venerdì 10 settembre 2010

Riccardo Sarfatti muore in un incidente stradale

Riccardo Sarfatti, 71 anni, noto imprenditore ed esponente politico del Pd, è morto la scorsa notte in un incidente stradale. La sua auto, secondo una dinamica ancora in fase di accertamento, è uscita di strada a Tremezzo (Como) e nonostante i soccorsi Sarfatti è deceduto. Proveniente da una famiglia ebraica sefardita (il suo cognome significa "Francese" nell'antico dialetto degli ebrei spagnoli), Riccardo Sarfatti era sposato con tre figli, laureato in Architettura al Politecnico di Milano nel 1965...

E' stato assistente ordinario alla cattedra di Urbanistica dello stesso Politecnico e professore incaricato per il corso di Storia dell'architettura a Venezia ed alla Facoltà di architettura di Milano. È stato impegnato nella associazione "Imprenditori Liberal", fortemente critica verso la presidenza della Confindustria di Antonio D'Amato. Nelle elezioni regionali del 3-4 aprile 2005, Sarfatti è il candidato dell'Unione alla Presidenza della Regione Lombardia, viene sconfitto dal presidente uscente Roberto Formigoni (CdL), pur migliorando il risultato ottenuto dalla sua coalizione rispetto alle precedenti regionali del 2000, che passa dal 31,5% al 43,6% dei voti. Aderisce al Partito Democratico fin dalla sua fondazione. Nelle ultime settimane era fortemente impegnato nel lavoro di mediazione politica per l’individuazione di una coalizione di centrosinistra e di un candidatio per le prossime elezioni comunali di Milano.

1 commento:

  1. Mi permetto di pubblicare la lettera che Maurizio Martina, segretario lombardo del PD, ha scritto circa la scomparsa di Riccardo Sarfatti.

    La scorsa notte Riccardo Sarfatti ci ha lasciati dopo un tragico incidente avvenuto nei pressi della sua abitazione, in provincia di Como. Il Partito Democratico Lombardo perde uno dei suoi uomini migliori: in questi anni Riccardo è stato un riferimento indiscutibile per tutti coloro che hanno voluto contribuire al rinnovamento della politica milanese e lombarda.
    Chi, come noi, ha avuto la fortuna di conoscerlo da vicino ne ricorda oggi soprattutto le doti umane, perché Riccardo è stato un uomo rigoroso, colto, sensibile. E’ con lui che abbiamo dato vita alle primarie fondative del Partito Democratico lombardo, dopo la sua battaglia a viso aperto, per il centrosinistra, nelle elezioni regionali del 2005, quando ci conoscemmo.

    Credo che gli dobbiamo molto, e che ne ricorderemo sempre l'impegno, la tenacia, la sincerità, soprattutto per quello che ha fatto, per la passione e la determinazione con cui si è prodigato instancabilmente, per lo spirito con cui ha cercato sempre di unire le forze superando personalismi e divisioni.

    Ci mancherà tanto, Riccardo. In queste ore difficili tutti noi, Democratici lombardi, vogliamo abbracciare con tutto l'affetto di cui siamo capaci la sua famiglia e quanti gli hanno voluto bene.

    Maurizio Martina

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