Previsto nella legge finanziaria del 2010, lo spesometro si integra con il cosiddetto redditometro e rappresenta uno strumento di grande rilevanza del punto di vista fiscale.
Il nuovo sistema funziona sulla falsariga dello strumento già in uso dall’Agenzia delle Entrate ed è stato approvato dal consiglio comunale con l’obiettivo di ottimizzare il criterio di erogazione di tutti i servizi comunali per i quali le famiglie possono chiedere delle agevolazioni fiscali, come il trasporto scolastico, la refezione, le rette di iscrizione ai servizi dell’infanzia e ai servizi alla persona, ma anche le formule di microcredito e tutte le richieste di aiuto economico.
“Il concetto guida del nuovo spesometro è quello di misurare la capacità contributiva delle famiglie in modo da erogare al meglio i servizi per i quali sono previste delle agevolazioni. – dichiara il sindaco Massimo D’Avolio - è stata una scelta molto ponderata, adottata all’interno di una sana politica fiscale e in una prospettiva di continuo miglioramento e di controllo della qualità dei servizi offerti ai cittadini”.
“In consiglio comunale c’è stato un dibattito sano e costruttivo, sono pienamente soddisfatto di questo risultato ottenuto anche grazie alla collaborazione tra diversi assessorati: welfare, tributi e bilancio” – dichiara Aristide Rossi, assessore al bilancio.
Lo spesometro a Rozzano è già attivo e d’ora in avanti sarà utilizzato come misura aggiuntiva alla Dichiarazione Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente che esprime il livello di reddito di un nucleo familiare in base ai suoi componenti.
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