Buccinasco - Cereda: “Il caso Maiolo è un polverone mediatico”

Nessun passo indietro nella Giunta di Buccinasco da parte di Tiziana Maiolo secondo quanto espresso dal sindaco in una breve dichiarazione inviata alla stampa dopo 24 ore di assoluto silenzio.

Così infatti Loris Cereda commenta quanto riportato dalla stampa in merito alle dichiarazioni di Tiziana Maiolo sulla questione ROM: “Sicuramente quando si trattano questi temi bisogna evitare ogni possibile 'frase infelice'. Certo è che la frase incriminata 'è più facile educare un cane che un rom' Tiziana Maiolo non l'ha mai detta...

Come al solito il polverone mediatico supera la realtà dei fatti, e quando i fatti sono politici partono le strumentalizzazioni. Buccinasco è un esempio di lavoro serio nel campo dell'integrazione e la Giunta, di cui Maiolo fa parte, ha dato dimostrazioni di grande equilibrio e di evidenti successi sul tema. Concludo dicendo che, al fine di chiarire e chiudere ogni polemica, chiederò all'Assessore Maiolo di spiegare la vicenda in Consiglio Comunale”.

A chi ci legge e a Loris Cereda ci permettiamo di far osservare che dell’intervista radiofonica esiste la registrazione disponibile per tutti anche in questo blog, in linea generale smentire quel che si dichiara via radio o Tv è operazione assai più complessa che smentire quel che si dichiara via stampa, non c’è infatti intermediazione interpretativa dietro la quale rifugiarsi. Minimizzare quanto detto da Tiziana Maiolo risulta inoltre un passaggio assai arduo stante che la stessa protagonista ha riconosciuto la gravità delle sue espressioni e che queste ultime sono state stigmatizzate da un ministro, da un coordinatore nazionale del partito di appartenenza della Maiolo e da un autorevole senatore dello stesso partito, al punto da indurre l’assessora di Buccinasco ad abbandonare l’incarico di portavoce di Futuro e Libertà. Da ultimo si ipotizza perfino il possibile intervento dell’Ufficio nazionale anti discriminazioni razziali del Dipartimento per le Pari Opportunità .

Quel che davvero risulta inspiegabile è cosa spinga Cereda a compromettere proprio la reputazione che la sua Amministrazione si è conquistata in materia di integrazione sacrificandola in nome e difesa di una figura politica che tutto sommato è sempre stata, è e probabilmente sarà anche in futuro, una figura di secondo piano.