giovedì 3 novembre 2011

TREZZANO - Barriere alle Azalee: nuove misurazioni

Un collaudo preventivo per verificare se il rumore provocato dai treni che transitano lungo la linea Milano-Mortara è nei limiti di legge: è questa la disponibilità ottenuta da Italferr in seguito a un incontro voluto dal sindaco Giorgio Tomasino e dall'assessore ai Lavori Pubblici Giorgio Rossetto, al quale hanno preso parte anche i cittadini del quartiere Azalee...

In particolare, verrà eseguita una misurazione in quei punti ritenuti critici dai residenti che da anni lottano per fare in modo che le barriere antirumore siano adeguate alla zona e all'effettiva produzione di rumore da parte dei treni della linea raddoppiata della Milano-Mortara.

Un problema che è diventato sempre più urgente soprattutto da quando sulla stessa tratta la Regione Lombardia ha modificato il servizio, ampliandolo con il passaggio della S9 e modificando le fermate dei treni Milano-Mortara. Questi ultimi, infatti, non fermano più alla stazione di Trezzano, Cesano e Corsico e quindi, dopo Albairate, corrono a maggiore velocità nei centri abitati dei tre Comuni.

“Abbiamo deciso – spiega l'assessore Giorgio Rossetto – di chiedere un'anticipazione dei cosiddetti rilievi post operam prima della conclusione di tutto l'intervento sull'intera tratta e quindi appena ultimati i lavori sul territorio trezzanese. Il nostro obiettivo è verificare se il modello matematico adottato in fase progettuale garantisce anche le zone che noi abbiamo individuato come critiche e dove non ci risulta siano stati eseguiti rilievi puntuali”.

Nella zona, infatti, RFI e Italferr hanno previsto cinque punti di rilevamento e nel 2008 è stato eseguito uno studio acustico dal quale sono emerse le caratteristiche che avrebbero dovuto avere le barriere (in un primo tempo previste a 3 metri d'altezza, diventati poi 5 metri) per contenere il rumore nei limiti di legge. Sono stati definiti anche i materiali da utilizzare: calcestruzzo, acciaio e vetro per strutture in rettilineo e non più ricurve come ipotizzato nel progetto di fattibilità.

“Noi siamo partiti da un dato di fatto – commenta il sindaco Tomasino – e cioè che RFI ha ritenuto non indispensabile realizzare le barriere in alcuni tratti, sulla base di un modello matematico e di simulazioni eseguite in seguito a rilievi eseguiti solo in alcuni punti della tratta. Oggi noi diciamo che potrebbero esserci degli errori di calcolo, perché i nostri cittadini ci dicono di sentire letteralmente i treni in casa. Forse sarebbe utile a tutti avere la certezza di essere all'interno dei parametri di legge. Un passaggio, tra l'altro, obbligatorio, ma che se fatto in tempo utile per eseguire gli aggiustamenti necessari eviterebbe lunghi contenziosi e danni per il nostro territorio e soprattutto i nostri cittadini”.


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