Prevenire è meglio che curare. Un antico detto che Vincenzo D'Avanzo ha fatto proprio fin da quando, oltre quindici anni fa, ha cominciato a occuparsi dei conti del Comune. Prima come assessore al Bilancio e poi come sindaco, rieletto al primo turno circa un anno e mezzo fa per il secondo mandato.
“Fin dal 2007 – spiega il sindaco – si sapeva che l'Italia sarebbe precipitata in un baratro. Però si è fatto finta di non capire, di non accorgersene, di speculare politicamente facendo credere che si trattava solo di previsioni nefaste per mettere le mani in tasca agli italiani. Invece, tutto si è avverato e oggi i conti italiani sono in profondo rosso, con un trend in continuo peggioramento. E a questo di aggiunge un grave crisi del sistema sociale, minato da continui tagli e dalla mancanza di prospettive certe di sviluppo”...
Anche Cesano Boscone subirà una riduzione pesante nei trasferimenti statali: si parla di oltre settecentomila euro. Per fortuna, però, Cesano, grazie a una serie di politiche finanziarie di prospettiva riuscirà anche quest'anno a rispettare il patto di stabilità interno. Ciò non toglie che i recenti provvedimenti governativi hanno messo in ginocchio le autonomie locali, sottraendo importanti leve finanziarie proprie e limitando la possibilità di spesa.
“Abbiamo dovuto – spiega Francesco Francica – stabilire delle priorità e attivato progetti di recupero dell'elusione e dell’evasione fiscale, anche grazie a un accordo con l’Agenzia delle entrate stipulato fin dal luglio 2009. Possiamo così accedere a tutte le banche dati, anche quelle fiscali, in modo da riuscire ad agire nella lotta all'evasione sia sulle imposte locali (Ici, mensa e tutti i servizi con indicatori Isee), sia su quelle nazionali (Ires, Irpef, Irap, Iva), per le quali avremo la possibilità di recuperare il 50% delle risorse effettivamente incassate.
Crediamo molto in questo progetto – prosegue l'assessore – anche perché sono cambiati alcuni indicatori, da quando il redditometro ha lasciato il posto allo spesometro, chiedendo quindi al contribuente di spiegare come fa a spendere certi importi se il suo reddito è minimo. Un intervento, però, i cui frutti si vedranno solo fra qualche anno e quindi ne beneficerà chi verrà dopo di noi. Ma così crediamo di riuscire a dare un messaggio di legalità e di equità fiscale”.
Fino ad ora è sempre stato rispettato il Patto di stabilità, ma per molti Comuni – dopo che l’ultima manovra ha deciso un peso di circa i 2/3 sulle autonomie locali, pari a circa 15 miliardi di euro – la situazione non è certamente facile. “Abbiamo attivato l'anticipazione di cassa – sottolinea l'assessore – solo recentemente”.
Forse, però, i conti del Comune sono in ordine anche grazie all’efficientamento prodotto, per circa un milione di euro, dalla società pubblica “Progetto Cesano srl”, una delle poche del panorama italiano ad avere, su un bilancio di otto milioni di euro di attività e di progetti realizzati, un saldo netto di incremento patrimoniale di circa ventimila euro. E per verificarlo basta vedere i conti obbligatoriamente depositati in Camera di commercio, perché i bilanci, secondo le regole del diritto privatistico, sono pubblicati ogni anno.
“Il Comune – spiega Francica – ha delle partecipazioni in molte altre società. Alcune con risultati positivi altre invece no. Tra queste, per esempio, Publicompost che dopo dieci anni verrà messa finalmente in liquidazione, anche se non ha prodotto nulla. Per fortuna abbiamo solo il 5% delle quote. Oppure Area spa, dalla quale vantiamo un credito di 800mila euro, che non riesce a versarci perché il Comune di Rozzano ha un debito, nei confronti della medesima, per circa 4 milioni di euro”.
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