“Finchè la barca va lasciala andare” Così recitava una famosa canzone degli anni ‘60. Ma dove va la NOSTRA barca? Intesa come la NOSTRA famiglia, la NOSTRA comunità, in sostanza la NOSTRA società Italiana.
Partiamo dagli esempi concreti, certamente schematici ma a tutti evidenti. La situazione economica mondiale e di riflesso maggiormente per quella italiana, ha e avrà dei riflessi pesantissimi sulle realtà territoriali dei nostri Comuni e sulle nostre vite...
Per esempio a Corsico, nel giro di tre anni avremo oltre tre milioni di trasferimenti in meno da parte dello Stato. . A queste mancate risorse si aggiunge che alla Regione Lombardia ne mancheranno circa 700, e vuol dire che da Gennaio 2011 verserà ai Comuni e alle Provincie meno risorse per i trasporti, la scuola e i servizi sociali. Questa situazione è simile negli altri Comuni. La ripresa sarà incerta e al rallentatore. Per riportare l’Italia alle condizioni antecedenti alla recessione si prevedono anni, con gravissime conseguenze sulle fasce sociali medio basse. Vi è il rischio concreto che i Comuni siano tentati ancora una volta di finanziare le spese correnti, tagliate dalla finanziaria, con gli oneri di urbanizzazione, mettendo a rischio il territorio.
Ma stiamo facendo tutto il possibile per spiegare tutto quello che ci aspetta?
Dal Governo Nazionale ai nostri territori, non mi sembra che sia chiarita la realtà della vera situazione. Ho la sensazione che chi dovrebbe renderci edotti e decidere anche scelte impopolari ci fa ballare sull’orlo del precipizio.
Al contrario credo che si debba amplificare il messaggio di pericolo prima del baratro e rendere mediaticamente palese, anche con scelte provocatorie, la discussione sui sacrifici che dovremo fare.
Quale occasione migliore per rompere questo clima d’incosciente beatitudine che pervade tutti, con la cancellazione per quest’anno dei fuochi di artificio?
Che cosa dobbiamo festeggiare? Perché polverizzare migliaia di Euro? Probabilmente la benevole sacralità della Madonna della Cintura ne capirebbe certamente le motivazioni. IL problema sono le centinaia di mortali cittadini profani, forse indignati di tale scelta. Ma ricordiamo che i cittadini di Corsico sono 34.000 ! A Buccinasco e Cesano vi sono le stesse condizioni.
Una decisione impopolare per attivare un campanello d’allarme, per magari protestare, e finalmente accorgersi e riflettere tutti insieme dove, come e quando tagliare le spese dei nostri bilanci comunali. Perché di questo si tratta.
Non basterà scaricare le colpe sul Governo di turno, che pure ne ha parecchie. Come le nostre Comunità si preparano per soluzioni concrete alle mancate risorse dei prossimi mesi? E’ solo delegando le scelte ai nostri amministratori che si risolve la questione?
Dobbiamo renderci conto che anche il nostro comportamento personale e sociale può determinare un cambiamento. Ma questo l’abbiamo capito?
Non sono un praticante cattolico, ma ho letto con grande interesse e condivisione un pensiero dirompente del cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi.
“ Cè uno stile di vita costruito sul consumismo che tutti siamo invitati a cambiare per tornare a una sobrietà segno di giustizia. C’è una solidarietà umana da ritrovare nei nostri paesi e nelle nostre città. C’è una nuova primavera sociale da far fiorire perché solo insieme è possibile affrontare le difficoltà che sperimentiamo e che si prospettano”
Sì, mi rendo conto della schematicità dell’analisi, dell’inusuale provocazione e dell’utopia delle proposte, ma credo che per una situazione di emergenza si debba rischiare nuovi metodi e comportamenti personali e collettive
Roberto Silvestrini
Non conosco l'autore della lettera, ma mi piace davvero ciò che egli scrive. La difficile situazione economica costringe le nostre amministrazioni a tagliare gli aiuti alle famiglie in difficoltà, perchè non tagliare in proporzione anche le manifestazioni effimere?
RispondiEliminaAnch’io sono d’accordissima con le parole di Roberto Silvestrini. Un po’ di sobrietò farebbe davvero bene a tutti noi. E’ ora di smetterlo con la venerazione del Dio Cunsumismo. I valori della vita sono ben altri. Il Comune – che purtroppo è costretto a tagliare molte spese - dia l’esempio!
