Ascensori malfunzionanti, pulizia carente, portoni rotti e mai riparati, entrate inagibili per i disabili, marciapiedi dissestati. Ma anche la presenza dell’amianto nelle cantine e sui tetti e la poca sicurezza. Restano tanti e da troppi anni irrisolti i problemi del quartiere Tessera, in particolare per gli inquilini delle case Aler, che continuano a sentirsi abbandonati dalle istituzioni.
Non sorprende, quindi, la presenza a dir poco numerosa dei cittadini all’incontro organizzato sabato 3 marzo al Teatro Piana di via Turati, nella struttura che ospita anche la Polizia locale che, pure, i cittadini del quartiere vedono poco...
L’assemblea è stata organizzata da Sara Todaro, un punto di riferimento per molti cittadini del quartiere popolare, oltre che consigliere comunale. È stata lei a riunire attorno allo stesso tavolo rappresentanti di istituzioni diverse, dall’assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti al direttore generale dell’Aler Domenico Ippolito, insieme al sindaco Vincenzo D’Avanzo e ad esponenti del Sunia (sindacato inquilini), Stefano Chiappelli e Francesco Di Gregorio.
Alle parole seguano le azioni, chiedono ora i cittadini: a loro Aler ha assicurato un maggior controllo ed una migliore manutenzione. Perché il Tessera non sia un ghetto dimenticato, ma un bel quartiere da vivere.
“Siamo stanchi, ci sentiamo abbandonati”, spiegano i cittadini. E lo ripetono da anni: “Manca la manutenzione, ma mancano anche i controlli, abusivi e morosi sono troppi”.
(Redaz.)
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