“Il federalismo, quello vero, è l’unica riforma in grado di garantire risorse agli enti locali. Oggi siamo di fronte a una riforma di nome federalismo che di fatto tale non è – afferma Marco Flavio Cirillo, sindaco di Basiglio, sesto nella graduatoria dei comuni italiani virtuosi e tra gli ultimi per trasferimenti statali, nonostante il reddito pro capite più alto d’Italia –. Rappresentiamo il paradosso di un sistema centralizzato ormai al collasso, che si vorrebbe rianimare con questa legge peggiore della malattia...
Se l’obiettivo del federalismo è l’autonomia gestionale e impositiva dei Comuni, in modo che il cittadino possa giudicare meglio chi spende i suoi soldi e si possa così avviare un circuito virtuoso, si può affermare che a oggi non ci siamo proprio e che anzi questa legge così com’è può assestare il colpo finale all’autonomia dei Comuni. Urge rimboccarsi le maniche e intervenire con una serie di puntualizzazioni e integrazioni.
Oggi la situazione finanziaria è inaccettabile per i Comuni, anno dopo anno sotto la spada di Damocle di un Ministero che scarica loro addosso l’inefficienza della pubblica amministrazione. La proposta di legge, per assicurare autonomia finanziaria ai Comuni ha bisogno di migliorie da subito: occorrono certezze sulle risorse, dal momento che la fiscalizzazione dei tagli del 2010 peserà come un macigno nei prossimi anni. I bilanci predisposti sono condizionati dai tagli ai trasferimenti erariali, dal blocco dell’addizionale Irpef, dal peso della manovra sui comuni, dalla norma sull’utilizzo degli oneri di urbanizzazione.
A Basiglio sono state fatte delle ‘prove simulate di bilancio’ e a oggi non possiamo garantire i servizi necessari a una comunità produttiva.
Per recuperare almeno parzialmente i tagli alle risorse prodotti nel 2010, proponiamo lo sblocco immediato dell’addizionale Irpef – noi non l’abbiamo mai voluta introdurre – e la compartecipazione all’Irpef.
Poi c’è l’Ici prima casa, ferma al 2008: la grande mistificazione è far credere che l’Ici sia trasferita totalmente dallo Stato ai Comuni, adeguata alle nuove prime case, cosa che ha creato problemi e contenziosi notevoli. Per migliorare la cassa dei Comuni, dovrebbe essere versata loro e dedotta completamente dalla dichiarazione dei redditi.
Un discorso a parte merita l’Imu (Imposta municipale unica), il cui gettito è aleatorio, al pari del famoso trasferimento Ici sugli immobili rurali”.
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