venerdì 16 marzo 2012

CORSICO - Inchiesta - Quando il gioco diventa una malattia. Rispetto a qualche anno fa le richieste di aiuto sono in aumento

Un fenomeno che sta provocando gravissimi problemi sociali. Così ha definito il gioco d’azzardo la sindaca Maria Ferrucci che, con la Giunta e il Consiglio comunale, ha cercato di porvi un freno con l’introduzione di un nuovo articolo (il 41bis) al regolamento comunale sulla pubblica sicurezza (leggi articolo precedente). D’ora in poi saranno necessari requisiti talmente difficili da rispettare che l’apertura di nuove sale scommesse pare quasi scongiurata.
Ma il fenomeno rimane ed è in costante crescita.

Le testimonianze
Anche le tabaccherie del centro storico che hanno slot machine e offrono la possibilità di giocare anche al “Gratta e Vinci” o al “10eLotto”, confermano alcuni comportamenti: sono soprattutto donne e pensionati i frequentatori più assidui e tra gli stranieri i più numerosi sono i cinesi... 

Alcune signore accompagnano i figli a scuola e poi passano abitualmente al bar a farsi una giocata. Così le pensionate: “Non è un vizio per noi, solo un passatempo, ogni tanto si passa di qua e si gioca il resto del pane”, raccontano alcune signore sedute ad un tavolino, gli occhi rivolti verso il televisore del locale per controllare i risultati del “10eLotto”. Solo dieci o quindici euro alla settimana, assicurano. Per altri però le cifre sono maggiori. Duecento, anche seicento euro alle slot machine, come è capitato la settimana scorsa ad un giovane straniero.

Per i gestori dei bar, però, gli incassi non sono costanti, né in crescita, ci sono delle settimane in cui si fa poco. Perché anche il gioco, a cui in tempo di crisi non si rinuncia, dipende dai giorni del mese, come altre spese quotidiane delle famiglie. Tra il dieci e il quindici aumentano le giocate, poi i soldi finiscono.

I disturbi e le cure
Quando l’abitudine al gioco diventa un vizio e poi una patologia per le famiglie cominciano i guai. E qualcuno, di solito i parenti, si rivolgono alle strutture pubbliche: per il distretto di Corsico, che fa parte della Asl Milano 1, è il Sert di Parabiago diretto dalla dottoressa Giovanna Bielli ad occuparsi nello specifico di dipendenza da gioco: il gioco d’azzardo patologico infatti è classificato come un disturbo del comportamento che ha delle affinità con le dipendenze da sostanze e con i disturbi compulsivi.

Rispetto a qualche anno fa le richieste di aiuto sono in aumento ma sono seguiti più uomini che donne (forse perché le mogli si accorgono più dei mariti quando il partner ha un problema e decidono di chiedere aiuto).

Da quanto fa sapere la Asl il giocatore patologico è rappresentato dal 2% della popolazione e il trend in crescendo è diffuso in particolare tra la popolazione giovanile. Particolarmente gettonate sono le slot machines (58% dei giocatori) mentre il 25% è attratto dalle scommesse (ma sono in forte crescita anche i giocatori patologici di gratta e vinci).

Nel giocatore problematico si manifesta un persistente bisogno di giocare con un progressivo aumento del tempo e del denaro impiegato nel gioco e con la compromissione di vari ambiti della vita: si investe più delle proprie possibilità economiche e si compromette la sfera lavorativa, affettiva e sociale, senza peraltro averne la completa consapevolezza.

La Asl Milano 1 è stata tra le prime in Lombardia ad occuparsi del fenomeno, con l’apertura dell’ambulatorio di Parabiago nel 2004.

Dopo una fase iniziale di valutazione multidisciplinare del giocatore e dei suoi familiari, si avvia un percorso psicoeducativo. L’offerta prevede anche il sostegno psicologico individuale, gruppi terapeutici per giocatori, gruppi per familiari, interventi a sostegno della tutela del patrimonio e della gestione del denaro del paziente, trattamenti farmacologici specifici.

Primi passi a Corsico
La scorsa settimana il Consiglio comunale ha votato quasi all’unanimità (unico astenuto Francesco Grieco del Gruppo misto) nuove norme per il rilascio dell’autorizzazione ad aprire sale da gioco. La convocazione della seduta è seguita all’incontro con il prefetto di Milano: solo nell’ultimo periodo infatti la Questura ha concesso due autorizzazioni nelle vie XXIV Maggio e Falcone (nonostante il parere negativo del Comune). Lungo la Vigevanese inoltre nei giorni scorsi è comparso l’annuncio dell’apertura di una nuova sala giochi Vlt (videolottoery). In un capannone, però, con altra destinazione: “Abbiamo mandato una diffida”, ci ha spiegato l’assessore Livio Colombo, “quell’area è stata ceduta in diritto di superficie per attività complementari e di supporto al tessuto produttivo”. La sala giochi, insomma, lì non può sorgere: i gestori hanno già chiesto al Comune il cambio di destinazione d’uso, ma il Comune ha rifiutato, ha precisato l’assessore.

Oltre al regolamento comunale, c’è chi propone di andare oltre. Dalle fila dell’opposizione il consigliere Michele Valastro, oltre a lamentare l’intervento tardivo (seppure giusto) del Comune, ha proposto di presentare un ordine del giorno bipartisan da inviare al governo perché adotti misure di contrasto al fenomeno del gioco d’azzardo.

Altre proposte di legge sono state presentate al Consiglio regionale della Lombardia da Partito democratico e Udc. Giovedì 8 marzo, invece, Filippo Torregiani, assessore alla vivibilità e sicurezza civica del Comune di Empoli e membro di Avviso Pubblico, ha avuto un incontro con l’onorevole Laura Garavini, capogruppo PD nella Commissione parlamentare antimafia ed altri parlamentari della Commissione. 

A loro ha illustrato i contenuti del documento che lui stesso aveva presentato il 2 dicembre 2011 durante l’assemblea nazionale di Avviso Pubblico, dove si chiedeva: la destinazione dello 0,5% dei montepremi nazionali ai diversi sistemi sanitari regionali perché attivino servizi atti a fronteggiare la patologia della dipendenza da gioco d’azzardo; il divieto di pubblicità per il gioco d’azzardo; l’obbligo di codice fiscale per azionare le slot a tutela dei minori; il divieto delle aperture mattutine delle sale gioco e l’assunzione di esperti che ne controllino l’esercizio. Torregiani sarà presente a Corsico il prossimo 23 marzo per un incontro sul gioco d’azzardo nell’ambito della rassegna “Insieme per la legalità”.

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