RispondiEliminaAuguro a tutti una buona Sagra, densa di incontri belli e esperienze stimolanti.
Dorothé Beekhuizen
" Sono grata a Roberto Silvestrini per avere affrontato il problema dei fuochi d'artificio. Alle sue ragioni, che condivido, desidero aggiungerne un'altra: il rispetto per gli animali.
RispondiEliminaA volte vado a camminare al parco e, quando ciò accade dopo le serate dei fuochi, è desolante e tristissimo percorrere le rive del laghetto. Desolante per i resti dei fuochi e le bruciature sulle pietre, tristissimo perchè nessun esemplare delle specie volatili, che solitamente dimorano nel parco, vi rimane. Terrorizzati dai fuochi tutti gli uccelli fuggono disperati al primo botto e passa diverso tempo prima che, a poco a poco, tornino ad abitare il parco. Non oso immaginare lo spavento e il terrore anche dei cani che vivono nelle famiglie che abitano nei dintorni.
Sono un'ammiratrice della bellezza, sono convinta che essa possa "cambiare il mondo"; per questo non sono in assoluto contraria a ciò che, pur essendo bello, è effimero. Credo che godere insieme della bellezza sia utile e necessario; sono convinta che si debbano ricercare modalità di stare insieme che tengano conto dei desideri delle persone e, contemporaneamente, del rispetto per esse, per l'ambiente e gli animali e anche per le cose.
Sarei felice se si decidesse di mettere da parte i fuochi d'artificio per offrire alla cittadinanza un concerto in più, una possibilità di acquisto di libri per la biblioteca ( da quanto tempo non si possono più annotare i desiderata sull'apposito quaderno?), uno spettacolo teatrale o una mostra d'arte, magari alla casa residenziale per le persone anziane?
Un'utopia? Forse, ma necessaria.
invece dei fuochi d'artificio perche non pensate a via leonardo da vinci che e invasa dall'amianto che si sta sfaldando?
RispondiEliminami piacerebbe entrare "nel vivo" della situazione. Lo chiedo perchè sono ignorante in materia...
RispondiEliminaHo letto su un altro articolo di questo blog che c'è stato un taglio medio del 30% dei costi per la Sagra. Ottimo!
MA quanto ci costano 'sti benedetti fuochi?! Qualcuno lo sa? (o vuol provare a stimarlo?)
Grazie in anticipo
I fuochi d'artificio però portano la persone fuori di casa e le fanno spendere portando beneficio ai commercianti nostrani (e quindi di rimbalzo alle tasche statali).Chi la pizza, chi il caffè e chissà cos'altro dimentico.
RispondiEliminaAlessandro
I fuochi d'artificio sono costati 10 mila €
RispondiEliminaScusate, sono di Trezzano sul Naviglio, Comune che ha deciso di eliminare i fuochi di artificio, perché troppo costosi.
RispondiEliminaA me l'assessore Landoni ha detto che l'Amministrazione corsichese ha deciso di comprendere nella tradizionale sagra esclusivamente le iniziative maggiormente gradite ai corsichesi, laciando perdere le latre.
I fuochi artificiali rientravano quidi in tale categoria.
Sono stati apprezzati?
SI, difatti c'erano tantissime persone, cosa che immagino avrà fatto bene alla sagra
Cerano più di quelle che ora si lamentano, secondo me.
Non mi pare che a Corsico ci siano poche iniziative culturali. Ci sono e sono sempre molto gradite. Una recente lettura di poesie ha visto riempirsi il Saloncino La Pianta
Concordo invece appieno con la donna che parla del gallo. E' verissimo, lo so perché mia madre era lì
La povera bestiola era terrorizzata
QUESTA è la sola critica giusta
le altre mi appaiono strumentali
Mia madre e mio padre, di Trezzano sul Naviglio, hanno preso la macchina e con un gruppo di amici sono stati a Corsico a vedersi i fuochi, proprio perché a Trezzano non ci sarebbero stati
e sono sempre graditissimi
a chi non piacicono i fuochi d'artificio??
Molte altre iniziative meno costose non piacciono
sono forse da preferire perché meno costose?
allora come la mettiamo?
Valentina Bufano