Tra 14 giorni si andrà quindi al ballottaggio che vedrà contrapporsi i due candidati sindaci Giorgio Tomasino (Pdl e La Destra) e Leo Raffaele Antonio Damiani (Pd e Idv). Dopo 5 anni si ripete quindi la storia con nuovi protagonisti e con un finale incerto. Riguardo le affluenze alle urne su 15785 iscritti sono stati 10313 i votanti, per una percentuale del 65.33 %, ed è interessante il paragone col passato che vede una diminuzione di ben 12,06 punti percentuali, ovvero si è passati dal 77,42% del 2005 al 65.33% del 2010. Il PDL conferma sostanzialmente il risultato conseguito 5 anni fa da Forza Italia più Alleanza Nazionale , impossibile non notare comunque che Giorgio Tomasino raccoglie circa due punti in meno dei partiti che lo appoggiavano (PDL e la Destra toccano il 40,7, Tomasino si ferma al 38,9)...
Anche Damiani non fa esattamente il pieno dei voti rispetto alle liste di appoggio, ma la sua flessione si ferma allo 0,5. Il PD, non inaspettatamente dope le note vicende giudiziarie che hanno in qualche misura sfiorato il sindaco uscente Scundi, perde oltre 4 punti rispetto al risultato conseguito cinque anni fa da DS e Margherita; anche a Trezzano sul Naviglio si evidenzia il “fenomeno” Lega Nord che quasi triplica la percentuale dei consensi passando dal 4 all’11,9; ottima la prova dell’Italia dei Valori che passa dal residuale 1,3 del 2005 al consistente 7 di quest’anno. Decisamente buono l’esordio della lista civica Trezzano Oltre che raggiunge il 9,4% e lusinghiero esito per il candidato Antonmarco Catania che tocca il 10,4, un punto in più della sua stessa lista. Per il vicesindaco Camisani un 9% che sconta la flessione delle liste che lo appoggiavano , in particolare il PRC che perde oltre 4 punti mentre i Verdi sono sostanzialmente stabili, un dato in controtendenza rispetto al voto nazionale. Non sfonda l’UDC ferma a poco più del 3 e mezzo.
Anche Damiani non fa esattamente il pieno dei voti rispetto alle liste di appoggio, ma la sua flessione si ferma allo 0,5. Il PD, non inaspettatamente dope le note vicende giudiziarie che hanno in qualche misura sfiorato il sindaco uscente Scundi, perde oltre 4 punti rispetto al risultato conseguito cinque anni fa da DS e Margherita; anche a Trezzano sul Naviglio si evidenzia il “fenomeno” Lega Nord che quasi triplica la percentuale dei consensi passando dal 4 all’11,9; ottima la prova dell’Italia dei Valori che passa dal residuale 1,3 del 2005 al consistente 7 di quest’anno. Decisamente buono l’esordio della lista civica Trezzano Oltre che raggiunge il 9,4% e lusinghiero esito per il candidato Antonmarco Catania che tocca il 10,4, un punto in più della sua stessa lista. Per il vicesindaco Camisani un 9% che sconta la flessione delle liste che lo appoggiavano , in particolare il PRC che perde oltre 4 punti mentre i Verdi sono sostanzialmente stabili, un dato in controtendenza rispetto al voto nazionale. Non sfonda l’UDC ferma a poco più del 3 e mezzo.
Si apre ora la fase più politicamente delicata, quella delle alleanze e degli ancor più delicati apparentamenti che hanno conseguenze anche sulla ripartizione dei seggi. Fase tanto più complessa in considerazione del fatto che a Trezzano sul Naviglio gli schieramenti tradizionali si sono presentati in modo particolarmente frammentato. “Se non ci saranno irrigidimenti come quelli verificatisi prima del via della campagna elettorale – dice Damiani – noi siamo pronti a stringere alleanze che ricompongano la coalizione”. Damiani dà un giudizio sostanzialmente positivo dell’andamento del voto. “Il primo obiettivo è raggiunto, andiamo al ballottaggio e si allontanano le illusioni di chi pensava di potersi trovare al nostro posto. I numeri parlano al momento a favore del centrodestra, ma come è noto spesso i ballottaggi ridisegnano il quadro politico”.
Soddisfatto per l’esito del voto anche Giorgio Tomasino: “E’ stata dura anche perché durante la campagna elettorale ho continuato a svolgere la mia professione, ma il risultato è arrivato. Ora ci rivolgeremo alle forze moderate in vista delle alleanze, non ho certo la pretesa di esaurire nella mia persona tutte le posizioni e le sensibilità che si situano nel centro destra”. L’impressione è comunque quella di un possibile apparentamento con la Lega Nord.
Federica Dipaola – Fulvio Scova
Il risultato della Lega, per la grandissima parte, è dovuto "all'arrivo" della Forte in Lista, transfuga del pdl (delusa per non essere stata scelta come candidata a sindaco....) che ha certamente portato in dote moltissimi voti e messo a disposizione le proprie risorse economiche. Senz'altro bisogna riconoscere che dopo anni di inattività, si è venuto a ricreare un discreto gruppo leghista a Trezzano (vorrei ricordare che un tempo Trezzano contava la sezione di leghisti più numerosa del circondario). Dunque, se contiamo la presenza di un "sostrato", che come dicevo è stato almeno parzialmente ridestato (il grosso di questi voti viene comunque dall'entourage della Forte), la dote della stessa Forte, appunto, e il vento assai favorevole alla Lega in questa tornata elettorale, siamo in grado di interpretare facilmente una simile crescita. Senza contare un paio di altri fattori fondamentali: quando la Lega va da sola, in genere prende più voti; inoltre, 5 anni fa, a Trezzano la Lega ha subito una forte battuta d'arresto per via dei diktat arrivati dall'alto, internamente, che hanno fatto irritare gran parte dell'elettorato leghista trezzanese. Chi è un po' dentro queste cose, sa benissimo di cosa si sta parlando. Ad ogni modo ora staremo a vedere. La Lega può sparare alto... è avvio.... Proporre una persona capace come la Forte per una qualche "poltrona", benché leghista dell'ultimo secondo, verrà assai facile e potrebbe essere una buona opportunità per la Lega ma anche per i trezzanesi(la Forte, comunque, è una persona tenace, preparata e intelligente). Ma chi altro? Speriamo che la Lega riesca ad individuare una buona squadra. E non sarà affatto facile. Le risorse, in quanto a capacità, esperienza e materia grigia.... mi pare che stentino. Qualcuno "da fuori"....?? Mah, staremo a vedere
RispondiEliminaNon ti pare un po' riduttivo ridurre la questione a dimensioni così locali? In fin dei conti l'avanzata della Lega si è distribuita in modo omogeneo non credo si possano dare spiegazioni così semplicistiche. E' vero che i gruppi dirigenti leghisti spesso sembrano modesti, ma è un po' come i loro manifesti, brutti, spesso volgari, ma efficaci. Insomma sanno comunicare, più e meglio di chi usa linguaggi sofisticati ma che non arrivano mai nè a cuori nè a menti. Non sottovalutare l'avversario è il primo passo per sconfiggerlo.
RispondiEliminaForse chi ha scritto il primo commento nn sa fare i conti
RispondiEliminavisto che tra le regionali e le comunali la
lega a trezzano ha PERSO qualche centinaio
di voti: carbone e forte si dovrebbero andare
a nasconderE