giovedì 20 gennaio 2011

Corsico - “Massa critica” contro la criminalità organizzata

L'idea è di innescare spontaneamente una vera e propria reazione a catena. Fare massa critica contro la criminalità organizzata, in particolare la 'ndranghetaCome? Creando una rete tra istituzioni pubbliche che vogliono impedire, mettendo in campo misure specifiche di prevenzione, le infiltrazioni mafiose nella politica e nelle amministrazioni locali.  
Così  la sindaca Maria Ferrucci ha deciso di dare seguito a uno degli impegni assunti davanti al Consiglio comunale che, il 30 novembre scorso, ha votato all'unanimità la mozione “Iniziative di contrasto alle mafie e di sviluppo della legalità e della trasparenza”...
 

Nei giorni scorsi, anche Corsico è entrata a far parte di quel gruppo di enti locali e Regioni impegnati nella formazione civile contro le mafie e riuniti nell'associazione nazionale “Avviso pubblico”.

“Le mafie – sottolinea la sindaca – non sono solo un problema di ordine pubblico, ma rappresentano la più forte insidia alla convivenza civile, alla solidità e alla credibilità delle istituzioni democratiche e al corretto funzionamento dell'economia, impedendo lo sviluppo della democrazie e il pieno esercizio dei diritti dei cittadini. Credo che in questa battaglia, portata avanti negli ultimi anni da una gran parte della società civile, ogni istituzione debba fare la sua parte, evitando che coloro che combattono la criminalità organizzata, qualunque ruolo ricoprano, vengano lasciati soli. Come invece è successo al sindaco Angelo Vassallo, ucciso nel settembre scorso”.
  
Nelle istituzioni c'è una nuova classe dirigente che, al di là dell'appartenenza politico-ideologica, sta seriamente lavorando, pur tra mille difficoltà, collocando il bene comune al di sopra delle proprie posizioni. Cimentandosi con l'etica della responsabilità, ricercando un dialogo più diretto con i cittadini, sollecitandone la partecipazione. Ed è proprio nella consapevolezza che a questa leva di amministratori e amministratrici spetti oggi il compito di “organizzare la legalità”, che la Giunta corsichese ha deciso di aderire ad “Avviso pubblico”. Si tratta di un'associazione costituita nel 1996, che riunisce e rappresenta Regioni, Province e Comuni impegnati nel diffondere i valori della legalità e della democrazia.
  
Un modo per fare rete e “contrastare – si legge nelle motivazioni della delibera approvata dall'esecutivo corsichese – il contropotere criminale che si fonda sull'accumulo di ricchezze illegali, esercita il dominio dei più forti sui più deboli attraverso l'uso della violenza, nega i più elementari diritti di cittadinanza, tenta di piegare ai suoi scopi le istituzioni democratiche, inquina la società e l'economia”.

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