martedì 22 novembre 2011

ASSAGO - Raimondo: dove siamo finiti lo vediamo, in Giunta si fanno la guerra ma chi perde è il nostro paese

Dopo le ultime vicende che hanno messo in luce una maggioranza dilaniata dalle vicende interne tra complotti, tradimenti e soddisfazione del vicesindaco per aver costretto ad un comportamento adeguato due assessori della Giunta che in pratica sono sotto tutela, incontriamo Domenico Raimondo, ex sindaco, della città per avere il suo giudizio sulla situazione. Raimondo non si fa certo pregare è anzi una cascata quasi inarrestabile di parole, valutazioni, denunce... 

“Prima di tutto bisognerebbe chiedere al nostro Sindaco dove sono finiti i sani principi di amministrazione che hanno permesso nel 2007 (fonte Sole 24 ore) al nostro comune di avere il miglior bilancio fra i comuni d’Italia. Oggi il Sindaco, e quel che resta della sua maggioranza, si stanno arrovellando alla ricerca di uno “stratagemma” per ripianare il bilancio comunale, che al 30 settembre presentava uno sforamento del patto di stabilità di oltre 7.400.000 euro; che dire speriamo, nell’interesse della comunità, che si riesca. 

Certo a questo punto non basta il “bluff” utilizzato nella redazione del bilancio di previsione 2011 dove risultano allocate risorse da alienazioni di aree pubbliche (fra le quali si annovera il campo di calcio di via Roma) per 6.900.000 che ora il nostro Sindaco spalleggiato dall’assessore all’urbanistica Pagliuca nega di aver previsto (dicono e si contraddicono come se stessero amministrando le loro risorse personali e non quelle dell’intera comunità)”.

Si è parlato molto durante la campagna elettorale della questione sicurezza, a che punto siamo ? 

“La farsa delle ronde, perché di questo si è trattato, è tramontata dopo pochi mesi dall’insediamento e comunque i casi di furti e gli episodi delinquenziali sono fortemente aumentati. I furti negli appartamenti, cosi come anche i furti e i danneggiamenti degli autoveicoli in sosta, si sono infatti moltiplicati ed è di questi giorni la drammatica notizia del decesso per infarto di una nostra concittadina che, secondo gli organi di stampa, ha sorpreso i ladri nel proprio appartamento. Cosi come è di questi giorni la notizia della rapina a mano armata perpetrata in pieno giorno da un’intera banda ai danni del centro commerciale il Gigante nel comparto D4 e di due diversi scippi, a danno di altrettante signore, effettuati nei pressi della casa dell’acqua di Via Matteotti.

Ma che ci vogliamo fare, il “consigliere delegato alla sicurezza” Signor Salvi, perché anche se non ci si crede il Sindaco ha nominato appositamente una persona che dovrebbe occuparsi di tale delicato settore, è invece occupato, insieme ad altri suoi illustri colleghi fra i quali il vice sindaco Settili, a sottoscrivere documenti contro altri membri della sua stessa maggioranza, in particolare gli assessori esterni, vale a dire quelli non eletti dai cittadini, Pagliuca e Longo. In sostanza il consigliere delegato ed il Sindaco hanno altre beghe di cui preoccuparsi; meglio rimanere abbarbicati alla poltrona che spendere energie e produrre idee per la comunità” 

Ma è su viabilità e trasporti che Raimondo preme l’acceleratore..

“L’assessore Pagliuca (nel 2002 transfugo dalla Giunta Musella e nel 2008 transfugo dalla Giunta Raimondo – come dire un doppio Scilipoti che giustifica il proprio agire politico in Consiglio Comunale con frasi ad effetto, quasi sempre coniate da altri, quali ad esempio “l’amore vince sempre”) dopo aver contribuito in maniera pesante all’azzeramento dei progetti viabilistici della Giunta Raimondo, dei quali era stato in parte artefice, con una solenne dichiarazione d’impegno in Consiglio Comunale prometteva la realizzazione della bretella a nord del nostro territorio entro un anno dal loro insediamento. 

Di anni ne sono passati due, non un metro di strada è stato realizzato, non esiste l’ombra di un cantiere e la situazione viabilistica risulta essere ancora di completo disagio per l’intera comunità. In compenso sono stati spesi quasi quattro milioni di euro aggiuntivi, che il nostro comune non avrebbe dovuto corrispondere, per ultimare una linea metropolitana i cui vantaggi e benefici sono tutti da verificare.” 

Come valuta i recenti episodi interni alla maggioranza: documenti contro gli assessori esterni, creazione di un gruppo misto all’opposizione, la posizione del vicesindaco Settili, ad esempio.

