“Sono volutamente false le notizie diffuse negli ultimi giorni da alcuni esponenti politici locali. Il prossimo anno scolastico l’asilo nido di via Garibaldi funzionerà regolarmente”.
Si apre così il volantino firmato dal sindaco Vincenzo D’Avanzo e dall’assessora alle Politiche sociali Lilia Di Giuseppe e appeso nella bacheca all’ingresso di Villa Marazzi. L’Amministrazione risponde così alle accuse di Pdl e Lista La Svolta che, separatamente, nei giorni scorsi hanno distribuito altri volantini davanti all’asilo nido “La Coccinella”.
“L’attuale struttura ha bisogno di notevoli e costosi interventi di manutenzione e non è efficiente dal punto di vista energetico. Quindi il Consiglio comunale dovrà individuare una nuova sede”, continuano sindaco e vice sindaco: “Solo allora l’attuale edificio sarà alienato. La Giunta comunale infatti intende mantenere invariato il numero di 126 posti. I nostri asili nido resteranno sempre pubblici e sempre due... Il tutto nell’esclusivo interesse delle famiglie che frequentano gli asili nido comunali”.
Nel frattempo però Pdl e Giovane Italia hanno presentato una petizione popolare proprio per chiedere all’Amministrazione di stralciare dal bilancio la vendita dell’area che ospita il nido. E oggi pomeriggio alle 16 davanti all’asilo di via Garibaldi verranno raccolte le prime firme di genitori e nonni, mentre nei prossimi giorni la raccolta proseguirà nei parchi cittadini.
“Nonostante le dure proteste dei giorni scorsi il sindaco e l’assessore hanno ribadito la volontà di alienare l’area di via Garibaldi subordinandola alla realizzazione di una nuova struttura”, ha spiegato Fabio Raimondo, promotore della petizione. “Peccato che il bilancio in discussione la prossima settimana preveda l’alienazione dell’area nel 2012 ma non la costruzione di un nuovo asilo. Dove dovrebbe sorgere il nuovo nido? Quanto costa? Dopo aver sprecato milioni e milioni di denaro pubblico in opere faraoniche inutili e mai completate vogliono far cassa creando disagi alle famiglie. L’unica cosa certa, agli atti, è la volontà di dismettere l’unico asilo nido del centro, il resto è un maldestro tentativo di riparare all’errore senza avere l’umiltà di fare un passo indietro”.
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