mercoledì 8 giugno 2011

CESANO - Il sindaco D'Avanzo: "Alienazioni? Un dovere se si guarda al futuro"

In una situazione di crisi per i conti pubblici sono due le possibilità per un'Amministrazione: si sta sulla riva del fiume a guardare l'acqua scorrere attendendo tempi migliori, pur sapendo che le previsioni sono pessime; oppure si valutano proposte che abbiano una prospettiva verso il futuro.
“Sono abituato a guardare ben oltre il mio naso – dice il sindaco Vincenzo D'Avanzo – individuando le soluzioni che ritengo migliori per il bene della mia città, non limitandomi ai bisogni del presente, ma valutando con attenzione quelli che verranno, ai quali un'amministrazione pubblica deve dare risposte. Ho fatto così nel mio primo mandato e intendo proseguire su questa strada, perché si è rivelata la più efficace. Un esempio su tutti? Il cimitero, per il quale sono piovute critiche da ogni parte e invece abbiamo raggiunto l'obiettivo di utile della società con un anticipo di dieci anni”...

Scelte che hanno permesso di investire molte risorse sulla qualità della vita, i cui parametri sono tra i più alti di tutto il milanese, mantenendo un rigore nei conti, tanto da essere considerato un Comune virtuoso.

Al momento di definire il nuovo bilancio di previsione diventa quindi indispensabile tenere presenti alcune certezze, come il taglio di 750.000 euro dei trasferimenti statali nel 2011 e di 1.250.000 nel 2012, e valutare come reperire risorse indispensabili per garantire standard sempre elevati dei servizi.

Da qui l'ipotesi di alienare due aree, una dove si trova attualmente un parco pubblico inutilizzato e con grossi problemi sia di gestione sia di sicurezza e l'altra che ospita uno dei più vecchi edifici pubblici di Cesano, dove ha sede l'asilo nido Garibaldi.

L'area di via Goldoni, che urbanisticamente ha una destinazione “a verde pubblico”, è scarsamente accessibili e visibile, con un limitato uso quasi esclusivo dei residenti della via.
“Lo scarso utilizzo nel tempo e il conseguente naturale mancato presidio da parte dei cittadini – si legge nella proposta di alienazione – ha generato una serie di usi impropri dell'area, di 1.575 mq, creando condizioni precarie di pubblica sicurezza, così come più volte segnalato dagli stessi residenti alle forze dell'ordine e agli altri organi deputati al controllo del territorio. Vengono infatti evidenziati episodi di atti vandalici che costringono l'Amministrazione a costosi e costanti interventi di manutenzione e di coinvolgimento della forza pubblica per garantire standard minimi di fruibilità e sicurezza”.

Un'area che, se verrà alienata, consentirà di avere almeno un milione e quattrocentomila euro di entrate nelle casse comunali. “A chi critica la nostra scelta – precisa il sindaco – vorrei ricordare che vicino c'è un altro giardino pubblico e che credo sia più efficace investire soldi pubblici per mantenere in ordine aree verdi molto frequentate, piuttosto che disperdere fondi per salvaguardarne altre molto poco utilizzate, tanto da essere più un problema che una risorsa per la città”.

Diverso il discorso per l'area dove si trova si trova l'asilo nido Garibaldi. “Chiariamo subito – sottolinea il sindaco D'Avanzo – che intendiamo mantenere il numero di 126 bambini attuali a Cesano e che i nidi saranno sempre due e rimarranno pubblici. La sede della struttura di via Garibaldi, però, richiede già oggi degli importanti lavori di manutenzione e ne serviranno molti altri in futuro. Per questo abbiamo ipotizzato di costruire un nuovo asilo che ci possa permettere di ottenere una serie di efficienze, sul piano organizzativo, su quello energetico e delle manutenzioni. Comunque ogni ipotesi di trasferimento è condizionata alla realizzazione della nuova sede, perché in cima alle nostre priorità ci sono le famiglie e i loro bisogni”.




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