domenica 6 febbraio 2011

Corsico - Calchi Taeggi: una rovina ambientale a due passi da noi

Ai confini di Corsico, sul territorio di Milano a Sud/Ovest della fermata metropolitana, tra la via Bisceglie, via Calchi Taeggi e via Kuliscioff esisteva una cava ex Geregnano, la quale negli anni ottanta è stata riempita di oltre 1.800.00 m.c. di rifiuti.     
Oltre i rifiuti derivati da demolizioni, è stato accertato la presenza di scarti industriali, materiale farmaceutico, residui di lastre di amianto, e altri rifiuti dannosi per la salute.  L’ARPA ha scoperto nell’acqua di falda Tetracloroetilene per tre volte il limite, Manganese 15 volte il limite, concentrazioni superiori ai limiti di legge di diossine, policlorobifenili, infine Stirene un cancerogeno. Sono stati ritrovati inquinanti sino a otto metri di profondità...

     
L’INIZIO dei GUAI  -  Alla fine del 2007 le società TORRI del PARCO s.r.l. e Acqua Pia Antica Marcia dei Caltagirone, proprietarie dell’area, presentano il  progetto operativo di bonifica per poi avere il permesso di costruire un  quartiere di oltre 2.000 appartamenti con previsioni abitative per 5.000 cittadini. Dal 2008 un Comitato di cittadini della zona, insieme a Italia Nostra e al circolo di Legambiente, ha fatto presente in ogni modo e in ogni sede i rischi di questo progetto;  dalla Regione, alla Sindaca di Milano, all’Assessore alla Salute alla varie Commissioni Comunali. Non si è mosso nulla.            

E’ DOVUTA  INTERVENIRE  LA  MAGISTRATURA!        

Tra gli indagati della Procura, ci sono funzionari pubblici e i rappresentanti delle società proprietarie dell’ ex cava.  Le ditte infatti, anche grazie alle autorizzazioni illegittime concesse dal Comune di Milano, avrebbero adottato procedure di “messa in sicurezza” e non di bonifica come avrebbe  richiesto la pericolosità dell’area. Il terreno è sotto sequestro dal 11 Novembre 2010. Prima di quella data sono  stati venduti duecento appartamenti.  
I costi stimati per l’intera bonifica ammontano intorno  a 22 milioni di euro.    

Chi pagherà  questi lavori ?         
Su questa vicenda riportiamo un passaggio di un comunicato del Comitato Calchi-Taeggi che condividiamo pienamente.
          
“Sarebbe ora di capire che i Comitati nascono molto spesso quando la legge non viene fatta rispettare, quando ci sono irregolarità che i politici e gli amministratori non sanno o non vogliono bloccare. I costruttori hanno le loro responsabilità nel loro avido mettere le mani sulla città; ma i politici, gli amministratori hanno oggettivamente molta più colpa, visto che è nel loro mandato comportarsi da avveduti  amministratori del pubblico.
       
Spesso poi si realizza un preoccupante sodalizio tre costruttori e amministratori, che per convincerci della bontà delle loro iniziative, progettano insieme delle pillole avvelenate. Confezionando progetti pieni di specchietti per le allodole ( interventi a favore di associazioni no profit, soldi per questo e quello..) che spesso servono solo a nascondere – come nel caso dell’ex discarica Calchi Taeggi – quello che non si deve vedere. Insomma troppi intrecci tra politica e affari.” 

(Mail da Elisavalle)

2 commenti:

  1. Mi risulta che l'area sequestrata è risultata talmente inquinata e la bonifica talmente costosa che le società interessate alla costruzione degli immobili hanno rinunciato al ricorso: quindi non costruiranno.

    Ciò significa che l'area non verrà nemmeno messa in sicurezza e continueremo ad avere la vecchia discarica a cielo aperto o che qualcuno provvederà alla bonifica? E chi potrebbe essere questo qualcuno? Forse il comune?

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  2. Ma l'acqua di rubinetto? risente di tutti questi inquinanti nel terreno?

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