Non ci stanno Ivo Simone, Flavio Vettorel e Giuseppe Mannarino, la versione rilasciata da Armando Settili sulla ormai nota vicenda del documento-ultimatum indirizzato a Graziano Musella, non la accettano e replicano all’unisono. “Il vicesindaco si arrampica sugli specchi per giustificare il suo voltafaccia, la questione della creazione del gruppo misto è un fatto esclusivamente formale, poteva benissimo non aderire ma mantenere il punto fermo delle richieste, che erano irrinunciabili”...
E queste erano, oltre alle questioni relative a Farmacia e PGT, la revoca del mandato ai due assessori esterni, Longo e Pagliuca. Resta il fatto che Settili ritiene di essersi mosso per senso di responsabilità e cioè per non provocare il commissariamento del Comune. “Anche questa- replicano i tre dissidenti – è una tesi che non sta per nulla in piedi, essendo esterni i due assessori non votano in Consiglio, quindi i numeri della maggioranza non sarebbero comunque cambiati e in ogni caso, gruppo misto o no, il documento ci impegnava a votare comunque contro certi provvedimenti e questo avrebbe mandato sotto la maggioranza.
Ora il PGT ha ancora un suo percorso da compiere e vedremo quando i provvedimenti arriveranno in aula, ma un primo appuntamento, ed era un punto qualificante del nostro dissenso, c’è già stato. Parliamo della farmacia e della sua dislocazione. Anche questa era una delle condizioni irrinunciabili, cioè il cambio di destinazione. Invece Settili si è allineato e ha votato a favore, se questo non è voltare gabbana, cosa mai è?”.
Ma il vicesindaco replica sostenendo che il sindaco Musella è venuto incontro alle vostre richieste nel famoso faccia a faccia poi finito male. “Se per Settili il fatto che Musella abbia bacchettato le mani di Longo e Pagliuca come si fa con degli scolaretti indisciplinati, rappresenta una svolta nella politica della maggioranza, vuol dire che si accontenta di ben poco. Di fatto i due assessori esterni per quanto sgridati e rimbrottati stanno ancora lì sulle loro poltrone conquistate non grazie al voto popolare ma per nomina, ben consci del fatto che il vicesindaco non li voleva più.
Insomma abbiamo una maggioranza che si appoggia su un solo voto in più e che esprime una Giunta di separati in casa. E vorremmo aggiungere che non si capisce come il vicesindaco abbia avuto le rassicurazioni di Musella. Al famoso incontro ha preso parte pochi minuti e poi se ne è andato adducendo vari pretesti, quindi evidentemente si è trattato di incontri bilaterali riservati. Questo è comprensibile, i tradimenti è raro che si consumino alla luce del sole e gli inganni anche”.
Resta infine da segnalare la protesta delle opposizioni che si sono viste strappare nel corso di una notte i manifesti affissi sui muri cittadini. Chi sia stato naturalmente non si sa, si sa solo che i manifesti denunciavano la condizione reale della maggioranza guidata da Graziano Musella, la sua debolezza e le sue divisioni interne, si veda anche la lettera che pubblicheremo sul blog.
Fulvio Scova
I tre consiglieri comunali hanno scoperto oggi dopo più di 56 mesi che erano stati nominati due assessoti esterni?
RispondiEliminaDopo 56 mesi ci dicano le vere ragioni delle loro scelte! Volevani altri posti?
Gianni lei e' un illuso a credere che i tre consiglieri rispondano! Io per fortuna non sono una giornalista come mi ha detto il sig. Scova ma io avrei posto queste tre "naturali" domande ai conglieri ma forse credo alle favole.
RispondiEliminaCara signora Luisa (che ieri si chiamava Cinzia, almeno a quel nome ho risposto) non ho posto quelle naturali domande perchè dei tre "dissidenti" uno era già assessore al Commercio e un altro aveva già la delega alle politiche giovanili. Con la loro uscita dalla maggioranza non hanno guadagnato un bel niente anzi hanno perso quel che avevano. Per questo la domanda non mi è parsa così naturale. La sua perspicacia mi conferma che è una fortuna che lei, o Cinzia,non si occupi di informazione.
RispondiEliminaForse sono usciti perche' non hanno ottenuto quello che volevano! Dopo la sua risposta arrogante ho capito che c'e' la casta dei politicanti e la casta dei giornalisti (dipendenti)!
RispondiEliminaLa Signora Luisa ha Ragione.
RispondiEliminaSig. Scova, lei pecca di arroganza.
Oltre che di imparzialità, ma di questo ce ne siamo accorti da tempo.
La sua informazione sta diventando eccessivamente faziosa e poco obiettiva.
E anche un pò spocchiosa, a dire il vero, visto che non accetta critiche serenamente.
Insomma Scova, lei difende ad Assago il Centro-destra, a Buccinasco il Centro-sinistra, a Cesano parteggia contro il Centro-sinistra, a Cusago fa le pulci al Centro-destra. a Trezzano, per fortuna, nemmeno lei riesce a capirci qualcosa.
RispondiEliminaE' proprio un turpe scribacchino schierato!!!
Azz, e se Scova fosse un "uomo libero"?
RispondiEliminaTerribile, quì cadrebbero troppi tabù e poi "qaulcuno del csx non potrebbe più spare minkiate sui giornali controlalti dalle lobby sul blog del Pd di Buccinasco :-)
Terribile... troppo sconvolgente, non è accettabile!!!
Rino Pruiti
Blogger
Per una volta mi sento come immagino si senta Musella nell'apprendere che io ad Assago starei con il centrodestra (insomma in questo momento stiamo probabilmente entrambi dubitando di noi stessi). Caro anonimo, data la precisione della sua analisi, temo che lei stia passando una fase difficile nella costruzione della sua capacità di apprendimento. (Per eventuali approfondimenti consiglio a tutti la lettura di un vecchio capolavoro di Fruttero e Lucentini: "La prevalenza del cretino". Spiega tutto e di più).
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