“Ci chiediamo se questa amministrazione risulti legittimata a rimanere al proprio posto considerato i dissidi cronici ed i litigi che caratterizzano i loro componenti e che, inevitabilmente, ne bloccano i momenti decisionali. Ma è una storia che il vostro settimanale ha già raccontato. 
La telenovela continua tuttora ed il vice sindaco Settili in un’ intervista rilasciata nei giorni scorsi ad un noto settimanale del territorio ha continuato a sostenere come non comprende la necessità affinché rimangano in giunta gli assessori non eletti Pagliuca e Longo. 

Richiamiamo l’attenzione dei cittadini sul fatto che questa amministrazione, contraddistinta dai litigi e dissidi sopra accennati, si accinge, nostro malgrado, ad elaborare il PGT del nostro Comune (piano di governo del territorio) dovendo effettuare scelte urbanistiche che potrebbero determinare la definitiva scomparsa delle aree verdi residue presenti in favore degli ennesimi piani urbanistici ai quali Musella ci ha abituati nel corso dei decenni scorsi..

In sintesi e per il bene della nostra comunità ci auguriamo che l’esperienza fallimentare di questa amministrazione finisca nel più breve tempo possibile onde evitare danni altrimenti irreversibili a carico della nostra comunità e del nostro territorio”.

Fulvio Scova

6 commenti:

  1. Non riesco proprio a capire perchè Musella taccia sempre di fronte alle accuse rivolte dalla controparte o anche in occasione della vicenda 5, poi 3, transfughi dalla maggioranza.
    Ho visto girare qualche volantino in Assago, ma mai una replica diretta al Si e No.
    Almeno Settili ha spiegato le sue ragioni, perchè Musella no? O siete voi che lo censurate?

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  2. Caro Pini ma le pare che censureremmo Musella? Anzi, saremmo ben felici di ospitare le sue opinioni (a parte il fatto che non censuriamo NIENTE tranne gli insulti). Come è noto però Musella preferisce altri veicoli di comunicazione.

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  3. Sig. Scova ma lei ha mai telefonato ai Sig. Musella, Longo, Pagliuca e Salvi per sentire la loro versione?

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  4. No. Però mi hanno chiamato Vettorel,Simone, Mannarino, Settili e Raimondo. Infatti le loro versioni sono uscite, così come il blog e il settimanale sono aperti a tutti e a tutti è permesso scrivere. Le pare poco?

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  5. Mi scusi pensavo che fosse un giornale e che il dovere di un giornalista fosse di ricercare la verita' sentendo le varie parti ma posso sbagliarmi io faccio un altro mestiere. Inoltre sarebbe interessante che la politica raccontasse di come amministra il proprio Paeae e non io sto con lui ma contro lei etc. Io a politicanti cosi' non darei spazio. Le sembra un'utopia?

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  6. Accolgo con sollievo la notizia che lei fa un altro mestiere dato che conclude con l'affermazione "non darei spazio". Noi invece diamo spazio a chi ce lo chiede,insomma non censuriamo nè i cosiddetti politicanti nè i cosiddetti liberi pensatori a cui lei certamente ritiene di appartenere. Veniamo alla ricerca della verità (obiettivo ambizioso assai sul quale si sono misurati per millenni gli esseri umani e non solo i giornalisti, qualche volta, mi creda, sarebbe bene misurare il senso e il peso delle proprie parole), dunque per lei è obbligo giornalistico sentire in ogni caso le varie parti. Dunque tutti i giornali quando intervistano Veltroni dovrebbero intervistare subito anche D'Alema, se intervistano Bersani anche Alfano, se intervistano Obama anche Putin, se Allegri anche Ranieri, se Fini anche Gasparri, se Minzolini anche i milioni di italiani che sono passati dal TG1 a Mentana. Il problema non è far parlare tutti (garantendo comunque "sempre" il diritto di replica) ma parlare di fatti veri anche commentandoli, purchè siano veri. Se chiedessi opinioni ad un agricoltore sui danni provocati dalla pioggia in un periodo di siccità commetterei un falso, ma se lo facessi dopo una serie di temporali non commetterei un falso, ciò non mi obbligherebbe comunque a intervistare un amante del tempo solare e secco. Ciò che è stato scritto sulla vicenda di Assago è basato su fatti veri e reali, se esistono interpretazioni diverse, ripeto interpretazioni non fatti diversi perchè nessuno li ha smentiti, non c'è da fare altro che comunicarle apertamente.O il problema sta proprio nel termine "apertamente"? In ogni caso questa è la mia idea di giornale. Non la condivide? Se ama leggere solo quello che condivide, non mi legga. Non sono una prescrizione medica da seguire obbligatoriamente.

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