Nel corso di un incontro svoltosi la scorsa settimana tra il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e 32 sindaci dell’hinterland, è stato deciso il blocco del traffico non più in solitaria per il capoluogo: la data prescelta è il 20 novembre, unica variante il blocco interesserà la fascia oraria 10-18 e non come in passato 8-18. Quasi totale l’adesione dei sindaci presenti con l’eccezione...
...di quelli di Opera e di Flavio Cirillo, sindaco di Basiglio: “I blocchi non servono a nulla, se non a soddisfare un'ideologia ambientalista ormai superata, Milano dovrebbe pensare a riforme strutturali come gli incentivi alle caldaie”. Il blocco del 20 novembre prescinderà dalla contingente qualità dell’aria, sarà cioè un blocco non emergenziale e finalizzato esclusivamente al miglioramento delle condizioni ambientali.
Nessuna conseguenza tra l’altro per le tifoserie calcistiche: lo stadio di San Siro ospiterà infatti il derby nella serata del sabato precedente. Il blocco è destinato ad essere il primo di una lunga serie, già il 3 novembre infatti i sindaci si riuniranno per stendere il calendario relativo al primo trimestre 2012: dopo la pausa natalizia (non si prevedono auto ferme per quel periodo) si ipotizza almeno un blocco al mese.
La data del 20 “è già stata condivisa da molti – ha detto Pisapia - spero possa essere già il primo segnale che il cammino è comune e finalmente ci si confronta e si dialoga con tutti i Comuni intorno, Milano non è più egocentrica”. Il sindaco milanese cerca anche di scrollarsi di dosso la pesante eredità lasciata in materia dalla precedente amministrazione, una politica che è costata a Milano il titolo di maglia nera europea anche in una recente ricerca.
Infatti se Berlino, Stoccolma e Copenaghen sono le città leader in Europa nella lotta all’inquinamento atmosferico, Roma e Milano si “distinguono” per i pochi sforzi nel migliorare la qualità dell’aria. Questi, in sintesi, i risultati del City Ranking Project, la classifica europea stilata dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (in collaborazione con Friends of Earth) allo scopo di analizzare la qualità dell’aria di 17 grandi città europee confrontando le misure messe in atto per ridurre i livelli di inquinamento da PM2.5, PM10 e NO2 legati al traffico veicolare.
Secondo gli esperti che hanno coordinato il progetto, Milano raggiunge la sufficienza sull’uso dei mezzi pubblici in città, ma rimane insufficiente non solo nella lotta alle emissioni inquinanti ma anche nella promozione dell’efficienza energetica.
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