopra è stata negata l’istituzione del loro gazebo per due motivi. Il primo riguarda lo spazio, considerato insufficiente lungo l’alzaia perché completamente occupato dalle bancarelle francofone. La seconda motivazione è stata quella di una coerenza di fondo in tutto il mercatino incentivato a parlare una sola lingua. Per questo motivo qualunque atto italico sarebbe parso un affronto. Insomma, si voleva scongiurare una probabile tensione internazionale.
Con queste chiare scuse, le autorizzazioni a piantar tendaggi sono state date in luoghi ben distanti e difficilmente visibili e per questo rifiutate. Tutti concordi nel considerare le motivazioni oscillanti tra il ridicolo e l’offensivo.

Per ovviare a questo problema, Pd, Verdi e Sinistra Ecologia e Libertà hanno comunicato (e non richiesto) la loro volontà di volantinare. Per questioni tempistiche a questa comunicazione è stato risposto in modo indegno a Pd e Verdi, lasciando fuori SEL che ha fatto richiesta in tempi troppo brevi per aspettarsi una qualche reazione dalla nostra bradipca amministrazione.
Le motivazioni addotte sono da iscriversi nella sezione del “decoro”. Distribuire volantini parrebbe atto indecoroso e offensivo al pubblico sguardo, imitando olezzosi escrementi canini o orride sacche d’immondizia partenopea. Quasi alla stregua di una poesia di Bondi, in poche parole.

A conti fatti, quindi, un bel bavaglione a tutta l’opposizione, perché dove il nazionale non arriva ci può pensare tranquillamente il locale. Voci circolanti, che mi sono state riportate ma che non ho udito personalmente, parlano di alcune risposte della massima autorità comunale che vantava la propria poca permissività in confronto a quella della precedente amministrazione e di comandanti che emettevano frasi come “Ma non ci sono campagne elettorali, cosa volantinate a fare?”.
Insomma, tacere e restare immobili forse per non rimanere differenti in confronto all’attuale maggioranza, che non sta facendo assolutamente nulla se non litigare e farsi simpatici dispetti, tipo non convocare nemmeno una commissione extra consiliare.

Le reazioni a questi fatti sono state differenti.
Da una parte, la via legale adottata o promessa da quelle forze che hanno chiesto e ricevuto diniego nei confronti del banchetto, cioè Trezzano Oltre, Partito Democratico e Verdi. Una giusta reazione che spero possa portare a un seguito e, soprattutto, all’unione d’intenti su questo punto in modo da avere un peso maggiore. Una volta tanto che han fatto un torto a tutti, tanto vale indignarsi insieme.
Dall’altra parte, l’istituzione promossa da Pd, Verdi e SeL di un “volantinaggio disobbediente”. Non riconoscendo come valide le scusanti e andandoci stretto il bavaglio, abbiamo deciso di accompagnare la protesta formale a quella attiva. Questo soprattutto perché sappiamo che l’opinione pubblica poco s’interessa delle bizze legali e che le cause e le questioni possono protrarsi per mesi, tempo nel quale noi saremmo dovuti stare buoni e zitti. Insomma, una condizione improponibile per chi si sente irritato anche solo da un accenno di abuso di potere.

Per questo motivo, ci siamo trovati tutti in una piovosa domenica mattina e abbiamo iniziato la nostra umida operazione. Le forze dell’ordine ci sono passate a fianco e non hanno detto nulla, presumo perché anche loro consce della forzatura politica a loro imposta.  Questo fatto mi ha rincuorato dando valore alla nostra pacifica protesta e ridando rispettabilità a quei poliziotti locali che hanno preferito ascoltare la propria coscienza e comprendere come in realtà il decoro sarebbe stato mantenuto allo stesso modo, senza alcun volantino gettato a terra e senza schifezze vaganti.
Questo fino a tarda mattinata quando, in ordine, appaiono questi avvenimenti:

