venerdì 30 marzo 2012

CESANO - Bruna Brembilla racconta la sua “buona politica”

È tornata nella “sua” Cesano a raccontare la sua esperienza amministrativa in Provincia dove per cinque anni ha svolto il ruolo di assessora all’Ambiente, lavorando per obiettivi e progetti con una gestione manageriale della pubblica amministrazione. A Bruna Brembilla il Circolo Donne Sibilla Aleramo ha dedicato uno degli ultimi incontri della rassegna “Donna in marzo”, organizzato come ogni anno dall’Amministrazione comunale cesanese. E davanti ad una sala piena, a Villa Marazzi, venerdì 23 marzo, l’ex sindaca di Cesano (la prima ad insistere perché si usasse il termine “sindaca”, anziché il titolo maschile, perché le parole sono significato e non solo significante) ha presentato il suo libro “Dalla Politica alla Buona Amministrazione”, scritto a sei mani con Cristina Melchiorri (presente alla serata) e Paolo Manzoni, che con lei hanno gestito l’assessorato provinciale della Giunta Penati...

“C’è poca memoria, sembra che tutto debba sempre ricominciare da capo”, ha spiegato Brembilla, chiarendo la volontà degli autori di fare una riflessione e indicare un metodo utile per chi voglia far politica o assumersi delle responsabilità nel proprio lavoro. “Prima della moda dei tecnici”, ha aggiunto Melchiorri, “abbiamo dimostrato che una gestione manageriale della pubblica amministrazione è possibile con ottimi risultati”.

Lo ha dimostrato sia l’organizzazione interna dell’assessorato (con dipendenti coinvolti nei progetti e motivati), sia l’avvio di tanti progetti importanti: su tutti la valorizzazione del Parco Agricolo Sud Milano. Ma anche il lavoro sul risparmio energetico (coinvolgendo banche e privati), così come il Metrobosco.

Lo strumento utilizzato per realizzare gli obiettivi (“reali”, “precisi”, “verificabili”) è stato il “Piano strategico di mandato”, che, secondo quanto si legge nel libro, ha tre fondamentali vantaggi: consente agli amministratori di esprimere in modo strutturato la propria visione di lungo periodo; favorisce lo sviluppo di un indispensabile processo di condivisione con il management, le posizioni organizzative e tutti i dipendenti dell’Ente, considerate risorse fondamentali per l’attuazione del programma; orienta le risorse economiche a supporto delle priorità strategiche del mandato.

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