Assago - Se la metropolitana non parte il 31 marzo il Comune dovrà sborsare 800mila euro

Non solo i cittadini di Assago e limitrofi dovranno, chissà per quanto, fare ancora a meno della metropolitana e restare imbottigliati nel traffico, ma l’amministrazione comunale assaghese dovrà anche restituire 800mila euro di denaro pubblico, cioè degli stessi cittadini, alla proprietà della D4. Già perché così recita l’accordo a suo tempo sottoscritto, che prevede la restituzione della somma a suo tempo versata se la linea della Metropolitana al 31 marzo non sarà “in esercizio effettivo e aperta al pubblico sino alla stazione denominata Milanofiorinord”. E la data del 31 marzo è tutto men che certa ovviamente. Insomma, oltre al danno, anche la beffa di dover pagare una sorta di sanzione per il mancato rispetto dei tempi...

 

Eppure Assago ha avuto fino a pochi mesi fa il suo primo cittadino Graziano Musella tra i Consiglieri della Metropolitana spa, quindi avevano perfino, in via di ipotesi, il privilegio di un possibile controllo diretto dei lavori. Ma di cosa si occupa un consigliere? 

Dell’andamento dei lavori nei quali ha investito pubblico denaro o di altro? Stante la sorpresa manifestata da Musella per l’andamento della vicenda, si direbbe di altro.

Intanto vanno registrate le dichiarazioni del presidente di MM, Lanfranco Senn, che accusa la grancassa politica di aver fatto gravi danni “le promesse elettorali possono essere anomale e colpevoli… Annunci politici e scadenze elettorali non possono costringere i tempi tecnici”, ha dichiarato al Corriere della Sera . Senn in ogni caso fa capire che ben difficilmente qualcuno pagherà o perderà l’incarico, chi non ha vigilato sarà richiamato severamente e penali verranno chieste alle ditte inadempienti. 

Sarà curioso vedere se e a quanto ammonteranno queste penali e sarà anche interessante vedere che faccia da paura faranno i “vigilanti che non hanno vigilato” di fronte alle reprimende che verranno loro rivolte. Peccato che non ci siano minorenni tra loro, una nota a casa sul diario da far firmare ai genitori non sarebbe di certo mancata.