-  Comparsa di volantinatori PdL con comunicazioni recanti fantomatiche raccolte di firme per l’acquisto di maggiori carrozze ferroviarie. Iniziativa assolutamente lodevole, non fosse che in Comune, Provincia, Regione e Stato è al potere lo stesso PdL e che Russomanno, firmatario del volantino, siede tra i banchi provinciali. Per questo motivo, a mio modo di vedere, tale iniziativa pare abbastanza populista, considerando la possibilità di dialogo a tutti i livelli. Sembra un poco una decisione già presa a livello politico ma che vuole essere legittimata da una raccolta firme di fatto inutile, ma forse di grande impatto sulla massa. Quando rifondazione manifestava contro un governo di coalizione partivano anatemi, quando il PdL volantina per auto incentivarsi e redarguirsi allo specchio, è tutto normale. Sarà.
Fatto sta che anche la maggioranza ha iniziato a volantinare o senza permesso, o con un permesso dato solo a loro e rifiutato a noi

-  Apparizione di un banchetto di una qualche costola di Comunione e Liberazione distribuente materiale riguardante, mi pare, Haiti e iniziative umanitarie. In questo caso non ho tanto da dire riguardo al contenuto, peraltro da me non ricevuto, ma sulla forma. Questa amabile esposizione di buoni e italici sentimenti era piazzata esattamente all’inizio del mercato.
Ma non mancavano spazi? Si, ma solo per chi non è puramente liberista e cristiano.
Ma non si voleva tenere coerenza con la lingua d’oltralpe? Forse i membri del banchetto parlavano fluente francese, non so, ma così a spanne mi par che la coerenza sia andata a farsi benedire.

Il risultato è stato quello di vedere un infuriato Catania (Trezzano Oltre) fermare i vigili e intimare il rispetto delle regole da lui stesso, e da noi tutti, contestate e non riconosciute. In questo modo, e senza chiedere a tutta la minoranza colpita allo stesso modo dal divieto un minimo di solidarietà, è stata imposta alle forze dell’ordine una chiara azione. Noi tutti siamo stati diffidati dal continuare e sono stati presi i nomi dei coordinatori. Ovviamente di quelli della minoranza perché mi par di aver capito che le due eccezioni hanno continuato a essere tali, con il semplice smontaggio di baracca e burattini senza alcuna traccia legale.

Questo modo di operare è stato da me messo un poco in dubbio in altre sedi (facebook) non tanto per l’azione in se ma per la modalità in cui è stata effettuata. Essendo tutti parte lese sarebbe stato molto opportuno concordare azioni comuni e non agire per poi comunicare uno “scusate, ma ho dovuto avvertire i Vigili”. Mi è stato detto che operando questo volantinaggio disobbediente avrei dovuto aspettarmi una qualche conseguenza.
Certo! Ma, se mi è permesso, mi sarei aspettato che essa arrivasse da parte della controparte, non certo sotto spinta di una parte lesa quanto me.  E non si pensi che, in caso tutti avessimo concordato sulla necessità di fermare in questo modo il volantinaggio e il banchetto incriminato, mi sarei tirato indietro a ricevere una diffida. Non è la prima volta che il mio nome viene tra le mani di forze di stato e non sarà certo l’ultima. Capita, ma se è per difendere le proprie idee non mi causa alcun problema, anzi.
Prevengo anche altre obiezioni sottolineando che l’assenza di Trezzano Oltre durante il volantinaggio è stata una loro scelta, l’invito a partecipare c’è stato ed è partito proprio dalla mia persona.
Insomma, si parla tanto della necessità di lavorare insieme ma questi giochetti non fanno alcun bene. L’iniziativa e l’idea di fondo non sono certo da considerare negative, la loro messa in atto è stata a mio parere quantomeno discutibile.

Giunti a mezzogiorno, quindi, il volantinaggio si è fermato e non c’è stato più alcun documento capace di diminuire il decoro del nostro ridente comune.
Rimangono però dubbi.
Perché a certi personaggi viene consentito di volantinare con tacito assenso e soprattutto senza alcuna lettera protocollata di diniego mentre altri devono continuamente aggrapparsi con le unghie a una parvenza di buonsenso? Perché si è sempre costretti a ricordare qual è la linea tra rispetto della legge e prevaricazione?
Perché alcune associazioni possono tranquillamente montare banchetti mentre ad altri non è permesso? Come mai si è costantemente sottoposti a una differenza di trattamento?
La legge è uguale per tutti, perché bisogna continuamente ricordarlo a certe persone?

Intanto Trezzano Oltre, il Pd e i Verdi parlando di azioni legali che spero arrivino in modo congiunto. Cercherò di tenervi aggiornati, invitandovi per prima cosa al Consiglio Comunale di giovedì dove questo argomento sicuramente salterà fuori.
Luca Gariboldi

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