Un opuscolo rivolto a tutte le famiglie trezzanesi con numeri utili, l’elenco delle aziende operanti nel territorio, i recapiti telefonici dei cittadini. Realizzato da un privato ed erroneamente attribuito all’Amministrazione comunale, che l’anno scorso comunque ne aveva autorizzato la pubblicazione. Nelle scorse settimane è stata distribuita la nuova edizione e l’iniziativa non avrebbe fatto notizia né suscitato polemiche se in copertina non fosse emerso un particolare a dir poco imbarazzante: appare infatti l’immagine-simbolo del Comune, ossia il cosiddetto Ponte Gobbo, in una foto che lo ritrae imbrattato con una svastica...
L’indignazione non si è fatta attendere. I primi a denunciare sono stati gli aderenti a Sinistra Ecologia e Libertà: “Il Comune ha impiegato un numero imbarazzante di giorni (settimane) per togliere queste schifezze. Il fatto sconcertante è stata la volontà di utilizzare una foto del ponte, per altro sovraesposta e di dubbia bellezza, che lo ritrae esattamente nel lasso di tempo in cui quell’odiosa svastica era presente”, scrivono in un comunicato stampa ipotizzando due spiegazioni per giustificare l’episodio. O una presa di posizione, un “gesto di disprezzo verso tutte le forze politiche e sociali che si rifanno ai valori della democrazia”. Oppure una grave distrazione. Ancora peggio, secondo Sel, perché dimostrerebbe “ancora una volta un totale disinteresse per ciò che accade a Trezzano”.
Il sindaco Giorgio Tomasino però corre ai ripari e chiude così una spiacevolissima vicenda di cui però, va detto, non è l’Amministrazione la responsabile. Martedì 20 marzo ha firmato una delibera che decide il ritiro dell’opuscolo, stigmatizzando così in modo fermo l’accaduto: “Si tratta di un fatto inaccettabile, ma sicuramente non voluto”, ha dichiarato al nostro giornale: “Anche forzando i tempi delle procedure, ho fatto eliminare la svastica realizzata imbrattando il nostro ponte. Ho anche chiesto al funzionario e al responsabile dell'azienda che ha realizzato la guida con il patrocinio preventivo del Comune di spiegare in modo dettagliato come sia potuta accadere la cosa. Si potranno così valutare i provvedimenti conseguenti. Naturalmente agiremo rigorosamente, secondo le prescrizioni di legge”.
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