giovedì 7 aprile 2011

ROZZANO - Approvato in Consiglio comunale un bilancio “difficile”

Il Consiglio comunale, nella seduta di martedì 29 marzo, ha approvato il bilancio di previsione per l’anno 2011. “In un quadro economico difficile, soprattutto per gli enti locali fortemente penalizzati dai minori trasferimenti statali, il nostro bilancio non rinuncia alla crescita e allo sviluppo” – dichiara il sindaco Massimo D’Avolio.

Un bilancio, che pur nel contenimento della spesa, punta a garantire i servizi ai cittadini, cercando di gravare il meno possibile sull’economia delle famiglie. Il documento economico finanziario più importante per la gestione dell’Ente è impostato al perseguimento degli obiettivi di modernizzazione, snellimento ed efficienza della struttura amministrativa, ottimizzando la spesa pubblica in coerenza con gli obiettivi contenuti nel programma elettorale...



E’ uno scenario complesso quello in cui si affaccia il bilancio di previsione di quest’anno che risente pesantemente dei vincoli del patto di stabilità e del taglio dei trasferimenti dallo Stato. La manovra finanziaria del Governo ha operato, infatti, tagli generalizzati definendo interi settori come la cultura funzioni non fondamentali e costringendo le amministrazioni locali a scelte di rigore.

L’ossatura del bilancio di previsione, nonostante la congiuntura economica negativa a livello nazionale, mira a garantire la copertura dei servizi alla persona. Su una previsione di spesa di 44 milioni di euro, infatti, ben il 65%  è destinato ai servizi al cittadino
"Il Comune ha approvato questo bilancio difficile – commenta il sindaco Massimo D’Avolio - dando una grande prova di compattezza della sua maggioranza e con un confronto serio e rispettoso con l'opposizione. A fronte di un calo delle entrate di 4 milioni rispetto all’anno scorso, di cui 1 milione in meno dallo Stato  - ha spiegato D’Avolio - non abbiamo tagliato i fondi per il sostegno alle fasce sociali più deboli e per il welfare”.

L’Amministrazione Comunale punta a ridurre gli sprechi e ad adottare politiche di gestione che si auto-sostengano. Anticipando il federalismo fiscale, l’ente continua a mantenere la propria autonomia finanziaria, senza forzare sugli aumenti se non per coprire i costi sulla raccolta differenziata e sul trasporto rifiuti, e operando sul resto una rimodulazione delle tariffe. Per ridurre le spese ordinarie di gestione e valorizzare il patrimonio pubblico abbiamo fatto ricorso anche allo strumento dell’alienazione come nel caso del depuratore, un bene pubblico la cui gestione, in base alla normativa del ciclo integrato delle acque, deve essere affidata a società esterne.

“Nonostante le difficoltà che oggi stanno affliggendo non solo il nostro Comune ma il sistema economico nazionale, la nostra priorità è stata quella di salvaguardare i servizi in essere effettuando solo un prudenziale ridimensionamento, e avendo cura delle famiglie attraverso il mantenimento dei servizi alla persona e dei progetti educativi e il contrasto alla precarietà abitativa” – aggiunge Aristide Rossi, assessore al bilancio.

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