Come vi abbiamo anticipato ieri, la Giunta comunale dà il via ad un nuovo sistema di tariffe per gli asili nido, ma non solo, un sistema che ridistribuisce il costo del servizi a domanda individuale sugli effettivi fruitori.
Una famiglia con un reddito Isee di poco superiore ai 13.000 euro e un bimbo all'asilo nido, tempo parziale – comunica l’Amministrazione – dal prossimo anno scolastico pagherà il 13% in meno sulla tariffa mensile. Riduzioni anche se frequenta il tempo pieno o quello prolungato. Sono inoltre confermate riduzioni del 30% per assenze superiori a venti giorni, che salgono al 40% se sono due i bimbi frequentanti...
“Un meccanismo che riteniamo molto più equo – sottolinea il sindaco Vincenzo D'Avanzo – che incide molto poco sul carico fiscale delle famiglie e quindi sulle entrate per l'ente”. Si parla, infatti, per il nido di appena 12.000 euro in più rispetto al 2010, che equivale allo 0.03%.
Modificato anche il criterio di calcolo per le tariffe della refezione. È stata, infatti, abolita la quota fissa mensile e si pagherà solo in funzione dell'effettiva presenza, quindi anche in questo caso ci sarà, considerando la media delle assenze degli alunni, una riduzione rispetto all'anno scolastico appena concluso.
Secondo quanto comunica l’Amministrazione il nuovo meccanismo risolve principalmente due anomalie. Fino all'anno scorso, il costo sostenuto dal Comune per erogare servizi a domanda individuale soggetti a Isee, circa un milione di euro, andava soltanto per il 32% a favore dei redditi più bassi (il 68% era a favore di tutti). Con il nuovo sistema, invece, l’86% viene destinato a favore dei redditi più bassi, mentre il 14 % è a favore di tutti.
La seconda anomalia che si verificava con l'applicazione delle fasce Isee, era la mancanza di differenza tra chi aveva un reddito Isee di poco superiore a 13.000 euro (reddito di circa 35.000 euro annui) e chi ne aveva uno superiore, anche di 100.000 euro. Per entrambi la tariffa applicata era identica.
“Oggi non è più così – sottolinea il sindaco – in quanto se una famiglia ha un reddito Isee di 1000 euro pagherà per un pasto, che costa 6,30 euro, 50 centesimi e solo chi dichiarerà un Isee di 15.000 euro o superiore pagherà la tariffa piena”.
Cambia anche il criterio per la prima fascia degli asili nido. “Su questo la minoranza che ha raccolto le firme – dice il sindaco – sta facendo speculazione fine a se stessa, dimenticando un principio di equità. Se per iscriversi è obbligatorio che entrambi i genitori lavorino, è possibile che il 30% degli utenti non pagasse nulla a fronte di un costo, per il tempo pieno, di 855 euro mensili a bambino? Noi invece riteniamo che almeno 270 euro debbano essere versati, arrivando a un costo massimo di 680 euro per il tempo pieno, comunque più basso rispetto al costo effettivo, in coerenza con le politiche rivolte alle famiglie adottate dall’Amministrazione”.
Sul sito internet del Comune, è stata pubblicata la delibera n. 50 del 13 maggio scorso, con tutte le tariffe dei servizi comunali. Qui c'è anche lo schema per individuare il costo del servizio in base al reddito Isee che, rispetto agli anni passati, sicuramente conviene presentare.
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