L’opposizione non molla. Qualche tempo fa aveva portato l’argomento in Consiglio comunale – senza ottenere nulla – ora è tornata alla carica rivolgendosi alla Procura Regionale della Corte dei Conti. Oggetto: “Esposto contro la nomina del Direttore generale del Comune di Cesano Boscone per la mancanza di requisiti e contro il conferimento dell’incarico di Amministratore unico della società di proprietà del Comune alla stessa persona”.
A Cesano il ruolo di Direttore generale è ricoperto da Giuseppe Cremona fin dal 2000: dopo il rinnovo del contratto nel 2004, grazie ad una delibera di Giunta del 7 luglio 2009 (un mese dopo l’insediamento della nuova Amministrazione), l’incarico è stato nuovamente confermato per cinque anni (il periodo del mandato dell’attuale sindaco).
In pratica i consiglieri di minoranza di Pdl, Lega e La Svolta contestano a Cremona la mancanza di un requisito fondamentale per ricoprire tale ruolo, ossia il diploma di laurea, secondo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Anci e Corte dei Conti. Per l’opposizione “il conferimento di un incarico ad un soggetto privo dei requisiti richiesti dalla legge determina un danno per l’ente”. Curioso che dall’anno 2000 qualcuno se ne sia accorto solo ora...
Interessante, forse anche di più, anche la seconda parte dell’esposto che riguarda la Società patrimoniale del Comune, la “Progetto Cesano srl” (sempre avversata dall’opposizione): il sindaco Vincenzo D’Avanzo, in qualità di socio unico in rappresentanza del Comune, ha conferito a Giuseppe Cremona, già Direttore generale, anche l’incarico di Amministratore unico della Patrimoniale, che ha per oggetto la gestione del patrimonio del Comune.
Secondo i consiglieri di opposizione “l’affidamento delle due cariche alla stessa persona viola il più elementare principio democratico della divisione dei poteri, concentrando in capo allo stesso soggetto la figura di controllore e controllato”.
La società patrimoniale, il sindaco lo ha sempre detto e ribadito (anche relativamente alle preoccupazioni del personale comunale a cui è stato chiesto di passare alla Progetto Cesano srl), non è da considerarsi “altro” rispetto al Comune. Anche se, come spesso viene contestato, non è facilmente controllabile dal Consiglio comunale in quanto la Progetto Cesano srl si comporta a tutti gli effetti come una società privata. E se chi controlla, ossia l’Ente – e quindi Cremona come Direttore generale – coincide con il controllato, per il Consiglio comunale e quindi la cittadinanza è ancora più complicato esercitare le dovute verifiche.
I firmatari dell’esposto, inoltre, lamentano “la carente professionalità imprenditoriale e la scarsa disponibilità di tempo da destinare alle problematiche della società” da parte di Cremona, con il rischio di produrre un danno patrimoniale.
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