Morie sospette di alberi in via Vespucci o presenza, in passato, di fusti depositati nelle aree oggetto di interventi edilizi?
In Comune non è mai arrivata alcuna segnalazione, né dai cittadini né dai carabinieri che hanno costantemente monitorato la situazione dopo l'incendio sospetto di un escavatore ai tempi in cui erano aperti i cantieri delle case di edilizia convenzionata realizzate di fronte al Parco Natura.
Però la segnalazione del quotidiano Il Giorno induce a un approfondimento della questione. “Non sono per niente tranquillo – dice il sindaco Vincenzo D'Avanzo – come invece viene riportato nell'articolo, perché quanto segnalato non può che richiedere la massima attenzione mia personale, della Giunta e degli uffici comunali”...
Il sindaco ha così deciso di convocare con urgenza i responsabili delle tre cooperative edilizie che hanno realizzato le palazzine. Anche perché non risulta siano stati eseguiti lavori di scavo nell’area a verde, se non per la realizzazione dei vialetti e delle piste ciclabili. “Chiederemo loro – precisa il sindaco - di indicarci se siano stati effettuati in passato dei movimenti terra sospetti. In particolare ai responsabili della cooperativa don Milani, che è quella adiacente al fontanile indicato dal quotidiano”.
Nello stesso tempo, la direttrice del settore ambiente e territorio verificherà lo stato dei luoghi direttamente con il direttore lavori incaricato dall'Ente, perché non è mai risultato nulla di quanto segnalato nemmeno dalla nutrita documentazione fotografica realizzata. Chiederà anche al collaudatore, che è un dottore forestale dell'Ente regionale foreste, di esprimere un proprio parere sulle eventuali cause del non attecchimento di alcune piante o se la mancata crescita dell'erba in alcuni tratti sia riconducibile a ragioni non naturali.
Anche se, fin dalla fase di collaudo, era stata rilevata una sofferenza nell’attecchimento del “cotico erboso” dovuto alla prolungata siccità e all'insolita temperatura primaverile che non hanno consentito un esteso consolidamento dello stesso. Inoltre, sempre in fase di collaudo, è stata rilevata la presenza di alberature secche tra cui querce, aceri e càrpini per i quali è prevista la sostituzione nella stagione autunnale/invernale.
“Non posso nascondere il sospetto – conclude il sindaco – che si tratti in realtà di una strumentalizzazione politica, che non tiene conto del fatto che si sta procurando allarme e preoccupazione tra i residenti, senza avere delle informazioni certe. Un sospetto che deriva dalla mancanza, fino ad ora, di segnalazioni specifiche sia agli uffici sia ai carabinieri sulla presenza di fusti o di scavi in quella zona. Però approfondiremo e si vi saranno delle responsabilità agiremo di conseguenza, a tutela dei cittadini”.
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