CORSICO
Preso il ladro seriale, 32 rapine in un mese nel milanese
Banche, negozi, ville, farmacie, autogrill e auto. Sono almeno 32, per un bottino complessivo che si aggira sui 100mila euro, le rapine compiute quasi sempre a mano armata e a volto scoperto da un pluri pregiudicato di etnia rom di 39 anni arrestato dai carabinieri il 6 dicembre scorso a Trezzano sul Naviglio (Milano) dopo l'ennesimo colpo...
Talmente tante rapine commesse nell'area del milanese, che ci è voluto oltre un mese per i militari della compagnia di Corsico per mettere insieme tutti i riscontri investigativi che lo inchiodassero e lo portassero nei giorni scorsi ad assumersi la responsabilità dei 32 furti. Secondo quanto riferiscono i carabinieri, Giuliano Stepich, nato a Vicenza e dal 2003 irreperibile, dopo aver abitato nel campo di via Martirano a Milano, appartiene a una storica famiglia di rapinatori e ha il vizio della cocaina. Non ne può fare a meno e due giorni dopo essere uscito da San Vittore il 30 ottobre 2010, dove aveva scontato una condanna a due anni per rapina, ha rubato un'auto ad un passante e si è procurato una pistola semiautomatica per rimettersi in attività.
Un'attività incessante che non ha obbiettivi precisi: il 19 novembre irrompe in una villetta di Trezzano sul Naviglio e armato di un taglierino rubato in un ferramenta rapina la coppia che vi abita; mentre il 25 dello stesso mese compie tre rapine in banca consecutive. Agisce senza farsi scrupoli e, spesso, senza pensare troppo, tanto che il 26 novembre il sistema di sicurezza non lo fa entrare nella filiale della Popolare di Vicenza di via Matteo Civitali 23 a Milano. Lui non si perde d'animo esce dalla "bussola" e deposita la pistola che porta alla cinta nella cassetta di sicurezza all'ingresso e poi rientra e rapina il cassiere, ma nel fuggire si dimentica l'arma, che cinque giorni dopo viene ritrovata da una cliente che cercava di mettere all'interno della cassetta la borsa. I militari hanno scoperto anche che mentre si stava recando a bordo di un'auto rubata a compiere un colpo in una banca di Saronno, si è fermato in un autogrill sulla Milano-Torino e l'ha svaligiato. Inoltre un giorno, per pagare la colazione che tutte le mattine consumava sempre nello stesso bar, è uscito a rapinare il distributore di benzina accanto al locale e prima di fuggire è tornato dal barista a saldare il conto. Dmo/Alp
Da Virgilio Notizie
ABBIATEGRASSO
Si ustiona mentre spegne un fuoco
Un uomo di 57 anni è finito al Pronto soccorso dell’ospedale Cantù a causa di leggere ustioni. Il fatto è accaduto nella notte tra mercoledì e giovedì. I vigili del fuoco volontari del locale distaccamento erano stati allertati per un principio di incendio in via fratelli Rossi, all’altezza della stazione ferroviaria. Giunti sul posto i pompieri hanno domato il rogo, un cestino dei rifiuti che aveva preso fuoco, e hanno soccorso un uomo che si era ferito probabilmente nel tentativo di spegnere le fiamme.
È stata allertata la centrale operativa del 118 che ha inviato alla stazione abbiatense un equipaggio della Croce Azzurra e l’automedica. Con il trascorrere dei minuti la situazione per il ferito, un uomo di nazionalità italiana, è migliorata. Tanto che l’automedica è rientrata al Fornaroli e il 57enne è stato accompagnato dall’ambulanza in codice verde all’ospedale Cantù. Sul posto è arrivata anche una pattuglia di carabinieri per verificare l’accaduto. Le indagini sono ancora in corso, ma pare che il rogo si sia innescato per cause del tutto accidentali.
di Graziano Masperi da Il Giorno
ROZZANO
Contrabbando: sequestrate a La Spezia 6 tonnellate di tabacco per narghile'
Sei tonnellate di tabacco per narghile' lavorato all'estero sono state sequestrate nel porto di La Spezia in un'operazione congiunta della guardia di finanza e dell'ufficio della dogana. La merce di contrabbando viaggiava in un container sulla motonave "Vento di Zefiro" partita dal porto di Alessandria d'Egitto e giunta a La Spezia.
Il tabacco era aromatizzato con essenze africane come fiori e frutti tipici. Viaggiava con un carico di copertura di sostanze alimentari di origini africane ed era diretto a una societa' di Rozzano (Milano) gestita da egiziani.
Nel corso dell'operazione e' stato denunciato anche un egiziano residente a Varese. Nel corso della conferenza stampa al comando provinciale della Guardia di Finanza de La Spezia e' stato spiegato che il materiale e' stato scoperto nel corso del monitoraggio della rotta della motonave partita dall'Egitto e poi ispezionata in porto.
Il valore commerciale della merce contrabbandata si aggira attorno a 1 milione di euro e si tratta del sequestro piu' importante di questo tipo effettuato in Italia. E il primo in assoluto di tabacco da narghile' compiuto a La Spezia. (AGI)
BASIGLIO
Raffica di furti negli appartamenti - Il sindaco di Basiglio: subito i militari
Due i furti in appartamento negli ultimi due giorni a Basiglio, una rapina in posta e una in farmacia a Zibido, raffiche di furti notturni a Rozzano, Opera, Pieve e Locate. Il sindaco Marco Flavio Cirillo torna a lanciare l’allarme criminalità nella zona del rozzanese chiedendo nuovamente al Prefetto l’invio di militari. Alcuni giorno fa, aveva scritto una lettera per chiedere interventi rapidi ma, per ora, non è stata presa alcuna iniziativa e i furti proseguono.
"Ogni giorno arrivano telefonate di cittadini che mi segnalano furti e rapine. Bisogna intervenire immediatamente", spiega il sindaco. Oltre ai due appartamenti svaligiati, sono state effettuate anche una rapina in una farmacia di Moirago e un colpo in un ufficio postale, dove due giovani hanno portato via mille euro prima di fuggire con uno scooter. Un’ondata di furti che, oltre a colpire le solite aree, questa volta ha preso di mira la cittadella dei Vip, Basiglio e la sua frazione Milano 3.
La protesta più forte e stata quella del sindaco che chiede l’invio del’esercito. Ma sono molto forti le preoccupazioni anche a Locate Triulzi e a Pieve, con i commercianti esasperati. Un luogo comune vede spesso puntare il dito contro i rom anche se, statistiche alla mano, la maggior parte dei furti o delle rapine risolte parlano di una forte prevalenza di attori italiani, nordafricani e albanesi. "Piuttosto che l’invio dei militari, un primo atto concreto potrebbe essere la chiusura immediata del campo nomadi a Pieve Emanuele".
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