“Fai la mossa giusta: dai scacco matto all'azzardo”. È il messaggio scelto dall'Amministrazione comunale di Corsico che ha avviato, con “Avviso Pubblico”, una campagna contro la dipendenza dal gioco d'azzardo. Volutamente l'immagine scelta è quella degli scacchi. “Uno sport positivo, che aiuta a riflettere, a ragionare, a studiare le mosse – spiega la sindaca Maria Ferrucci – per sconfiggere l'avversario, che in questo caso è l'eccesso del gioco. Un vero e proprio dramma che colpisce persone di ogni età”. È di questi giorni, infatti, la testimonianza di molti che hanno rovinato amicizie e disfatto famiglie perché passano intere giornate davanti alle macchinette dei bar, o acquistano gratta e vinci, o giocano ai casinò on line...
Il problema sta diventando un'emergenza, perché vengono aperte in continuazione sale scommesse e sale giochi. Mercoledì scorso la sindaca, insieme all'assessore alla polizia locale Livio Colombo e alla comandante si sono recati dal Prefetto Gian Valerio Lombardi per confrontarsi sulla situazione e capire quali siano i limiti che un Comune può fissare, anche nel caso in cui la Questura dovesse ritenere che vi siano tutte le carte in regola.
Quanto emerso dall'incontro sarà oggetto di un confronto con i gruppi consiliari per definire le prossime mosse da mettere in campo allo scopo di salvaguardare almeno le zone più sensibili. Parallelamente, nell'ambito del programma “Insieme per la legalità”, uno dei primi appuntamenti sarà dedicato proprio al gioco d'azzardo, con la partecipazione dell'assessore di Empoli Filippo Torrigiani, che ha proposto uno specifico disegno di legge e l'esperta di comunicazione Flavia Trupia.
Intanto, all'interno del “Tavolo legalità” è stata individuata la referente del progetto che utilizzerà come punto di partenza una ricerca condotta nel 2008 e che ha riguardato 242 studenti, prevalentemente dell’Omnicomprensivo, nello specifico cinque classi dell’ITIS Righi e cinque dell’ITC Falcone; sono stati intervistati ragazzi e ragazze dalla prima alla quinta. Inoltre, i questionari sono stati sottoposti ai frequentanti dell’ENAIP di Cesano Boscone (due prime, due seconde e due terze) e ai ragazzi dei CAG di Assago, Cesano Boscone, Corsico e Trezzano sul Naviglio. Intervistati anche giovani che, durante le uscite nei locali del territorio di Corsico, entravano in contatto con gli operatori del progetto “Unità mobile giovani ASL MI1 piccolo chimico”. È emerso che il 40% di loro ha già partecipato con soldi ad almeno un gioco d’azzardo.
Il rischio è anche la patologia conseguente. Secondo una recente indagine realizzata dall’Istituto di fisiologia clinica del CNR, sono almeno tre milioni le persone in Italia che rischiano di rimanerne “contagiati” e cinquecentomila almeno sono già ludopatici.
“Una situazione di elevato rischio sociale – spiega la sindaca – che deve preoccupare anche le amministrazioni locali. Perché, se la spesa per il gioco d'azzardo è passata, in un anno, da circa 60 miliardi del 2010 a quasi ottanta miliardi del 2011 con ricavi per lo Stato praticamente irrisori, vuol dire che il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata, per riciclare denaro sporco, è, come dimostrato anche da recenti indagini, altissimo”.
Detto questo non si può non sottolineare come la sollecitazione al gioco d’azzardo venga anche dalle emittenti nazionali televisive, Rai compresa, e che l’ipocrita frase finale, detta rapidamente e a basso volume, “gioca il giusto”, abbia un peso irrilevante sull’insieme della comunicazione pubblicitaria che spinge invece verso tutt’altra direzione. Come se non bastasse gli stessi esercenti sono invitati in varie forme a dare il massimo di pubblicità ad ogni tipo di gioco d’azzardo, anche attraverso premi e incentivi diretti a chi realizza gli incassi maggiori.
E’ auspicabile che la campagna dell’Amministrazione di Corsico serva a fare chiarezza anche sul ruolo diseducativo che in questo contesto svolgono anche alcune componenti istituzionali.
Un primato italiano
"L'Italia ha il primato, in Europa, per la maggior cifra giocata al tavoli da gioco, una media quasi 2.205 euro a persona, che vengono sottratti all'economia reale, minorenni inclusi, il cui numero è passato da 860 mila unità a 3,2 milioni. L'Erario si preoccupa più di fare cassa che di sensibilizzare sulle tematiche di dipendenza da gioco." Lo ha affermato Vittorio Carlomagno, presidente dell'Associazione Contribuenti Italiani alla presentazione dello studio "Fisco e Giochi d'azzardo: il triste primato italiano".
Nei primi otto mesi del 2011 si è registrato un aumento delle perdite legate alla dipendenza da giochi e scommesse del 19,9%. Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente sono stati lasciati sul tavolo da gioco circa 889 MLN in più, con un tendenziale annuo che potrebbe arrivare al 28,6%.
In Italia, il solo gioco legalizzato coinvolge circa 31,6 MLN di persone, di cui 7,9 MLN con frequenza settimanale, e sviluppa un fatturato di circa 59,1 MLD di euro. Anche il coinvolgimento dei minorenni è aumentato del 7,7%, passando da 860 mila unità a 3,2 milioni, raggiungendo il 32% di tutte le giocate.
I nuovi giochi che hanno messo in crisi l’ippica
C’è una vittima illustre della patologia da gioco e paradossalmente è proprio la madre di tutte le scommesse: quella sui cavalli da corsa, che certo in passato ha dato qualche problema a molti giocatori ma che altrettanto certamente non ha mai creato forme di dipendenza così diffuse e gravi.Il gioco a base ippica rappresenterebbe oggi soltanto l'1,47% del mercato complessivo dei giochi, preceduto a grande distanza dagli apparecchi di intrattenimento (le slot machine da bar, tanto per intenderci), che volano a quota 50,65%; dai giochi di abilità a distanza (vedi poker on line), che hanno subìto un'impennata verso l'alto senza precedenti, tanto da arrivare al 18,36%; dalle lotterie, ferme o quasi al 10,83%; dal lotto, che ha uno zoccolo duro vicino a quota 8%; ma pure dai giochi a base sportiva (5,75%), dai giochi numerici a totalizzatore (2,55%) e dal bingo (2,15%).
(Redaz.)
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