martedì 2 novembre 2010

Buccinasco - Cereda: “Per le aree sotto sequestro facciamo il possibile” - Maiorano: “Ci voleva un monitoraggio più costante”

Mercoledì 27 ottobre all’Auditorium Fagnana, si è tenuto un Consiglio Comunale aperto alla cittadinanza, per esporre le azioni intraprese dal sindaco Cereda e dalla giunta in seguito al sequestro di alcune aree tra le quali quella di via Guido Rossa (adiacente al nuovo quartiere Buccinasco più e alla scuola realizzata all’estremità della via) per la presenza di sostanze tossiche nel terreno. 
Il 22 ottobre , i tecnici di Arpa insieme agli agenti della polizia provinciale e ai tecnici del Comune hanno tolto i sigilli dell’area per effettuare i controlli. Attraverso dei carotaggi con appositi macchinari, hanno prelevato del terreno che, dopo le prime analisi, sarà poi attentamente esaminato per individuare le tipologie di intervento di bonifica da effettuare...
 

In tutto, circa un centinaio di prelievi; negli ultimi l’individuazione delle tracce sospette. Ceneri da forno, idrocarburi e materiale di demolizione proveniente da siti soggetti a bonifica: questi alcuni degli elementi individuati nel corso dei campionamenti effettuati. 
L’aspetto puramente ambientale è al centro della indagini coordinate dal sostituto procuratore Paola Pirrotta ma nel caso dell’ultimo intervento, l’attività della polizia provinciale è andata oltre ed è stata sequestrata parecchia documentazione come, ad esempio, le relazioni sullo stato del terreno e le delibere che hanno portato, nel 2008, all’alienazione dell’ex piattaforma ecologica.  

Il sindaco e l’amministrazione comunale affermano "Non sappiamo i contenuti delle indagini. Quanto di nostra competenza, per quel che concerne i controlli è sempre stato effettuato, aspettiamo di avere maggiori informazioni". "Confermo ai residenti - afferma Loris Cereda - che possono stare tranquilli, non solo perchè i carotaggi già effettuati dall'Amministrazione hanno escluso rischi per la salute pubblica, ma anche perchè si sta attuando ogni azione possibile, per garantire una rapida soluzione nell'interesse dei residenti. Invito comunque tutti gli interessati a richiedere copia delle analisi già effettuate all'Ufficio Tecnico del Comune. Non sappiamo che provvedimenti prenderà la Procura nei confronti della società che ha realizzato questo intervento urbanistico ma sicuramente valuterà il fatto che l’area è abitata da 400 famiglie. Dal mio punto di vista ritengo che la mia amministrazione stia operando con buon senso.” 

Cereda ha assicurato i cittadini che in caso di un eventuale bonifica, l’intervento sarà a carico di chi ha inquinato. In caso di fallimento del colpevole, l’onere verrà dato all’amministrazione comunale la quale può dichiararsi impossibilitata ad intervenite ed in tal caso sarà la Regione ad occuparsene. “Il comune di Buccinasco si è costituito come parte offesa nell’ambito di questo procedimento penale,” conclude il sindaco, “abbiamo incaricato l’avv. Santoro di tutelare da ogni punto di vista il comune anche con la ricerca di possibili garanzie nei confronti del patrimonio dell’operatore affinché possa rimborsare eventuali danni causati compresi i danni d’immagine.”

Da parte sua il consigliere Maiorano a nome di tutte le opposizioni del centrosinistra ha detto: “Vogliamo augurarci che i carotaggi effettuati dall’ARPA nella giornata di venerdì 22 corrente corrispondano a quelli emersi dalle analisi già eseguite a cura dell’Amministrazione nei mesi scorsi. 
 
E’ chiaro che la preoccupazione dei cittadini, allo stato, non può che essere massima e noi la condividiamo. Sarebbe del tutto sgradevole soltanto immaginare un’ipotesi che mandi in fumo i notevoli sacrifici affrontati dagli abitanti per l’acquisto della propria casa gabbandoli e frodandoli rispetto alle attese della qualità dell’abitare. Se così fosse, e lo diciamo a ragion veduta, i primi eventualmente ad essere stati presi in giro siamo stati proprio noi dell’Amministrazione che, dopo la denuncia del 2005 e la conseguente imputazione di due soggetti (uno dei quali per nostra sfortuna e non vorrei dire per sua fortuna è deceduto), avevamo avuto fiducia ritenendo che la prudenza potesse consigliare chiunque ad agire nel rispetto non solo delle norme di sicurezza sul lavoro, ma anche su quelle che disciplinano l’attivazione ed il procedere dei cantieri in termini di tutela ambientale. 
 
C’è da precisare nel merito che, come per altro rammenta il verbale di sequestro, l’attività di movimento terra è stato costante nel tempo ed è proceduto, per esigenze di riempimento, anche dopo che le case hanno iniziato ad essere abitate. 
 
Un rammarico ci sia consentito esprimerlo. Proprio per le vicende che avevano in qualche modo contrassegnato il dipanarsi delle attività e la presenza, come rilevato, di soggetti già noti alle cronache giudiziarie, ci si sarebbe potuto attendere un costante monitoraggio ed un intervento più puntuale ancorché all’interno di un’area privata”.


Silvia Schembari

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