Un assoluto e indiscusso genio contemporaneo, un rivoluzionario. Pochi sono riusciti a rendere migliore la nostra vita grazie alle nuove tecnologie introdotte per la nostra quotidianità
Steve Jobs non c’è più. La notizia, abbastanza attesa dopo le sue dimissioni da CEO di Apple a fine agosto e captando diversi rumors che prefiguravano già da giorni un serio peggioramento della sue condizioni di salute, è arrivata in Italia nella mattina del 6 ottobre. Mi ha colpito come mai avrei creduto. In fondo non sono mai stato un fan sfegatato della mela morsicata...
Costi troppo alti e non perfetta compatibilità con alcuni software pc. Spesso mi sono trovato a ”beccare” i miei colleghi grafici sul non perfetto funzionamento di Office sui Mac (per forza, mi sento ora di dire, sono “made in Microsoft”). Poi un iPhone è entrato nella mia vita e ho avuto modo di usare sporadicamente un iMac. Ho capito perché i prodotti Apple si pagano di più. Semplicemente… funzionano.
Accendi, scrivi, lavori, giochi, scarichi, salvi, navighi, spegni e lui lo fa, senza intoppi. Come dovrebbe essere per delle macchine (ma chi come me usa al 90% i pc sa che non è mai così). Di una facilità disarmante, intuitivi anche all’eccesso. Questa è, a mio avviso, la natura intrinseca dei prodotti usciti da Cupertino. Questa è la natura dei prodotti di Steve.
Un assoluto e indiscusso genio contemporaneo, un rivoluzionario (non sempre le rivoluzioni si fanno a suon di spari). Un uomo che è stato in grado negli ultimi 20 anni di anticipare ciò che la gente poteva solo immaginare o, meglio, “sperare”.
Non un semplice uomo-immagine per la sua società, ma l’immagine stessa della sua società. Difficile negli ultimi anni trovare un visionario capace di mettere in atto ciò che la sua mente geniale concepisse. Pochi sono riusciti a rendere migliore la nostra vita grazie alle nuove tecnologie introdotte per la nostra quotidianità. Nessuno è riuscito a farlo come lui.
Un imprenditore “spietato” per certi versi (non è sfuggito alle tristi “leggi della globalizzazione di massa”), che ha reso moda e “must” oggetti di sicuro non economici e, se vogliamo, non indispensabili per vivere (ma per lavorare in certi campi si), ma utili a “vivere meglio”. Della sua storia, così variegata, mi piace ricordare il suo rimettersi in gioco a 30 anni ritornando in Apple e trasformandola in quello che è ora: Apple.
Ci ha lasciato molto, e credo di non compiere alcun furto tecnologico chiudendo con queste sue parole per dirgli semplicemente: grazie!
"Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro. Non fatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario." Steve Jobs (1955-2011)
Andrea Demarchi
Chi è stato
Steven Paul Jobs, noto semplicemente come Steve Jobs (San Francisco, 24 febbraio 1955 – Palo Alto, 5 ottobre 2011), è stato un imprenditore, informatico e inventore statunitense.
Cofondatore di Apple Inc., di cui è stato AD fino al 24 agosto 2011, quando si è dimesso da CEO per divenire presidente del CdA; è stato proprietario di NeXT Computer e AD di Pixar prima dell'acquisto da parte della Disney. Era inoltre membro del CdA della Disney, di cui era anche il maggior azionista.
È noto per aver introdotto al grande pubblico il primo personal computer (Apple II) e prodotti di successo come iPod, iPhone e iPad. È stato tra i primi a intuire la potenzialità del mouse e dell'interfaccia a icone presenti sullo Xerox Star creando Macintosh. Jobs venne classificato primo tra i 25 uomini d'affari più potenti per il 2007 da Fortune e persona dell'anno 2010 dal Financial Times.
La sua “eredità”
A pochi giorni dalla morte di Steve Jobs, co-fondatore di Apple, il Web continua a raccontare la vita, i progetti e le idee dell'uomo che ha cambiato la tecnologia. Secondo quanto riportato dal giornale inglese Times, Jobs avrebbe lasciato ad Apple un'importante eredità, le linee guida, i concept e i designi dei futuri prodotti della Mela Morsicata per i prossimi quattro anni. In realtà, gli ingegneri e i tecnici di Cupertino potranno continuare a sviluppare, produrre e vendere quei device che Steve Jobs ha ideato, anche senza di lui.
Tra i prodotti certi, vi sono naturalmente iPhone 5 e iPad 3, ma non mancheranno i nuoviMacBook, iMac e Apple TV. Ricordiamo che pochi giorni fa, Tim Cook (nuovo CEO di Apple) ha presentato la nuova generazione iPhone 4S, mentre iPhone 5 è atteso tra la fine del 2012 e l'inizio del 2013, dopo un lungo lavoro di sviluppo e ottimizzazione voluto dallo stesso Steve Jobs.
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