martedì 9 marzo 2010

Trezzano - Largo Risorgimento, il Comune chiede i danni

Un ripristino temporaneo, per consentire immediatamente il pieno utilizzo dell'area di largo Risorgimento, programmando però un intervento di sistemazione delle pendenze della pavimentazione, allo scopo di impedire infiltrazioni d'acqua nei box sotterranei: è quanto è stato deciso nel corso di una riunione che si è svolta nei giorni scorsi in Comune.
La Giunta Scundi ha inoltre concordato di chiedere i danni alla prima azienda che aveva vinto la gara d'appalto, perché non avrebbe svolto i lavori a regola d'arte. “L'impresa è in stato di liquidazione – spiega il vicesindaco, Oliviero Camisani – ma abbiamo già incaricato i tecnici di verificare la possibilità di un'azione di rivalsa. Lo dobbiamo ai residenti della zona, ma anche a tutta la città”.

Largo Risorgimento è il naturale proseguimento dell'area pedonale del centro storico cittadino. Due aree di parcheggio abbandonate a se stesse da decine di anni. L'Amministrazione comunale ha voluto affrontare il problema di petto e, dopo aver incontrato gli amministratori degli stabili proprietari, ha concordato una soluzione siglando una convenzione. Arrivando, così, a definire un progetto molto apprezzato dai trezzanesi...






Tanto che, il 20 dicembre scorso, quando c'è stata l'inaugurazione, neanche i meno 8 gradi di temperatura avevano scoraggiato i quasi 150 cittadini che hanno voluto partecipare all'inaugurazione. Soddisfatti anche perché la Giunta Scundi aveva risolto un altro annoso problema: la riasfaltatura dei parcheggi di via Indipendenza, lato negozi, anche questi abbandonati a se stessi da molti anni.

Purtroppo i problemi con la prima ditta affidataria sono iniziati quasi subito. I continui ritardi nel cronoprogramma e insistenti sollecitazioni da parte degli uffici tecnici comunali erano arrivati a una svolta il 19 settembre scorso, quando l'azienda comunicò ufficialmente di essere in stato di liquidazione. Il sindaco e la Giunta si mossero immediatamente, individuando una soluzione che consentisse di risolvere il problema nel più breve tempo possibile. Tanto che dopo una decina di giorni i lavori sono ricominciati con un'altra impresa. Purtroppo, secondo quanto appurato dai tecnici, alcuni errori erano già stati commessi e non era possibile prevederli e identificarli. In tempi record, la pavimentazione in porfido è stata completata, dando maggiore prestigio a una zona residenziale e di piccolo commercio adiacente al Naviglio Grande, in pieno centro storico cittadino.
Poi altri problemi. Alcune infiltrazioni d'acqua nei box sotterranei. “Secondo i rilievi dei tecnici – spiega il vicesindaco – sarà necessario provvedere a far confluire l'acqua in un punto di scarico”.

Sulla questione è intervenuto anche l'assessore al Commercio, Sandro Napoletano, che ha dato la disponibilità dell'Ente a predisporre una lettera che permetta ai commercianti della zona, che hanno subito un disagio per il prolungamento dei lavori, di ottenere una deroga ai cosiddetti studi di settore, utilizzati dal fisco per quantificare il reale fatturato di un'attività. 

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3 commenti:

  1. peccato che tra le tante imprecisioni ci siano anche quelle relative al materiale di pavimentazione, non è porfido ma masselli autobloccanti in cemento. gm.

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  2. beh, non mi pare che il problema sia il materiale di pavimentazione...

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  3. peccato che i blocchi autobloccanti non si blocchino affatto perchè evidentemente posati male. nella fretta di realizzare un bel progetto discutibile, demagogico e illegittimo hanno combinato un bel pasticcio da lasciare in eredità..

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