“Questa è mancanza di progettualità per il basso spessore della Giunta in particolare”: è il duro commento di Massimo Mainardi della Lista civica “La Svolta” all’ipotesi di alienare le aree del parchetto di via Goldoni e dell’asilo nido di via Garibaldi presente nel bilancio di previsione che verrà discusso a breve in Consiglio comunale.
Nei giorni scorsi la forza di opposizione ha promosso la distribuzione di volantini (e ha appeso striscioni), invitando i cittadini a scrivere e mobilitarsi per evitare che al posto delle due aree siano costruite nuove case.
“Quattro milioni di euro spesi per la piscina mai finita, è il prezzo pagato per la finta inaugurazione fatta pochi giorni prima delle elezioni comunali di due anni fa...
Un milione di euro dati alla società che gestisce il nuovo cimitero per ripianarne i debiti, dopo che gli stessi si prendono fior di soldi dai cesanesi per la vendita dei loculi e degli ossari. Due milioni di euro è il costo della palazzina della musica di via Kennedy, e forse non è finita lì”, recita il volantino distribuito nella zona di via Goldoni: “Per recuperare un milione di euro, che è ben poca cosa rispetto allo sperpero creato sin qui, il Sindaco D’Avanzo, il PD, la Lista Di Pietro e quella dei Verdi, vogliono vendere il parco di via Goldoni per fare palazzi. Poi toccherà al giardino dell’asilo nido di via Garibaldi e dopo cosa ci venderanno? Difendiamo tutti assieme l’unico parco della zona”.
Un parco che, secondo quanto comunicato dal sindaco la scorsa settimana, “è scarsamente visibile e accessibile”, “con un limitato uso quasi esclusivo dei residenti della via” e “condizioni precarie di pubblica sicurezza”: “Anche il parco di via Patellani è usato quasi solo dai residenti e ai carabinieri in passato erano arrivate molte denunce: è stato sistemato e riqualificato e oggi pare non ci siano più problemi”, dice Mainardi, suggerendo di fare altrettanto in via Goldoni, anziché “vendere per fare cassa”.
“Meno servizi più case”, si legge invece nel volantino diffuso nella zona di via Garibaldi. Va detto però che D’Avanzo ha precisato che i nidi a Cesano resteranno due per 126 bambini e che “ogni ipotesi di trasferimento è condizionata alla realizzazione della nuova sede”.
“Ma nel piano delle opere pubbliche allegata al bilancio non si accenna ad alcun nuovo nido”, sottolinea il capogruppo della Svolta ed evidenzia “il dato politico”: “Il sindaco dichiara una cosa, il capogruppo del Pd un’altra: o D’Avanzo non ha la fiducia del gruppo consiliare oppure agisce senza tenerne conto”.
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