Lacchiarella vs. Basiglio: si è punto e a capo nel contenzioso tra le due Amministrazioni, tutto incentrato sulla viabilità e che si trascina da diversi anni. Nodo della discordia è la strada comunale basigliese 113, alla quale si allaccia la Sp 122 che collega al Comune ciarlasco. In sostanza, il percorso preferito dagli automobilisti di Lacchiarella che per lavoro devono recarsi a Milano. Una consuetudine verso la quale l’Amministrazione basigliese ha mostrato nel tempo crescente insofferenza, perché si traduce in un intenso traffico di passaggio sul territorio comunale...
Risale addirittura al maggio del 2005 una prima ordinanza della Polizia locale di Basiglio con la quale si istituiva una zona a traffico limitato per la 113, da lunedì a venerdì dalle 7,30 alle 9,30: un modo per impedire alle vetture ciarlasche di attraversare il paese, motivato dalla pericolosità della stessa strada 113, di calibro insufficiente e priva di sponde adeguate a sostenere l’intenso traffico. Lacchiarella si era da subito mobilitata contro tale provvedimento: trattandosi di un tratto di strada che coinvolge una mobilità intercomunale, l’Amministrazione basigliese non aveva l’autorizzazione a determinare in modo autonomo su di essa. Così la pensarono anche il Tribunale amministrativo della Lombardia ed il Consiglio di Stato, che diedero ragione alle proteste provenienti da Lacchiarella.
Ma questa non era la fine della vicenda, anzi: il 19 gennaio del 2010 un cedimento strutturale proprio di parte della strada comunale 113 portò l’amministrazione basigliese ad emettere una nuova ordinanza, di chiusura totale del tratto Sigemi-Vione, per i necessari interventi. I lavori sono proseguiti fino a luglio: il Comune di Basiglio ha investito 200mila euro per riasfaltare, riparare il tratto crollato rifacendo due ponti e sostituendo la condotta sottostante, aggiungendovi la realizzazione di una nuova bretella con rotatoria da via don Coira al nuovo innesto sulla stessa 113. E restituendo così la stradina anche agli automobilisti di Lacchiarella. Ad attendere i quali vi era tuttavia una ulteriore complicazione: la nuova zona a traffico limitato, già istituita nel 2009 e riguardante le vie Longobardi, Manzoni e Vivaldi.
Insomma, proprio quelle attraversate dai ciarlaschi provenienti dalla 113 ma, in questo caso, di totale competenza comunale e dunque, teoricamente, a prova di Tar. Già a luglio il sindaco di Lacchiarella Luigi Acerbi aveva messo all’erta i suoi cittadini: “Qualora – aveva affermato - si mettesse in atto un ennesimo stratagemma per limitare la mobilità intercomunale valuteremo la sua congruenza con quanto ha recentemente affermato il Tribunale Amministrativo della Lombardia e il Consiglio di Stato, che hanno dato torto al Comune di Basiglio”. “Sono amareggiato – questa la replica di Marco Flavio Cirillo, primo cittadino basigliese – per il comportamento del Comune di Lacchiarella, che continua a promuovere costose e pretestuose azioni legali, nonostante ci siano di mezzo la salute e la sicurezza dei cittadini. Milano 3 non può, in nome di una malintesa mobilità intercomunale, diventare un quartiere di transito”.
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