giovedì 15 marzo 2012

TREZZANO - Randagi: hanno ucciso per proteggere i cuccioli?

Continuano le ricerche dei cani del branco che il 2 marzo, poco prima delle 17.30, ha aggredito e ucciso Gaetano Gnudi, il pensionato 74enne che passeggiava per i campi di Muggiano in via Martirano.
La settimana scorsa la Polizia provinciale e la Asl di Milano hanno catturato il capo-branco femmina, un meticcio bianco e marrone e un lupo-grigio già avvistati nella giornata precedente (con loro c’era un cucciolo di pochi mesi). I tre cani sono stati ritrovati in un camper abbandonato e narcotizzati da un veterinario dell’Asl Milano 1 e poi trasportati al canile dell’Asl di Milano in Via Privata Aquila.

Nei giorni successivi il numero dei cuccioli catturati è salito a otto, ma all’appello mancano almeno altri tre cani adulti... 

La presenza dei cuccioli potrebbe essere alla base della aggressività mostrata dal branco. Per due volte è fallito il tentativo di addormentarli sparando dardi di anestetico e non è servito nemmeno l’uso delle gabbie autoscattanti. Per due notti i cani sono entrati attirati dal cibo lasciato come esca, riuscendo poi a liberarsi (distruggendo le gabbie). L’allarme quindi rimane e la zona resta presidiata.

Già la scorsa settimana Sarah Zambrino, l’amica di Gnudi, aveva lanciato un appello affinché venisse chiuso il Parco del Centenario, perché quei cani, qualche tempo prima erano arrivati fino a lì, distruggendo la rete protettiva.
L’anziano quel venerdì pomeriggio era arrivato a Trezzano per far visita a lei e al suo compagno che però non erano in casa. Da via Silvio Pellico, nei pressi del Parco, si era incamminato lentamente (aveva male ad una gamba) verso le campagne di Muggiano alla ricerca di vaironi, piccoli pescetti da mangiare fritti. Alle 17.18, ricorda l’amica, l’ultima telefonata: Gnudi, dopo aver avvistato i pesciolini, torna indietro, gli amici stanno arrivando. Alla prima curva, però, l’agguato dei cani, che lo sbranano.

“Al dolore per la morte di un amico, si aggiunge l’arrabbiatura: sembra che qui singolarmente tutti avessero visto i cani, mi raccontano di varie segnalazioni, di persone che hanno rimediato suture di 15 e 20 punti”, racconta Zambrino. Lei stessa, come altri residenti della zona, quei cani li aveva già visti e lo aveva segnalato alla Polizia locale di Trezzano sul Naviglio. Gli animali infatti non vagavano solo tra le rogge di Muggiano (Milano) ma arrivavano fino a Trezzano (a pochi passi), fino al Parco del Centenario: “Sono ancora in circolazione, è pericoloso anche per i bambini”.

Durante il vertice tra Asl, Polizia locale di Milano, Trezzano, Cusago e Cesano, lunedì 5 marzo, si è discusso di possibili soluzioni e nei prossimi giorni si terrà una nuova riunione. Il Comune di Trezzano ha nel frattempo deciso di affidare alla Tms la riparazione delle recinzione del Parco e intensificherà i controlli coinvolgendo anche i volontari di Salvambiente.


(Redaz.)

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